Danicuccu

Membro Junior
Privato Cittadino
Si hai ragione
Purtroppo per il riscatto del terreno oltre la stima ci vuole una delibera ad hoc che autorizzi il riscatto del terreno per quel pdz, come per quelli già avviati. La delibera non è necessaria per le stime ma è necessaria per l'avvio dell'iter.
Però le stime potrebbero nascondere sorprese del tipo valore già definitivo per l'affrancamento, quindi niente clausola, ma non essere ancora possibile il riscatto.... Comunque staremo a vedere all'urbanistica stimavano di poter mandare le prime pratiche a stipula della convenzione entro i primi giorni di febbraio.


si hai perfettamente ragione, infatti oggi ho verificato che il piano di zona che mi interessa è trasformabile. Anche la persona che si occupa della trasformazione mi ha vivamente consigliato la trasformazione, rispetto all'affrancamento. Il dubbio rimane solo per il costo. Ma sembra impossibile sapere i preventivi di entrambi per poi poter scegliere. Certo per chi non può trasformare, l'affrancamento è l'unica soluzione.

Infine un spunto di riflessione. Le delibere del comune di roma sono spesso oggetto di ricorso al TAR. A volte per la forma a volte per il merito. Mi domando quanto tempo passerà prima che qualcuno non trovi un cavillo legale per fare ricorso. In fondo si sta chiedendo a chi ha comprato a prezzo di mercato, causa interpretazioni diverse e sbagliate delle legge, di rivendere a prezzo imposto, oppure di pagare il comune per fare ciò che è stato già fatto in passato... In caso di ricorso, con sospensiva degli effetti della delibera, come ci potremo comportare?
 

Nea83

Membro Junior
Privato Cittadino
Kinglion scusami un attimo
Ma la tua situazione qual è?
Penso che tu stia facendo una grande confusione.
Secondo te che sta acquistando un immobile per la terza o quarta volta non puó farlo perché lo dicono i notai?
Giá hanno combinato col Comune in passato un casino enorme avallando ció che non poteva vendersi a prezzo libero di mercato.
Ora che il Comune si é tramite la delibera allineata alla legge, te ne esci con trentamila frasi confusionarie.
E poi sei tu che ti rivolgi continuamente a Cesco prendendola sul personale.
Abbi un po' di pazienza ma noi stiamo dal 16settembre cosí
A questo punto si fanno le cose passo dopo passo.
E se hai tanti dubbi ci sono gli uffici preposti al riguardo
 

Hal75

Membro Junior
Agente Immobiliare
Per le compravendite regresse.....6 volte la differenza tra prezzo di mercato e prezzo imposto......tenendoci bassi una media di 120.000-150.000 euro.....chiamate Renzi che abbiamo risanato il debito pubblico dello stato Italiano.......i notai e funzionari comuni stiano tranquilli loro sono parti offese...anzi potrebbero anche intentare causa ai proprietari venditori...
 

Maria Grazia Bresc

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ma secondo voi il notariato si sarebbe posto il problema di chi sia legittimato a stipulare la nuova convenzione se non avesse sponde al Comune (che gli ha dato un assist micidiale) e alla Regione (che forse è già pronta a recepire le loro richieste)?

Secondo me, è così perchè la frase “in Comune non sono affatto sicuri, anzi, ....." , diversamente non sarebbe mai stata scritta.
 

kinglion

Membro Junior
Privato Cittadino
NEA io sono un terzo proprietario, e come ti confermo la delibera interpretata dai notai, mi permette, cioè se vado in comune e faccio domanda di calcoli per fare l'affrancamento e quindi togliere il prezzo massimo di vendita eventuale, mi fanno fare la domanda, ma poi ( a interpretazione dei notai) non trovo un notaio che stipula l'atto, perchè per loro possono stipulare solamente secondi acquirenti, ( i primi sono le cooperative che costruirono).
 
C

Cesco76

Ospite
Cesco e qui poi chiudo il discorso, il primo assegnatario, è il costruttore, ed il secondo è ( il primo Acquirente) ok?
Non lo dico io, lo dicono sia legali che notai.
Mi dispiace credimi tu la stia prendendo sul personale, ma non è mia volontà.
Il primo assegnatario è riferito( al costruttore) che ha avuto convenzione con il comune) .
Un caro saluto a tutti
Non la sto prendendo sul personale ma ti posso garantire anche io che ho
Buongiorno a tutti,
in riferimento alla delibera, Cesco, se leggi al punto D) di approvare lo schema ecc. ecc. ecc. ( esclusivamente in capo alle seconde vendite, decorsi cinque anni dal primo atto di trasferimento. ).
Ecco questo è quello che i notai hanno interpretato.
Per loro ( ESCLUSIVAMENTE IN CAPO ALLE SECONDE VENDITE ) vuol dire il primo compratore dalla cooperativa.
Io ora non faccio ne il notaio ne lavoro al comune, tantomeno non sono un legale, ma l'ordine notarile ha interpretato che ESCLUSIVAMNETE IN CAPO ALLE SECONDE VENDITE, vuol dire solo chi ha acquistato dalla cooperativa che ha costruito e non i terzi o quarti acquirenti.
Io spero vivamente che questa situazione " stressante" si risolva al piu' presto per tutti.
per dovere di cronaca ma questa è una tua deduzione o sai per certo che è ciò che sostengono i notai? perchè se così fosse allora non sarebbe neanche applicabile a chi, da secondo acquirente, ha pagato la casa il prezzo imposto e non il Libero mercato?
Poi permettimi di aggiunge, che bisogno c'era di mettere il passaggio dei 5 anni se tra costruttore e primo acquirente non esiste tale vincolo.
Intanto iniziamo con il mettere il testo completo per fare chiarezza:

di approvare lo schema di convenzione di cui all'allegato "A" al presente provvedimento, concernente l'eliminazione dei vincoli relativi al prezzo massimo di cessione già gravanti sugli alloggi realizzati in aree PEEP, convenzionate ai sensi dell'art. 35, Legge 865171, secondo le previsioni normative di cui all'art. 5, comma 3 bis del D.L. 70 del 13.05.2011, convertito in Legge 12.07.2011, n. 106 esclusivamente in capo alle seconde vendite, decorsi cinque anni dal primo atto di trasferimento

Poi ti aggiungo il testo della legge:

49-bis. I vincoli relativi alla determinazione del prezzo massimo di cessione delle singole unita' abitative e loro pertinenze nonche' del canone massimo di locazione delle stesse, contenuti nelle convenzioni di cui all'articolo 35 della legge 22 ottobre 1971, n. 865, e successive modificazioni, per la cessione del diritto di proprieta', stipulate precedentemente alla data di entrata in vigore della legge 17 febbraio 1992, n. 179, ovvero per la cessione del diritto di superficie, possono essere rimossi, dopo che siano trascorsi almeno cinque anni dalla data del primo trasferimento, con convenzione in forma pubblica stipulata a richiesta del singolo proprietario e soggetta a trascrizione per un corrispettivo proporzionale alla corrispondente quota millesimale, determinato, anche per le unita' in diritto di superficie, in misura pari ad una percentuale del corrispettivo risultante dall'applicazione del comma 48 del presente articolo. La percentuale di cui al presente comma e' stabilita, anche con l'applicazione di eventuali riduzioni in relazione alla durata residua del vincolo, con decreto di natura non regolamentare del Ministro dell'economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza unificata ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 (25).

chiamo in causa anche @Giuseppe Di Piero per sapere, visto la sua esperienza, come interpreta il passaggio di cui parla @kinglion
 
C

Cesco76

Ospite
NEA io sono un terzo proprietario, e come ti confermo la delibera interpretata dai notai, mi permette, cioè se vado in comune e faccio domanda di calcoli per fare l'affrancamento e quindi togliere il prezzo massimo di vendita eventuale, mi fanno fare la domanda, ma poi ( a interpretazione dei notai) non trovo un notaio che stipula l'atto, perchè per loro possono stipulare solamente secondi acquirenti, ( i primi sono le cooperative che costruirono).
Allora precisiamo anche che il costruttore non ha acquistato alcun immobile ma ha ottenuto in CONCESSIONE, dopo pagamento del corrispettivo necessario, il diritto di superficie su il terreno dove ha costruito, poi il primo trasferimento (rogito) di unità immobiliare della casa avviene tra costruttore e primo assegnatario. Il costruttore come farebbe a comprare una casa dal comune se la deve ancora costruire lui stesso sta casa?
Concordo su quanto dite che comune e notai vanno a braccetto per cercare di ottenere una sanatoria sul pregresso perchè farebbe decisamente comodo ad entrambi.
Poi aggiungiamoci, se fosse vero, che non può bastare un intervento legislativo della regione, visto che la legge a riguardo è nazionale e ogni provvedimento sarebbe a rischio TAR e quindi poi saremmo da capo con sta storia.
Mentre il legislatore nazionale che interesse avrebbe a stravoglere completamente la legislazione attuale, frutto di decenni, per cercare di tirare fuori una sanatoria che salvi, di fatto, solo il comune di roma e i notai romani? E in tutto questo non trascuriamo la tempistica che tutto questo richiederebbe.....
 

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