Una mia anziana parente è ormai costretta a scegliere tra continuare a pagarsi le tasse dell'AdE (ovvero l'IRPEF) oppure curarsi la salute per questi ultimi anni che le restano. L'unico suo bene patrimoniale "importante" è la sua casa, che vale circa 30-45k sul mercato attuale, per il resto ha una bassissima liquidità (1-3k) data proprio da questo incremento di spese sanitarie.
La mia intenzione sarebbe di rimuovere la casa dalle sue proprietà pur non vendendola. La prima cosa che mi era venuta in mente è stata di farmi donare adesso la nuda proprietà della casa e non farle pagare più le tasse (circa 3.8k/anno), poi, quando morirà, basterà che gli eredi testamentari rinuncino all'eredità circa il testamento pubblico, allora l'AdE non potrà aggredire nulla. Il problema è che sto cominciando a leggere qualcosa sul web e mi sto rendendo conto che l'AdE potrà comunque aggredire la casa (e me) per recuperare il debito e può comunque impedire che gli eredi rinuncino all'eredità e quindi debbano far fronte ai debiti.
Idem per quanto riguarda l'eventuale costituzione di un fondo patrimoniale, benchè francamente non ho capito benissimo di cosa si tratti nè, soprattutto, quanto mi verrebbe a costare dal notaio. Comunque in questo articolo (di cui ho capito solo il titolo) credo sia spiegato il perchè non vada bene, ovvero non sia una soluzione per casi come il mio.
Vi chiedo quindi se ci sia una qualche scappatoia per dare un fine vita dignitoso alla parente ed al contempo evitare che l'AdE si prenda la casa un domani, ovvero che si avrà necessità di venderla per saldarle i debiti.
Vi chiedo anche quale sia la figura professionale più adeguata a cui chiedere consiglio circa la questione, per es. un notaio, un avvocato tributarista o esperto di diritto privato o esperto di eredità, etc.
La mia intenzione sarebbe di rimuovere la casa dalle sue proprietà pur non vendendola. La prima cosa che mi era venuta in mente è stata di farmi donare adesso la nuda proprietà della casa e non farle pagare più le tasse (circa 3.8k/anno), poi, quando morirà, basterà che gli eredi testamentari rinuncino all'eredità circa il testamento pubblico, allora l'AdE non potrà aggredire nulla. Il problema è che sto cominciando a leggere qualcosa sul web e mi sto rendendo conto che l'AdE potrà comunque aggredire la casa (e me) per recuperare il debito e può comunque impedire che gli eredi rinuncino all'eredità e quindi debbano far fronte ai debiti.
Idem per quanto riguarda l'eventuale costituzione di un fondo patrimoniale, benchè francamente non ho capito benissimo di cosa si tratti nè, soprattutto, quanto mi verrebbe a costare dal notaio. Comunque in questo articolo (di cui ho capito solo il titolo) credo sia spiegato il perchè non vada bene, ovvero non sia una soluzione per casi come il mio.
Vi chiedo quindi se ci sia una qualche scappatoia per dare un fine vita dignitoso alla parente ed al contempo evitare che l'AdE si prenda la casa un domani, ovvero che si avrà necessità di venderla per saldarle i debiti.
Vi chiedo anche quale sia la figura professionale più adeguata a cui chiedere consiglio circa la questione, per es. un notaio, un avvocato tributarista o esperto di diritto privato o esperto di eredità, etc.