FaManY

Membro Attivo
Privato Cittadino
Dalla mia esperienza posso dirti che ATTUALMENTE per vendere, devi fare domanda a Via della civiltà del lavoro, dove loro ti comunicheranno il prezzo massimo di cessione. Se questo prezzo per te va bene... la storia finisce lì, fai il rogito a quella cifra, allegando la lettera che ti rilascia il comune.
Altrimenti devi aspettare che si sblocchi questa benedetta procedura per pagare questa tangente che chiede il comune per sbloccare il prezzo massimo di cessione e poter vendere a prezzo libero di mercato.
Saluti
 
C

Cesco76

Ospite
Buongiorno mi sono letta un po' di risposte precedenti, ma fino ad ora non mi sembra di aver trovato qualcuno nella mia stessa situazione. Io ho acquista da un privato, cha a sua volta aveva acquistato da colui che in prima istanza acquistò direttamente dal costruttore come edilizia agevolata. Quindi dal costruttore ad oggi ci sono tre acquirenti me compresa. Io ho acquistato a mercato libero, ed ora ho messo in vendita e non ho riscattato la superficie. Da quello che ho capito, con questa sentenza dovrei attenermi ai costi proposti dalla convenzione del comune? Anche se io ho acquistato a mercato libero? E con questa delibera si dovrebbe "liberalizzare la vendita"? Grazie a chiunque saprà rispondermi.
Ciao siamo tutti nella stessa tua situazione, mi dispiace dirtelo, ma è proprio come hai scritto, purtroppo la sentenza taglia le gambe a chi come noi ha acquistato a prezzo di mercato, anche se terzo o quarto
Acquirente

Buongiorno a tutti, mi sono appena registrato, mi chiamo Fabrizio e sono un proprietario di un immobile con diritto di superficie a Roma.

Mi trovo bloccato, come probabilmente molti di voi, avendo fatto un preliminare di vendita registrato e trascritto con una caparra di 100.000 euro, già ovviamente versata per l'acconto della nuova casa. Il preliminare è stato fatto i primi di agosto, quindi prima della sentenza, passando però poi per le ferie estive, il comune mi ha negato il nulla osta perchè nel mentre era uscita la sentenza.

Adesso mi trovo impossibilitato ad effettuare entrambe i rogiti con una posizione scomoda con il costruttore che pretende le somme pattuite.

Ovviamente stiamo cercando un accordo bonario dove si dovrà necessariamente aspettare i tempi di questa rimozione dei vincoli.

Un'altro problema che ho riscontrato è stato quello del prezzo massimo di cessione, il comune nella risposta alla mia richiesta ha fatto i conti per il prezzo partendo dal prezzo massimo di cessione, presente sul atto notarilo del rogito (io sono il primo proprietario che ha comprato dalla cooperativa) senza tenere conto di ben 66.000 euro di migliorie.

Praticamente secondo il comune dovrei vendere casa a 80.000 euro in meno di quanto l'ho pagata (pagata a prezzo agevolato e non a prezzo libero), mi sembra assolutamente un assurdità, non dico di volerci speculare ma almeno di rientrare del prezzo pagato alla cooperativa.
Mi sembra di aver capito leggendo i vari post dall'inizio che al momento sostanziali novità non ci sono se non quello di pressare il commissario, il comune etc a risolvere nel più breve tempo possibile la situazione.
Purtroppo è così...
 
Ultima modifica di un moderatore:

Danicuccu

Membro Junior
Privato Cittadino
Mio Dio... Io ci ho già rimesso una barca di soldi!!! Rispetto al precedente venditore, io sto vendendo come base di partenza già 30.000 euro di meno... e non ho idea di quale sarebbe il prezzo pattuito dal comune.
Ma se invece esce la delibera? Da quello che leggo dovremmo comunque pagare qualcosa per essere autorizzati a vendere al libero mercato?
Oppure riscattare la superficie, laddove il comune ha dato il via libera? forse quella sarebbe la soluzione migliore...
 

degan79

Membro Junior
Privato Cittadino
Temo che l'onda lunga della questione debba essere ancora analizzata in tutte le sue implicazioni, anche dai professionisti che operano nel settore.
Il mancato rispetto del prezzo imposto non determina soltanto la parziale nullità della vendita (per cui tu, venditore, hai ricevuto più di quel che potevi chiedere ed ora devi restituire) ma anche sanzioni: la più temibile, generalmente connessa proprio alla violazione del prezzo imposto, è la decadenza del soggetto dal diritto di superficie e la acquisizione del bene al patrimonio comunale.
Non è un effetto di derivazione legale, ogni convenzione può disporre liberamente sul punto, quindi ogni soggetto dovrà leggere il proprio titolo di acquisto.
Tra l'altro la individuazione delle sanzioni connesse alla violazione del vincolo è rimessa all'ente comunale, che quindi (mi auguro) vorrà affrontare il problema nella tanto agognata delibera di cui tutti parlano e pochi sanno.
Per tutto quanto precede, ritengo quantomeno premature le richieste di rimborso avanzate in questa fase.

Mi scusi avvocato ma non ci vedo nulla di prematuro nel richiedere la restituzione di quanto pagato per immobili che oggi il comune dichiara di valere un terzo di quanto pagato e il 150% del capitale residuo dei mutui sottoscritti per pagarlo.
La legge 865 e la sentenza 18135 non si prestano ad interpretazione alcuna. L'eventuale rimozione dei vincoli è cosa separata e distinta dalla nullità parziale degli atti stipulati e che hanno prodotto speculazione di molte delle parti e gravi problemi per altri.
Le segnalo le seguenti ripercussioni per me compratore da primo assegnatario:
1) impossibilità a vendere a meno di perdita netta di 200.000 euro
2) impossibilità a surrogare il mutuo, manovra che, con la discesa dei tassi, risulterebbe particolarmente conveniente (circa 90000 euro)
3) impossibilità a richiedere qualsiasi supporto finanziario essendo il mio stipendio impegnato tutto nel mutuo.

Mi scusi ma credo che di fronte a gravi ripercussioni economiche non ci sia nulla di prematuro ma solo il ripristino di un minimo di equità economico-sociale tra chi ha fatto plusvalenza di 200000 in 3 anni e chi ha fatto minusvalenze di 200.000.
Con rispetto
 

Pandinor

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
A mio parere, tutti i “truffati del prezzo massimo di cessione” farebbero bene a promuovere (come ho fatto io) causa a venditore, notaio, agente immobiliare e Comune perché finalmente si fagiustizia e ci si scrolla il mutuo di dosso.


Noto che in questo forum, qualche voce (si spera non “interessata”) cerca di insinuare un dubbio sulla validità dell’azione di responsabilità contro i notai in quanto, nel tempo, ci sarebbe stata una interpretazione ondivaga della norma.


In realtà l‘interpretazione della norma è stata (come ha scritto @Giuseppe Di Piero) sempre costante e conforme. Tanto è vero che il P.M. (nella sentenza 18135) riteneva opportuno il rinvio alle sezioni semplici.


In ogni caso, osservando che la ridetta norma è stata correttamente capita ed applicata (in maniera conforme e costante) in tutto il resto d’Italia mi domando e dico:Ma in presenza di unaeventuale“interpretazione ondivaga” della norma, i notai romani (che hanno sempre consapevolmente disatteso le indicazioni del Centro Studi del Consiglio Nazionale del notariato)non avrebbero dovuto (a maggior ragione) segnalare la circostanza ai loro clienti?


Probabilmente a Roma gira un virus che contagia e inibisce le capacità di lettura e comprensione del testo


Per @Anna1972 (che sembra essere molto “preparata”), mi risulta che la diligenza esigibile dalnotaio, nell’adempimento delle obbligazioni assunte nell’esercizio delle loro attività, è una diligenza speciale e rafforzatache si situa molto al di sotto della colpa grave.


Non pensi che sia così?


Personalmente non mi sono lasciato contagiare neppure dalla “negatività” di qualcun altro (come Cesco76) che continuamente elargisce nozioni diprudenza (eccessiva ???) ed “esperienza” che però,se mi posso permettere,non sono stati sufficienti ad evitargli di prendere la fregatura che ha preso.


Io mi sono rivolto a dei “cagnacci” di avvocati che finora non hanno mai deluso le aspettative di quanti si sono rivolti a loro e,si potesse, non esiterei a far loro pubblicità.


Buona giornata a tutti.
 

Hal75

Membro Junior
Agente Immobiliare
A mio parere, tutti i “truffati del prezzo massimo di cessione” farebbero bene a promuovere (come ho fatto io) causa a venditore, notaio, agente immobiliare e Comune perché finalmente si fagiustizia e ci si scrolla il mutuo di dosso.


Noto che in questo forum, qualche voce (si spera non “interessata”) cerca di insinuare un dubbio sulla validità dell’azione di responsabilità contro i notai in quanto, nel tempo, ci sarebbe stata una interpretazione ondivaga della norma.


In realtà l‘interpretazione della norma è stata (come ha scritto @Giuseppe Di Piero) sempre costante e conforme. Tanto è vero che il P.M. (nella sentenza 18135) riteneva opportuno il rinvio alle sezioni semplici.


In ogni caso, osservando che la ridetta norma è stata correttamente capita ed applicata (in maniera conforme e costante) in tutto il resto d’Italia mi domando e dico:Ma in presenza di unaeventuale“interpretazione ondivaga” della norma, i notai romani (che hanno sempre consapevolmente disatteso le indicazioni del Centro Studi del Consiglio Nazionale del notariato)non avrebbero dovuto (a maggior ragione) segnalare la circostanza ai loro clienti?


Probabilmente a Roma gira un virus che contagia e inibisce le capacità di lettura e comprensione del testo


Per @Anna1972 (che sembra essere molto “preparata”), mi risulta che la diligenza esigibile dalnotaio, nell’adempimento delle obbligazioni assunte nell’esercizio delle loro attività, è una diligenza speciale e rafforzatache si situa molto al di sotto della colpa grave.


Non pensi che sia così?


Personalmente non mi sono lasciato contagiare neppure dalla “negatività” di qualcun altro (come Cesco76) che continuamente elargisce nozioni diprudenza (eccessiva ???) ed “esperienza” che però,se mi posso permettere,non sono stati sufficienti ad evitargli di prendere la fregatura che ha preso.


Io mi sono rivolto a dei “cagnacci” di avvocati che finora non hanno mai deluso le aspettative di quanti si sono rivolti a loro e,si potesse, non esiterei a far loro pubblicità.


Buona giornata a tutti.

Un elemento da considerare è anche la buona fede del venditore...nel mio caso ho acquistato anche la superficie su richiesta del compratore...e avrei svincolato anche il prezzo visto che la cifra pare essere molto inferiore del prezzo del terreno. Il problema è stata la consapevole reticenza dei comuni e notai...cmq svincolando l'atto a vendita' gia avvenuta l'atto resta parzialmente nullo...
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
Io mi sono rivolto a dei “cagnacci” di avvocati che finora non hanno mai deluso le aspettative di quanti si sono rivolti a loro e,si potesse, non esiterei a far loro pubblicità.
Prima che riaccada un'altra volta, NON si può fare Pubblicità come previsto dal regolamento.
Ciò non toglie che essendo come li definisci tu "cagnacci" hanno 4 zampe per iscriversi e creare un dibattito concreto e rispettoso.

Noto che in questo forum, qualche voce (si spera non “interessata”) cerca di insinuare un dubbio sulla validità dell’azione di responsabilità contro i notai in quanto, nel tempo, ci sarebbe stata una interpretazione ondivaga della norma.
Visto che Accusi, puoi citarmi i Notai presenti in questa discussione?
O anche tutti i notai attualmente attivi nel forum?
Cosi siamo chiari con chi legge...
 
Ultima modifica di un moderatore:

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Buongiorno mi sono letta un po' di risposte precedenti,


Per quelli che atterrano ex novo su questa discussione, è opportuno che si leggano tutte le 100 e più pagine, se vogliono capire qualcosa e non ripetere domande alle quali è già stata data risposta più di una volta.

Sono tante e saranno molte di più... ma si tratta di una questione talmente pazzesca e delicata che non si creda di risolvere il problema in tre risposte...
 
C

Cesco76

Ospite
Mio Dio... Io ci ho già rimesso una barca di soldi!!! Rispetto al precedente venditore, io sto vendendo come base di partenza già 30.000 euro di meno... e non ho idea di quale sarebbe il prezzo pattuito dal comune.
Ma se invece esce la delibera? Da quello che leggo dovremmo comunque pagare qualcosa per essere autorizzati a vendere al libero mercato?
Oppure riscattare la superficie, laddove il comune ha dato il via libera? forse quella sarebbe la soluzione migliore...
Esatto, anche io vendo a 45.000€ in meno... Purtroppo è così, la delibera permetterebbe, pagando dazio, di salvare almeno una parte dei soldi spesi per comprare casa.
 

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