Facciamo un po' di archeologia forumesca per postare che un chiarimento del legislatore ci dice che i rinnovi sono tutti di 2 anni (3+2+2+2+...)
Esatto, è una circolare recente, che credo di avere anche postato...
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Facciamo un po' di archeologia forumesca per postare che un chiarimento del legislatore ci dice che i rinnovi sono tutti di 2 anni (3+2+2+2+...)
Per l'esattezza la precisazione (interpretazione autentica) è pervenuta non tramite circolare, bensì fa parte del cosiddetto Decreto Crescita DL 34 del 30/04/19 modificato dalla L 28/06/19 n. 58Esatto, è una circolare recente, che credo di avere anche postato...
Concordo con la attenta risposta che ha fornito, ossia il contribuente alla prima scadenza (3 anni) deve recarsi all'A.E. con mod. RLI e comunicare la proroga, alla fine della proroga, se il contratto prosegue deve comunicare con le stesse modalità una ulteriore proroga e cosi via, fintanto che permane il contratto. Riguardo alla cedolare secca se il locatore intende cambiare il regime di tassazione scelto all'inizio del contratto, può farlo previa comunicazione all'A.E. sempre con mod. RLI.Non ho letto con attenzione tutti gli interventi: ma una cosa credo di doverla precisare.
Pur non avendo mai praticato contratti 3+2, direi che non è affatto vero che alla fine del 5° anno si debba necessariamente stipulare un nuovo contratto: quello esistente può tranquillamente essere prorogato ogni 3 anni (durata contrattuale).
Sia che sia con cedolare che con imposta progressiva (IRPEF) , le proroghe vanno sempre comunicate ad AdE, quindi allo scadere del primo triennio, del successivo biennio, ed eventuali ulteriori trienni.
La cedolare secca può essere introdotta o sospesa prima che inizi una nuova annualità contrattuale, dandone comunicazione all'inquilino.
Sembra che tale interpretazione sia ... simpaticamente .... in contrasto con la giurisprudenza finora consolidata
Basta scrivere regole chiare.
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