spero comunque non si arrivi a scomodare gli avvocati
Improbabile, un proseguimento concreto nelle vie legali, dopo l'invio dell'eventuale prima lettera di richiesta, che ti verrà recapitata per il tramite dell'avvocato di controparte.
Quindi, se e quando, ti arriva la richiesta di risarcimento non dargli alcun seguito sarà la cosa migliore da fare, considerato che l'onere della prova spetta a lui e non a te.
Nel caso contrario, un operazione saggia che potresti fare fin da ora, è quella di farti rilasciare una "lettera di manleva", sottoscritta dal secondo mediatore.
Dove si spiegano in primo luogo, tutte quelle dinamiche che lo hanno introdotto nell'affare ed in secondo luogo, che si assuma l'onere di risponderne in via esclusiva, in caso di pretesa, che resterà sempre parziale, in una eventuale richiesta di risarcimento, avanzata dal primo mediatore.
Ad ogni modo, se sotto i 5k euro di valore di una causa, interviene il giudice di pace e le questioni finiscono -ma per davvero- a "tarallucci & vino", al di sopra di quella soglia, per il mediatore ricorrente, correra' l'obbligo di fatturazione e registrazione della fattura, pagando tasse e anticipando l'IVA, su quell'importo mai o, quanto meno, non ancora incassato.
Un operazione, a dir poco svantaggiosa perché ad altissimo rischio, di finire "curnutu & mazziato".
Giacché nella prova "regina", che è il rogito, risulta senza alcun dubbio, chi, quanto, come e quando, ha svolto realmente quell'attività di mediazione.
Sicché, se il ricorrente dovesse trionfare, il massimo del risultato conseguibile, sarà un pareggio a stento.
Ma se dovesse soccombere, sarà sicuramente, un bagno di sangue.
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