ferruccio

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Per esempio, nel lontano passato
Ciao @marcanto chiedo perchè è un tema delicato;

l'art.24 del T.U. non chiede di certificare con la SCA/SCAGI "immobili nel lontano passato", ma edifici realizzati conformemente alla normativa vigente, cioè oggi (nuove costruzioni, demolizioni e ricostruzioni, sopraelevazioni).

Chiedo: è una "forzatura" certificare edifici vetusti usando la normativa attuale, estrapolando dal contesto edificio il solo appartamento che magari ho ristrutturato?
E' questo che chiede il T.U.? Lo consente espressamente? O come dice @ingelman , paese che vai, usanza che trovi?

Chiedo: quindi un appartamento anche ristrutturto (pavimenti etc.) in un edificio del 1970 che non ha subito modifiche, è agibile (con SCA/SCAGI) al pari di un appartamento nuovo in un nuvo edificio ultimato ad.es. nel 2024? Cioè è come dire che ho un'auto Euro 1 ma perchè gli cambio la marmitta diventa Euro 6?

Chiedo: è vero che si può chiedere l'agibilità parziale per singole u.i. (SCA/SCAGI perchè di questo stiamo parlando come tema proposto da @Alamonakaponza e non di vecchie abitabilità) , ma in edifici nuovi, comunque ultimati con la normativa vigente, corretto? (il costruttuore ad.es. sta ultimando le finiture agli altri e la chiede solo per quelli che ha completato perchè deve fare gli atti di trasferimento).

Un'ultima considerazione mia personale: non credo sia corretto escludere la conformità urbanistica con la richiesta di SCA/SCAGI solo perchè presumiamo che un tecnico possa dichiarare il falso, non lo ritengo giusto e rispettoso per la/e categoria/e professionali.

Grazie.
 
Ultima modifica:

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Grazie delle risposte. Allora l'edificio è del 94 o del 92, comunque primi anni 90.
Quindi abbastanza giovane .... Non dovrebbe essere complicato farti fornire la documentazione riferita all'aspetto urbanistico.
Chiedo sempre per un amico,
Sarebbe interessante avere un'indicazione di massima riferità alla microzona catastale.
Motivo questa mia curiosità in quanto da noi ci sono molte zone dove la nascita spontanea di abitazioni come altro tipo di peccati veniali è notoriamente più consolidata.

Però l'immobile è ancora un adolescente...... magari se ti affidi ad un tecnico che ti supporti vedrai che ti togli tanti dubbi.
Già nella provenienza dovresti senzaltro trovarere citati i titoli autorizzativi.
 

Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Grazie delle risposte. Allora l'edificio è del 94 o del 92, comunque primi anni 90.
Puoi sentire anche l’amministratore di condominio se è in possesso di qualche documento relativo la costruzione del palazzo. E probabilmente ne è in possesso anche di certificato di agibilità dell’intero palazzo.

Sempre che non parliamo di sopraelevazione.
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Chiedo: è una "forzatura" certificare edifici vetusti usando la normativa attuale, estrapolando dal contesto edificio il solo appartamento che magari ho ristrutturato?
E' questo che chiede il T.U.? Lo consente espressamente?
L'obiettivo della normativa, in caso di nuovo, era quello di rendere commerciabili singole unità senza avere ancora l'agibilità per l'intero edificio.

Per edifici vetusti tipo anni 70, l'agibilità parziale sul singolo si pone in essere in quanto sullo stesso si sono fatti interventi tali che la rendono necessaria.
Ma anche in questo caso la parziale soggiace alle condizioni della norma che la condiziona all'edificio, tipo:
Deposito al Genio civile etcc.

Quindi agibilità parziale si, ma condizionata alle regole che chiamano in causa anche l'edificio per intero
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Chiedo: è vero che si può chiedere l'agibilità parziale per singole u.i. (SCA/SCAGI perchè di questo stiamo parlando come tema proposto da @Alamonakaponza e non di vecchie abitabilità) , ma in edifici nuovi, comunque ultimati con la normativa vigente, corretto? (il costruttuore ad.es. sta ultimando le finiture agli altri e la chiede solo per quelli che ha completato perchè deve fare gli atti di trasferimento).
@ferruccio Si vede che sei una persona con una preparazione sopra alla media rispetto L'AI " normale mediatore" che si limita a far incontrare domanda ed offerta.

Dopo questa dichiarazione di stima (ovviamente a titolo oneroso :)) ed ovviamente invadendo un campo che non rietra nelle mie mansioni di AI come te ..... mi permetto di rispondere al tuo quesito con un secco "NO" .... (mio pensiero) almeno sempre riferito a Roma ed in base alle mie conoscenze trattando anche cantieristica (quindi le mie osservazioni ovviamente potrebbero essere errate).

L'iter per le nuove realizzazioni di un insieme di uiu (non mi riferisco ad una Cila ovviamente) è presentare il proggetto, una volta approvato si da inizio ai lavori nel rispetto di quanto autorizzato,

sono concesse varianti in corso d'opera ... l'iter prosegue in base ed in conformità all'ultima variante (progetto presentato ed approvato) , poi accatastamenti - collaudo e dichiarazione di fine lavori e la Segnalazione Certificata di agibilità (ovviamente che prevede tutti i requisiti necessari per ottenerla, allaccio in fogna, conformità impianti e via dicendo.

Non credo che si possa dare fine ad un iter parzialmente dichiarando un agibilità parziale solo di alcune unità facenti parte di un insieme autorizzato da un progetto approvato.

Anche perchè mancherebbe una parte di certificazione che riguarda anche le parti comuni di un insieme non ultimato.

Però resta sempre il fatto che "purtroppo" le interpretazioni sono molteplici come il Bianco dovrebbe essere la norma ma poi escono fuori sfumature cromatiche diverse in base ai vari regolamenti Regionali.

Ovviamente è un mio pensiero
 

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