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Utente Cancellato 67606
Ospite
Sì però a voler essere rigidi (voglio fare l'avvocato del diavolo) in questo caso la colpa è dell'acquirente che non ha controllato, del venditore che non ha chiesto il permesso e del notaio che non ha fatto il suo dovere...tutti questi attori sono dei privati...il comune potrebbe lavarsene le mani e dire sono fatti vostri, io non ho responsabilità risolvetela tra di voi...(non sto dicendo che è giusto sia chiaro sto dicendo che è un problema che riguarda esclusivamente privati, il comune carte alla mano potrebbe dire: e a te chi te lo ha detto di farlo ? Ripeto sto facendo l'avvocato del diavolo)
Quando c'è il nullaosta del comune, si può dire che tutti hanno basato le loro decisioni su quello che diceva il comune!
Come possono questi tre risolvere il problema tra di loro se la causa del problema è una quarta entità esterna ?
Era molto difficile convincere il forum in passato, figuriamoci adesso con tutte queste new-entry. Ognuno ha la propria opinione, non credo di avere in mano la verità assoluta (anzi potrei sbagliarmi), però a differenza vostra mi sono sforzato di guardare i fatti da un punto di vista distaccato senza voler incolpare anticipatamente nessuno.
Quindi…
Acquirente, venditore, notaio -> Rogito. In fase di rogito il notaio solleva la questione del prezzo massimo di cessione, a quel punto l’acquirente pretende di voler pagare il prezzo calmierato e ovviamente il venditore si rifiuta. Ne nasce un processo civile, si finisce in tribunale e l’esito ormai lo conosciamo bene: il venditore deve cedere a prezzo imposto. Il notaio o rogitava o non rogitava, o informava o non informava, non avrebbe alterato in ogni caso gli effetti della compra-vendita: si può fare causa anche adesso. Al massimo il notaio è sanzionabile da un punto di vista disciplinare per non aver informato le parti, ma la cosa finisce la.
Il vero responsabile è il Comune di Roma sia per l’autorevolezza che la sua funzione riveste sia per cronistoria.
Il comune ha tratto in inganno acquirenti, venditori, agenzie immobiliari e notai per anni. Rilasciare nulla-osta/chiarimenti era una prassi ormai consolidata, non ne ha rilasciato uno solo, nel qual caso il singolo errore sarebbe tollerabile visto che errare è umano, ma ne ha distribuiti migliaia. Da un punto di vista cronologico l’errore è partito da quel momento, perché questo ha spinto i proprietari a mettere in vendita, gli acquirenti ad acquistare ignari, le agenzie immobiliari a far muovere il mercato e infine i notai a rogitare. Se vogliamo, ha spinto anche le banche ad emettere mutui!!! Ma per il comune era prassi consolidata, al punto che ha spedito una lettera al notariato per bloccare l’inutile richiesta dei nulla-osta: anche questa contestata.
Ora da un punto di vista legale, il Comune non ha responsabilità, perché quei nulla-osta/chiarimenti non hanno valore legale *INOLTRE* si sono comunque ulteriormente tutelati sostenendo che chi li ha rilasciati non era autorizzato a farlo. I notai, secondo me, sono solo parzialmente responsabili.
Quindi di chi è la colpa? Adesso sono tutti saccenti ma per anni ci siamo cascati con tutte le scarpe!
Se vogliamo avere giustizia in tempi brevi, dobbiamo farlo fuori dai tribunali orientandoci all’unisono in questa direzione.