il venditore mi ha inoltrato copia della scia in sanatoria, la richiesta di regolarizzazione riguarda:
Modifiche tramezzature interne
Modifiche aperture esterne
Modifica altezza vano garage , seguito innalzamento del piano dí calpestio ( il garage seminterrato risulta allo stato di fatto 1,80 metri , più basso rispetto a quanto indicato nel progetto iniziale 2,20 metri)

Ho parlato anche con il notaio, che mi ha comunicato di aspettare 30 giorni prima della stipula dell’atto, di chiedere al venditore una certificazione del comune , dove risulta che i documenti ricevuti siano formalmente corretti , senza bisogno di produrre ulteriore documentazione.
Inoltre mi hariferito di chiedere al venditore la nuova SCA aggiornata.
Che ne pensate?
Grazie.
 
Chissà se il notaio scriverebbe una frase del genere...

Quindi a mio avviso è difficile che non venga coinvolto il venditore, in caso di annullamento di una pratica...
Non direttamente, nel senso che se la pratica dovesse essere diniegata il Comune richiederebbe il ripristino dello stato dei luoghi alla proprietà che nel frattempo potrebbe non essere più la stessa. Già successo diverse volte nella mia esperienza.
 
Non direttamente, nel senso che se la pratica dovesse essere diniegata il Comune richiederebbe il ripristino dello stato dei luoghi alla proprietà che nel frattempo potrebbe non essere più la stessa. Già successo diverse volte nella mia esperienza.
ma paga il venditore... qualora lo si volesse interpellare...
 
di chiedere al venditore una certificazione del comune , dove risulta che i documenti ricevuti siano formalmente corretti , senza bisogno di produrre ulteriore documentazione.
Dubito che il Comune rilasci questo documento però…
Inoltre mi hariferito di chiedere al venditore la nuova SCA aggiornata.
Anche qui, bisogna verificare se è necessaria una nuova SCA e se è possibile presentarla.
Che ne pensate?
Sei riuscito a incaricare un tecnico che ti segua la parte urbanistica e catastale?
Sinceramente concordo con il Notaio e come detto da tutti noi è meglio aspettare. Sul resto ho qualche dubbio già espresso sopra.
ma paga il venditore... qualora lo si volesse interpellare...
Secondo me paga il proprietario che poi si rivale sul venditore per danni ecc ecc
 
Dubito che il Comune rilasci questo documento però…

Anche qui, bisogna verificare se è necessaria una nuova SCA e se è possibile presentarla.

Sei riuscito a incaricare un tecnico che ti segua la parte urbanistica e catastale?
Sinceramente concordo con il Notaio e come detto da tutti noi è meglio aspettare. Sul resto ho qualche dubbio già espresso sopra.

Secondo me paga il proprietario che poi si rivale sul venditore per danni ecc ecc
In base all’esperienza del notaio ,il comune rilascia questa dichiarazione ,relativamente alla presenza di tutta la documentazione nesessaria all’istruttoria della richiesta.

Sulla sca anch’io nutro dei dubbi,, da verificare con un tecnico, gli esperti del forum sicuramente ci risponderanno…

Ho deciso di incaricare un tecnico per la verifica della Scia..

Anch’io penso che , se ci dovessero essere sanzioni , ne risponde il proprietario , che può rivalersi in solido col l’acquirente…

L’attesa dei 30 giorni dovrebbe essere propedeuca al controllo della documentazione , da parte dei funzionari del comune…
 
In base all’esperienza del notaio ,il comune rilascia questa dichiarazione ,relativamente alla presenza di tutta la documentazione nesessaria all’istruttoria della richiesta
Rileggendo solo ora tutto il thread dall'inizio dico che fare l'atto subito sartebbe una grossa pazia

Il Notaio dice bene
Anche perchè non è escluso che il Comune possa avviare un procedimento di reiezione in autotutela, come detto da @Jan80 , oppure ritenere la documentazione presentata carente e chiedere integrazioni.

Il comune deve pronunciarsi sull’istanza di SCIA in sanatoria, con verifica dell’effettiva legittimità dell’intervento edilizio anche perchè c'è oltretutto l'aspetto delle sanzioni il cui sistema di calcolo và sì computato dal tecnico incaricato di parte ma avallato anche dal Comune (non è come una cila a sanatoria che la sanzione è fissa e predeterminata).

Dico questo perchè il Comune potrebbe ritenere non congruo quanto versato a titolo di sanzione etc etc

Da dire che gli usi come le leggi regionali possano avere Iter diversi, da noi a Roma abbiamo i vari Municipi e solitamente queste pratiche vengono preventivamente analizzate e discusse con il tecnico responsabile del Municipio stesso.

Visto che stai acquistando è bene che tu adotti un comportamento prudenziale
 
Il comune deve pronunciarsi sull’istanza di SCIA in sanatoria, con verifica dell’effettiva legittimità dell’intervento edilizio anche perchè c'è oltretutto l'aspetto delle sanzioni il cui sistema di calcolo và sì computato dal tecnico incaricato di parte ma avallato anche dal Comune (non è come una cila a sanatoria che la sanzione è fissa e predetermin
Ti ringrazio per la tua preziosa analisi, quindi mi confermi in base alla tua esperienza, e come mi ha suggerito il notaio , che entro il termine di 30gg , i tecnici verificano la legittimità dell’intervento, e l’eventuale carenza della documentazione ed eventuale rimodulazione della sanzione… e che la certifichi su richiesta….

Grazie .
 
Ti ringrazio per la tua preziosa analisi, quindi mi confermi in base alla tua esperienza, e come mi ha suggerito il notaio , che entro il termine di 30gg , i tecnici verificano la legittimità dell’intervento, e l’eventuale carenza della documentazione ed eventuale rimodulazione della sanzione… e che la certifichi su richiesta….

Grazie .
In base alla mia esperienza ti dico
Non è detto che entro i trenta giorni i tecnici la verificano

Sempre in base alla mia esperienza riferita alla regione e città in cui lavoro dove non esercito come tecnico ma come Agente Immobiliare (precisazione d'obbligo per rispetto a chi di professione fà il tecnico) ti dico che esiste una convinzione generalizzata sbagliata che è quella che il Comune prende per buono un'asseverazione di un tecnico senza fare verifiche ... (anche tardive)

Ovvio che devo evidenziare per forza di cose che io mi riferisco (come giustamente tu hai detto in base alla mia esperienza) ad il modus di una grande Città come Roma. (ti sposti di 20 km ad un comune limitrofo con l'ufficio tecnico ubicato nella piccola piazza centrale dove tutti si conoscono e prendono il caffè insieme, tanta lungaggine burocratica in quei luoghi non esiste).

Restando sul come dovrebbe essere e come funziona o dovrebbe funzionare anche per una semplice Cila l'ufficio qualora analizzando la pratica che ovviamente è corredata da progetto ante e post operam si accorge che quanto dal tecnico presentato non rispecchia gli standard urbanistici può, come già ho detto prima, dare l’avvio del procedimento di reiezione in autotutela in coerenza con quanto previsto dall’art. 10-bis ....... che per semplificardi la lettura, non è altro che l'esposizione o meglio la comunicazione degli elementi ostativi all'accoglimento dell'istanza ...

Da quì gli scenari che si potrebbero aprire sono svariati e cambiano di caso in caso.

Quidi l'idea di stipulare subito dopo aver presentato una Scia a sanatoria è una follia .....

Quindi, ritornando alla tua domanda che mi hai rivolto, non sono in grado di darti conferme e anche se lo fossi stato non te le darei a prescindere .... devi farti assistere da un bravo tecnico (tuo) conoscitore di come certe pratiche vengono gestite dall'ufficio tecnico del tuo Comune, altro non mi sento di suggerirti
 
Farei verificare da un tecnico di tua fiducia se sia possibile sanare un' autorimessa con altezza inferiore a due metri o se non sia meglio destinarla a ripostiglio/sgombero.
 

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