Scusa, ma per avere il valore rivalutato ad oggi dovresti avere un documento indicante a quale prezzo è stato venduto l'immobile la prima volta (cioè dal costruttore)
Certo, si parte dal prezzo iniziale del rogito.
Non vorrei mettere un'altra pulce nell'orecchio,ma, nelle nostre convenzioni, esiste anche al 99% un percentuale di deprezzamento del prezzo in genere a partire dal 5° anno (5% a partire dal 5°, 10% a partire dal 10°, 20% a partire dal 20°....)
Il che significa che quando faccio la determinazione del prezzo di cessione di un immobile convenzionato, prima faccio l'aggiornamento secondo i parametri della Convenzione e poi applico il deprezzamento in base agli anni passati....
Questo molto spesso riduce considerevolmente il prezzo al di sopra del quale non si può rogitare, anche se, a mio parere, è un sistema molto pressappochista, perchè ormai dopo un pò di anni l'immobile può essere stato ristrutturato e quindi non essere più obsoleto.
L'unico escamotage che si può utilizzare è che la convenzione consente di aggiungere costi aggiuntivi per opere di manutenzione effettuate sia a carico dell'immobile che del fabbricato, purchè siano regolrmente fatturate... e qui casca l'asino, perchè molte ristrutturazioni o aggiunte sono state fatte, diciamo così...in economia... cioè in nero, e queste ovviamente non si possono aggiungere...
Come potete capire, l'edilizia convenzionata è una gran brutta bestia e non è facile destreggiarsi...
So che anche qui a Bologna, qualche notaio esuberante e spregiudicato ha applicato il concetto adottato a Roma del prezzo convenzionato solo alla prima vendita...
Mi aspetto sorprese.