Mi scusi avvocato ma non ci vedo nulla di prematuro nel richiedere la restituzione di quanto pagato per immobili che oggi il comune dichiara di valere un terzo di quanto pagato e il 150% del capitale residuo dei mutui sottoscritti per pagarlo.
La legge 865 e la sentenza 18135 non si prestano ad interpretazione alcuna. L'eventuale rimozione dei vincoli è cosa separata e distinta dalla nullità parziale degli atti stipulati e che hanno prodotto speculazione di molte delle parti e gravi problemi per altri.
Le segnalo le seguenti ripercussioni per me compratore da primo assegnatario:
1) impossibilità a vendere a meno di perdita netta di 200.000 euro
2) impossibilità a surrogare il mutuo, manovra che, con la discesa dei tassi, risulterebbe particolarmente conveniente (circa 90000 euro)
3) impossibilità a richiedere qualsiasi supporto finanziario essendo il mio stipendio impegnato tutto nel mutuo.
Mi scusi ma credo che di fronte a gravi ripercussioni economiche non ci sia nulla di prematuro ma solo il ripristino di un minimo di equità economico-sociale tra chi ha fatto plusvalenza di 200000 in 3 anni e chi ha fatto minusvalenze di 200.000.
Con rispetto
Tutto giusto, mi chiedo perchè però il problema della speculazione lo sollevi ora e non quando hai comprato casa, mi spiego, lui ti ha fatto un prezzo e l'hai accettato giusto?
Lo ha fatto in base al valore di mercato e a te quel valore di mercato andava bene giusto?
Lo ha fatto xche il sistema lo consentiva allora, pecca e mancanza del sistema, ma allora lo permetteva giusto? Ti sei sollevato la questione della speculazione allora? Io come nel tuo caso sinceramente nin me la sono posta. Avevo dall,altra parte una controparte che aveva acquistato una casa di questo tipo xche ne aveva i requisiti, stabiliti per legge, ( reddito basso, nessun altra casa etc etc...) la offriva in vendita, mi è stato detto che la poteva vendere punto. Il prezzo mi andava bene e l'ho accettato, altrimenti non l'avrei comprata. Non sono stato li a chiedermi di speculazioni e qual si voglia.. È come chi si è comprato la macchina con i contributi rottamazione dello stato, quando te la vaia ricomprare usata non è che gli chiedi che visto che l'ha pagata 2000€ di meno xche glieli ha dati lo stato, se è giusto o no che quei soldi li scala pure a te.
Ora sicuramente ci sono stati tanti speculatori, che hanno avuto accesso a questa edilizia agevolata e poi hanno creato delle notevoli plusvalenze, ma speculatori ci sono e ci saranno sempre, ci potranno essere anche con e senza delibera, guarda il caso di deborahp. Oppure pensa a qualche furbo che conoscendo la situazione firma un compromesso, con un propietario di una casa in diritto di superficie, per 200.000. E poi gli spiattella tutto quello n faccia e lo costringe a vendere al prezzo imposto di 50.000 e poi con la delibera lo rivende a 200.000.
I furbi e i ladri esisteranno sempre, e devi colpire loro nello specifico. Non è Che se c'è uno che ruba i portafogli sulla metropolitana per e evitare che li ruba vieti a tutti di salire sul metro.
È proprio come è concepita e pensata l'edilizia agevolata in Italia che come la giri e la rigiri consente ai furbi e speculatori di fare i fatti propri.
Intanto la tanto invocata sentenza ha di fatto bloccato il mercato di centinaia se non migliaia di abitazioni a Roma. Vorrei proprio vedere bussando casa x casa quanti sarebberò disposti a vendere la propria casa a prezzo imposto, sapendo che una casa al pari della loro, due isolati più avanti non in diritto di superficie viene venduta a 5 volte tanto.
Anche chi fa causa al vecchio proprietario può correre il rischio di perdere la propria virtù e cedere alla tentazione della speculazione. Xche in nessuna legge comma o paragrafo è vietato e può essere costituzionalmente vietato in alcuna delibera che una volta vinta la causa, possa tranquillamente procedere per l'affrancamento o per il riscatto del terreno e rivendere lui a prezzo libero di mercato. Intascandosi lui la famosa plusvalenza che tanto biasimava a primo assegnatario.
Scusate se mi sono dilungato.
Perdona l'ignoranza, ma la delibera, quindi con l'affrancazione/affrancatura, ancora non ho capito come si dice, non dovrebbe salvare una parte ma tutta la somma, nel senso sblocca la vendita a prezzo di libero mercato no?
Esatto, paghi e poi puoi vendere al prezzo che ti pare
Dubito molto che, a livello normativo, si possa fare un condono nazionale, anche perchè, in questo caso, insorgerebbero tutti quelli che abitano in edilizia convenzionata in tutta Italia.
Il caso sembra circoscritto a Roma ed è il Comune, a mio parere, che ha il potere di "condonare" o qualunque altro termine si voglia usare...
Anche perchè le convenzioni sono stipulate tra Comune e Impresa di costruzione o Cooperativa e chi ha il potere di sanzionare in caso di violazione del dettato della Convenzione è il Comune stesso.
Quindi è il Comune che dovrebbe sanzionare se stesso e questa sarebbe l'unica cosa giusta.
Basterebbe abrogare a livello nazionale anche il comma 8