Pur non essendo un legale dico la mia, visto che nessuno ti ha finora risposto. Ma quanto scrivo è meglio che trovi conferma presso un professionista.
In quanto locatario, tu dovresti avere la piena e completa disponibilità della cosa locata, e questa è la formula che dovrebbe essere scritta sul contratto. Se non è scritta, è così lo stesso in virtù della natura stessa del contratto di locazione, a meno che sul contratto non siano specificate delle eccezioni o delle limitazioni (non posso saperlo) sottoscritte da entrambe le parti.
Quindi hai titolo per non consentire i lavori fintanto che sei locatore, nel senso che la disponibilità è tua e disponi del bene come vuoi. Se proprio vogliono chiuderti una stanza per lavorarci, devono pagare e in questo caso non serve nemmeno discutere quanto, perché si tratta di una stanza d'albergo e quindi il corrispettivo per l'occupazione è chiaro (reperibile sul tariffario). In pratica, pagano come se fossero ospiti dell'albergo.
L'unica eccezione è per gravi e improrogabili necessità (ad esempio problemi strutturali per l'edificio, o altre circostanze che comprometterebbero l'agibilità o la fruibilità tua e di altri aventi titolo). In questo caso non puoi opporti ai lavori ma hai diritto a un risarcimento equo, salvo (ovviamente, ma non pare questo il caso) che sia tu stesso la causa del problema.
Questo in punta di diritto. In pratica la via bonaria è sempre da preferire. Fatti un'idea di QUANDO potresti chiudere la stanza minimizzando l'impatto per la tua attività, e di QUANTO sarebbe il tuo danno economico, nonché (da tenere sempre presente ) gli eventuali benefici che eventualmente potresti trarre dalla ristrutturazione e che potrebbero pesare sulla trattativa. Poi fai ai proprietari una proposta ragionevole.