@Pandinor Questo atteggiamento non porta da nessuna parte. E secondo te chi dovrebbe trovare la soluzione, tu o Giuseppe? Scusa ma cosa fate nella vita?
Vediamo di non scadere nel ridicolo.
Un conto sono le eventuali colpe nei singoli casi specifici, altro è l'impostazione in termini generali per risolvere il problema.
Se vuoi fare una compravendita hai bisogno di un notaio.
Se vuoi vendere a libero mercato o trasformare la superficie in piena proprietà hai bisogno delle istituzioni comunali.
Se c'è stato un mediatore, sarebbe bene comunque sentirlo.
E poi scusami, ma questa storia dei notai che istigano non capisco dove sarebbe provata.
Se continuate così magari sarete voi a prendervi una bella denuncia dal notariato per diffamazione.
La vicenda trae origine da una normativa ingarbugliata, nella quale ci sono stati diverse interpretazioni. Fammi capire, se le S.U. avessero deciso diversamente, l'associazione sarebbe dovuta essere sanzionata per diffuso allarme sociale? Quanti danni avrebbe fatto se avesse avuto torto?
Non si può ragionare con il senno di poi. La vicenda è e resta ingarbugliata, perché ancora non mi pare del tutto cristallina. In tutto questo è mostruoso e assurdo ingabbiare cittadini che, in quanto appartenenti a categorie sociali meno fortunate, sono stati ritenuti meritevoli da parte delle istituzioni di poter accedere alla proprietà privata in modo agevolato. Se di proprietà si tratta, di proprietà deve trattarsi, punto e a capo. Perché, lo ripeto, le case non le hanno regalate, tra anticipi, atti notarili, costo dei mutui e spese varie di migliorie e gran parte degli incrementi di valore è attribuibile ad altri fattori (cambio lira/euro, rivalutazione della zona, migliorie effettuate). Vogliamo parlare di quello che sta succedendo con le case Enasarco? Il problema è chi ha acquistato per speculare e basta, su cui non c'è stato alcun controllo, non certamente chi è stato illuso di poter aver diritto ad assicurare alla propria famiglia una casa in proprietà e adesso viene a trovarsi in questa situazione vergognosa.