adesso che la ridda degli interventi si è smorzata, cercherò di rispondere alle varie domande e contestazioni.
Le disposizioni della Finanziaria correttamente citate da
@mister65 hanno modificato l'art. 35 della Legge 865/1971 contribuendo a dargli la forma attuale. Non introducono il vincolo del prezzo imposto precedentemente abrogato dalla Legge 179/1992, pertanto non mi danno ragione di modificare la mia opinione: gli appartamenti di cui alle Convenzioni ex art. 35 Legge 865/1971 non sono soggette, per legge, al prezzo imposto.
Ritengo che questa osservazione sia davvero acuta. Leggendo l'art. 35, infatti, può esserci il dubbio che i commi abrogati dalla Legge 179/1992 fossero applicabili soltanto alle cessioni in proprietà e non anche a quelle in superficie. Ebbene, ammettiamo per un attimo che i commi abrogati si applicassero solo alle cessioni in proprietà... arriveremmo ad un esito paradossale che, comunque, fa concludere per la libera commerciabilità degli alloggi post-1992.
Infatti il limite del prezzo imposto è disciplinato soltanto dai commi abrogati; il comma 8 prevede soltanto che la convenzione debba stabilire "
i criteri per la determinazione del prezzo degli alloggi, ove questa sia consentita". Ebbene, se il comma 8 non impone la rivendita ad un prezzo fisso e se il vincolo del prezzo fisso è stabilito soltanto per le cessioni in proprietà.... allora per definizione gli alloggi costruiti con convenzione ex art. 35 Legge 865/1971 sono liberamente commerciabili.
Non posso rispondere senza leggere l'intero testo della convenzione. Forse la tua convenzione impone il limite del prezzo imposto, perché fa riferimento a QUALSIASI cessione. Una risposta sicura presuppone, però, l'esame della convenzione in tutta la sua interezza. Infatti ho letto una convenzione in cui si limitava il prezzo di cessione, ma tutta una serie di elementi (rivalutazione Istat nel periodo intercorrente fra l'inizio ed il termine lavori, l'ancoraggio ad un prezzo base del 1982 nonché la previsione di sanzioni soltanto a carico del concessionario) facevano capire che si trattava di limite per il solo costruttore.
Qui vengo all'intervento di
@CheCasa! , il post delle 13 e 44 ove chiede se è comunque opportuno leggere ogni singola Convenzione. La mia risposta è sì, certamente sì, non lo avevo specificato perché lo avevo presupposto nel tentativo di formulare un post che fosse il più breve possibile. La legge stabilisce quando il prezzo imposto c'è (infatti la sentenza n. 18135 del 2015 della Corte di Cassazione specifica che la fonte del prezzo imposto è la legge), ciò non toglie che le convenzioni non possano introdurre ulteriori vincoli. Non a caso non rispondo ai post dei singoli utenti che chiedono se, a mio parere, il loro immobile è liberamente commerciabile oppure no: per farlo dovrei leggere le singole convenzioni, attività di consulenza specifica che non fuoriesce dalle potenzialità del blog (quale Immobilio).