Permettetemi una considerazione da ex agente in attività finanziarie e da agente immobiliare attualmente.
Io credo che l'incompataibilità non certifica la professionalità. Cioè non è detto che un agente immobiliare che svolga esclusivamente tale professione sia più professionista di uno che possa svolgere diverse attività. Tantomeno la professionalità non si evince da un patentino che comunque, secondo me, è necessario prendere. Ma sinceramente trovo ridicoli tutti questi limiti senza alcun controllo sulle modalità di svolgimento dell'attività. Non dovrebbe essere un hobby aggiornarsi ma un obbligo con esami annuali sulle nuove normative. Altrimenti lasciate fare all'agente immobiliare il puro lavoro di venditore senza grosse pretese. Insomma, occorre capire perchè alcuni vogliono gli agenti immobiliari quasi come dei notai e poi non li obbligano a formarsi costantemente ed altri li vorrebbero dei semplici venditori. Per quanto mi riguarda, ho capito che si diventa agenti immobiliari ma anche mediatori creditizi / agenti in attività finanziaria solamente con l'esperienza e qualche requisito. Con tutto il rispetto per i colleghi, io ho una laurea in mercati finanziari e non vedo perchè non potrei svolgere contemporaneamente consulenza/mediazione sia immobiliare che finanziaria... solamente perchè una "lobby di sfigati" ha deciso che è incompatibile. Più di incompatibilità, secondo me, si dovrebbe parlare di professionalità, competenze e conoscenze ma, se si parla di ciò, si dovrebbe avere il coraggio di "levare" dal mercato tutti gli agenti che lavorano con incarichi verbali, ecc. e si dovrebbero prevedere esami annuali sulle novità dell'attività immobiliare e di altre attività correlate che l'agente intende sviluppare.
Da tale sistema ne beneficierebbero tutti: in primis i clienti che si sentirebbero tutelati da veri professionisti che giustamente dovrebbero essere remunerati con percentuali adeguate, ne beneficierebbero gli agenti che si stimerebbero a vicenda come tra avvocati o tra commercialisti e si sentirebbero alla pari aiutando realmente tutta la categoria e per ultimo ho pensato anche allo Stato che in questo modo riscuoterebbe maggiori introiti fiscali grazie alla possibilità data all'agente immobiliare di ottenere più alte provvigioni e più ritorni economici da altre attività a quel punto non più incompatibili. Non ho capito dove c'è il conflitto d'interesse se ho una fabbrica di scarpe ed un'agenzia immobiliare? Considerando che chi ha il vero potere ha interi network immobiliari, compagnie telefoniche, ecc.. ecc.. Siamo noi liberi professionisti a farci la guerra dei polli.
Purtroppo, l'Italia è solo un paese bello da vivere ma ha tante deficienze normative ed etiche ed è un paese pieno di contraddizioni.