Premetto che non voglio assolutamente difendere l'operato del ministro.
Sono apartitico e apolitico.
Voglio solo approfondire l'aspetto della compravendita dell'immobile.
Da quanto si legge sui giornali, il ministro ha acquistato l'immobile nell'anno 2004.
Ebbene, nell'anno 2004 per non avere sorprese con il Fisco, il prezzo da indicare negli atti per gli immobili ad uso abitativo doveva essere pari o superiore alla rendita catastale rivalutata.
Se ci si atteneva a questa direttiva emanata dall'AdE, la stessa non poteva in nessun caso obiettare alcunchè.
Ebbene, sembra che il ministro si sia attenuto a questa direttiva e pertanto l'AdE nulla ha da eccepire.
Da ricordare che questa prassi è stata adottata dalla stragande maggioranza degli italiani.
Questa norma è stata poi modificata nel 2006 con la finanziaria di bersani che obbligava ed obbliga a dichiarare il prezzo effettivamente erogato per la compravendita e pagare le imposte sulla rendita catastale rivalutata.
Quindi, parlando della compravendita, a mio modesto avviso, la stessa, da un punto di fiscale è regolare.
No non lo è, affatto, si tratta di evasione fiscale, oltre a sfociare nel riciclaggio ecc.
A quei tempi, il fisco aveva diciamo così, sottoscritto un "patto".
Il patto era che se tu denunciavi almeno la rendita catastale rivalutata del 5% moltiplicata per un certo ccoefficiente (che dipendeva dal tipo di immobile e dalle agevolazioni o meno) lui RINUNCIAVA alla verifica, fatto salvo il caso in cui NON VENISSERO TROVATE TRACCE DI ULTERIORI PAGAMENTI.
Una roba italica insomma: siccome il fisco si rende conto di quanto esose siano le sue aliquote NON le abbassa, ma ci costringe tutti a evadere diventando ricattabili, invece di mettere aliquote serie e comprensibili e punire davvero chi le evade.
NOn vi siete accorti ch etutto in italia è fatto in modo ch etu non possa adempiere e campare nel contempo?
OK?
Però sempre evasione fiscale è.
Inoltre come sottolinea eugenio qui sopra.... non è quello il "focus"