Ilaria1981

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Salve,
sto per andare a convivere con il mio compagno in una casa comprata di recente instestata come proprietà e come mutuo a mio suocero. Ora per ragioni economiche mi è stato chiesto di pagare metà del mutuo. Volevo sapere:
Una scrittura autenticata dal notaio, in cui si dichiara che dal quel mese fino alla fine della convivenza io sto pagando metà del mutuo, può tutelarmi in caso di separazione per farmi ridare indietro i soldi messi sull'appartamento?
Grazie per l'aiuto,
Ilaria
 

umbertobotti

Nuovo Iscritto
In linea teorica si , una qualsiasi dichiarazione di un debito, anche scritta su un pezzo di carta qualsiasi ha valore e se il debitore si rifiuta di pagare procedendo in contenzioso si ha anche l'esecutività. In effetti l'unica differenza tra un pezzo di carta ed un assegno è che dietro l'assegno c'è l'esecutività, il debitore non può negare il debito e deve (dovrebbe..) pagare.
Però sarebbe buona norma legare ogni finanziamento ad una cosa, in modo che, se il debitore non paga gli si prende la cosa. Guarda come si comportano le banche; concedono un mutuo ma pretendono una ipoteca sulla cosa, la casa , oggetto di finanziamento. Il mio consiglio è questo; se resci meglio ipotecare a tuo favore un bene a garanzia del finanziamento. Altrimenti ... quando l'amore c'è ... la gamba la tira il piè dicono da noi...
Saluti Umberto
 

Roberto Uslenghi

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Agente Immobiliare
Buongiorno Ilaria, secondo me sei tutelata realmente solo con la cessione a te della quota di propietà della casa, in relazione al mutuo erogato. Detto questo, ritengo che tuo suocero non abbia ragionato correttamente nel senso, che ragione c'è oggi a chiederti i soldi se poi un domani esiste una possibilità che debba restituirteli? Se dovesse succedere che vi separiate e tuo suocero come da accordi ti restituisce quanto da te versato, tu avrai di fatto usufruito della casa in maniera diciamo gratuita.....non fa prima tuo suocero a chiederti una sorta di locazione?
 

Ilaria1981

Nuovo Iscritto
Il mutuo non l'abbiamo acceso io e il mio compagno perchè siamo precari lavorativamente quindi ci avrebbero dato un mutuo a tassi d'interesse molto alti. Per una locazione mi rifiuto nettamente. Abbiamo pensato a questa soluzione: scrittura pubblica dal notaio subito e tra 4 anni donazione e si spera rinegoziazione del mutuo a nostro nome e responsabilità.
Che ne dite? Grazie
 

Roberto Uslenghi

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Visto quanto hai scritto nel tuo ultimo messaggio, la cosa migliore da fare è se possibile, casa intestata a voi, mutuo vostro con garante il suocero....così Voi pagate la vostra rata di mutuo tranquillamente ed eventualmente quando sarete a posto con il lavoro voi dite 4 anni, capire se ci sarà la possibilità di rinegoziare il mutuo eliminando la figura del garante. Così evitereste future donazioni che comunque ti sconsiglio di fare vivamente con i costi impliciti.
 

Maurizio Zucchetti

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Alla larga dalle donazioni! :shock: :shock:
Se per qualunque motivo doveste vendere la casa (anche con l'accordo di tutti), sarebbero dolori! :disappunto:
Concordo assolutamente con Roberto sulla garanzia di tuo suocero (tutte le banche la accettano) :ok:

;)
 

bruno80

Membro Attivo
Professionista
Perchè le donazioni sono sempre soggette ad azione di revoca. Ma non ho capito se siete sposati oppure no. Ricordati che per la legge italiana due persone conviventi non hanno gli stessi diritti di due persone sposate. Cioè se vi lasciate ( malauguratamente) tu non avrai diritto a nulla e dovrai adire ad un'azione legale per riavere i soldi del mutuo, qualora tu riesca a provare di averli pagati. Saluti.
 

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