cesira75

Membro Ordinario
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.....credete ci possa essere questa possibilità?....
non credo che il Comune di Roma possa con una delibera derogare una norma.....oltretutto con il ricatto di farsi pagare una "tassa"....poi non so, tutto può succedere. L'unica soluzione secondo me, x vendere a libero mercato, è comprare il diritto di superficie. Ma il Comune se ne guarda bene dall'autorizzare la cosa, perchè non ci guadagnerebbe sulla "tassa".
 

marvit81

Membro Junior
Privato Cittadino
Ciao
se tutto va bene a giorni annulliamo il compromesso (io sono acquirente). Ho già cercato nel forum ma non ho trovato molto..qualcuno sa consigliarmi cosa devo (e meglio l'agente deve) scrivere nel compromesso per annullarlo ed evitare (altre) sorprese in futuro? Ovviamente firmerò solo se avrò i soldi indietro (sia dal venditore che dall'agente, il quale a parole si era detto disponibile).

Per il resto, concordo con Dom66. Ma penso che cesira75 non stia sbagliando, però la strada sarà molto difficile.
Mi sa che conviene annullarlo anche a noi...qui le cose sono sempre più contorte e lunghe, la gente ha bisogno di una casa, nn stiamo comprando un paio di scarpe che se nn vanno bene posso cambiare, ma una casa, un tetto sotto la testa, un sogno che le persone cercano di realizzare da una vita, posso dire una cosa??? CHE SFIGA PERÓ RAGAZZImi viene da piangere!
 

boccio

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Consiglio: Nel documento in cui fisserete le nuove date tenete conto della possibilità che la Delibera del Comune di Roma (anche se approvata da Commissario ect.) possa non essere conforme alla Legge e quindi si possa creare un problema di erogazione di eventuali mutui.

Mi domando e dico:
1) Cosa succederebbe se la banca del tuo compratore non concede il mutuo?
2) Cosa succederebbe se fosse la tua banca a non concederti il mutuo?

Vi consiglio di mettere delle clausole di salvaguardia che possono garantire tutti.
Caro Giuseppe, credo che tu stia commettendo un grave errore non dal punto di vista legale, probabilmente le cose che dici sono giuste e in parte le condivido ma stai creando dell'ansia a tutte queste persone senza capire che la storia dell'uomo è piena di compromessi e spesso grazie a loro, si sono evitate delle guerre. Se dopo un conflitto una nazione avesse la ragione dalla sua parte come potrebbe far rivivere i proprio morti ? In nessun modo, quindi, dovrà accettare un compromesso, che è quello che il comune sta cercando di fare, chi può acquistare il terreno lo faccia, chi non lo può fare anticipa e poi darà il saldo, indipendentemente dalle ragioni e dai torti. Una nazione è democratica non per le leggi ma quando le persone sono democratiche nella proprio testa. Spero che queste mie parole ti spingano a dare soluzioni, che saranno ovviamente un compromesso e non a sentenze integraliste che porteranno solamente ad ulteriori conflitti e per concludere questa mia filosofia: in fondo è meglio questo che una brutta malattia.
 

faxo

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Mi inserisco un attimo in una discussione che evidentemente ci riguarda tutti. Chi ha venduto/comprato fino a qualche mese fa a prezzo di mercato case che oggi in virtù di una sentenza della Cassazione non potrebbero più esserlo, lo ha fatto in buona fede.

Se, come dice qualcuno di voi, una casa è stata venduta a 320.000 € invece che a 140.000 €, ciò è stato possibile perché sia il venditore che il compratore, suffragati da notai, periti di istituti di credito e amministrazione comunale, credevano si potesse fare.

Evidentemente chi ha venduto a quel prezzo (320) ha poi ricomprato altrove, ben pensando di avere un certo capitale a disposizione. Se avesse saputo per tempo che il prezzo massimo consentito era di molto inferiore, si sarebbe ben guardato dal vendere!

Chiamare il primo venditore a pagare per tutti sarebbe davvero odioso, oltreché ingiusto. Se c’è qualcuno che dovrà farsi carico di eventuali differenze, questi magari sarebbero notaio e comune.

E poi mi chiedo, per quale motivo chi ha comprato a quel prezzo lo ha fatto se pensava di essere nelle grinfie di uno speculatore? Non ha anche lui liberamente accettato quel prezzo?

Scusatemi, capirete, io sono uno di quelli che oggi vorreste chiamare a pagare qualche centinaia di migliaia di euro perché avrei speculato sulla pelle di qualche altro essere umano. Lungi da me dal volermi chiamare fuori a tutti i costi, ma ditemi, dove li troverei io tutti quei soldi oggi? Io ho ricomprato, è vero, ma sobbarcandomi un bel mutuo che finirò di pagare tra una decina di anni…
 

Nea83

Membro Junior
Privato Cittadino
Salve a tutti,

sto leggendo i vari pareri i quali comunque tutti accomunati dal timore e incompresione (mi ci ritrovo anche io); dalle quali però faccio un'osservazione.
La sentenza in primis rimarca una cosa, vuoi vendere la tua casina ad edilizia agevolata al prezzo che ti pare?
Aspetta prima di farlo controlla la tua convenzione però se vuoi farlo devi pagare.
Ergo a questo punto coloro che volente o nolente hanno acquistato in passato a prezzo di libero mercato devono aver riconosciuto questo passaggio almeno dal Comune. Secondo il mio modesto parere.
NEl senso che se si è "macchiata" la prima vendita ed eventualmente quelle successive non deve rimetterci l'ultimo acquirente.

Anche se ahimè lo sappiamo troppo bene le ultime ruote del carro cosa subiscono.
Io direi di evitare il terrorismo psicologico, ma di dare sani consigli.

Sperando che si diano una mossa!!!
 

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