Milky

Membro Attivo
Privato Cittadino
Sembra che al Comune debbano ancora istituire l'ufficio preposto a fare i conteggi (così mi è stato detto ieri dall'ufficio di Via della Civiltà del Lavoro)
 

Giuseppe Di Piero

Membro Attivo
Professionista
Anche se spesso siamo stati in costrasto devo dire che Un'altra via poteva essere quella indicata da @Giuseppe Di Piero nelle osservazioni che hanno inviato alla delibera, sinceramente credo che si sia voluto politicamente ignorare questa via non so se ci sia altro dietro x cui il comune la rifiuta, questo può dircelo giuseppe.
Oggettivamente per me preferisco vada in porto prima possibile la delibera e mi impegnerò con il compratore x eventuali conguagli. Spero anche che il lavoro della commissione stime ci riservi la sorpresa di eliminare il risco conguaglio x molti di noi. Per molti adesso il problema tempo è diventato primario e drammatico, credo che questo anche area167 debba riconoscerlo.

Ciao a tutti!
Cesco, siamo tutti sono consci del fatto che, per chi adesso si trova in ballo, il "tempo" è un elemento primario e drammatico. Noi da subito abbiamo detto che il Comune si stava muovendo male.

Io non verrei spaventare nessuno, ma pochi stanno valutando le conseguenze sull'erogazione dei mutui in caso di una convenzione "fragile".

Per fare una Delibera fatta bene, bastavano 5 giorni!
Il problema è che Comune e notai cercano scappatoie.

Per quanto riguarda la mancata fissazione dei prezzi minimi dei terreni (ai fini IMU), qualche vocina maliziosa afferma che, a Roma, in questo modo i proprietari dei terreni edificabili, forse stanno pagando imposte irrisorie.

Difatti l'IMU sui terreni viene calcolato su un importo indicato dal proprietario. In quasi tutte le città d'Italia è stato fissato un importo/zona minimo sotto cui scatta l'accertamento.

Se questo strumento fosse stato operativo anche a Roma, non avremmo avuto nessun problema a valutare il valore venale di un terreno limitrovo su PDZ.

L'unica alternativa è utilizzare il metodo di Parma (che è quello suggerito dalla Formez e dalla Presidenza del Consiglio)
 
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Cesco76

Ospite
Ciao a tutti!
Cesco, siamo tutti sono consci del fatto che, per chi adesso si trova in ballo, il "tempo" è un elemento primario e drammatico. Noi da subito abbiamo detto che il Comune si stava muovendo male.

Io non verrei spaventare nessuno, ma pochi stanno valutando le conseguenze sull'erogazione dei mutui in caso di una convenzione "fragile".

Per fare una Delibera fatta bene, bastavano 5 giorni!
Il problema è che Comune e notai cercano scappatoie.

Per quanto riguarda la mancata fissazione dei prezzi minimi dei terreni (ai fini IMU), qualche vocina maliziosa afferma che, a Roma, in questo modo i proprietari dei terreni edificabili, forse stanno pagando imposte irrisorie.

Difatti l'IMU sui terreni viene calcolato su un importo indicato dal proprietario. In quasi tutte le città d'Italia è stato fissato un importo/zona minimo sotto cui scatta l'accertamento.

Se questo strumento fosse stato operativo anche a Roma, non avremmo avuto nessun problema a valutare il valore venale di un terreno limitrovo su PDZ.

L'unica alternativa è utilizzare il metodo di Parma (che è quello suggerito dalla Formez e dalla Presidenza del Consiglio)
Sospettavo ci fosse qualche magagna,... Comunque nel mio post mi riferivo proprio al metodo parma, perchè è stato totalmente ignorato?... Anche qui secondo me c'é qualcosa sotto altrimenti non si spiega.... Condivido pienamente quello che dici su comune e notai... Non dimentichiamoci che sono una delle lobby più potenti d'italia, infatti la loro nota sulla delibera la dice lunga....
 

Raf_75

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Ciao a tutti!
Cesco, siamo tutti sono consci del fatto che, per chi adesso si trova in ballo, il "tempo" è un elemento primario e drammatico. Noi da subito abbiamo detto che il Comune si stava muovendo male.

Io non verrei spaventare nessuno, ma pochi stanno valutando le conseguenze sull'erogazione dei mutui in caso di una convenzione "fragile".



Perchè quali potrebbero essere le conseguenze @Giuseppe Di Piero ?
 
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Cesco76

Ospite
Ciao a tutti!
Cesco, siamo tutti sono consci del fatto che, per chi adesso si trova in ballo, il "tempo" è un elemento primario e drammatico. Noi da subito abbiamo detto che il Comune si stava muovendo male.

Io non verrei spaventare nessuno, ma pochi stanno valutando le conseguenze sull'erogazione dei mutui in caso di una convenzione "fragile".

Per fare una Delibera fatta bene, bastavano 5 giorni!
Il problema è che Comune e notai cercano scappatoie.

Per quanto riguarda la mancata fissazione dei prezzi minimi dei terreni (ai fini IMU), qualche vocina maliziosa afferma che, a Roma, in questo modo i proprietari dei terreni edificabili, forse stanno pagando imposte irrisorie.

Difatti l'IMU sui terreni viene calcolato su un importo indicato dal proprietario. In quasi tutte le città d'Italia è stato fissato un importo/zona minimo sotto cui scatta l'accertamento.

Se questo strumento fosse stato operativo anche a Roma, non avremmo avuto nessun problema a valutare il valore venale di un terreno limitrovo su PDZ.

L'unica alternativa è utilizzare il metodo di Parma (che è quello suggerito dalla Formez e dalla Presidenza del Consiglio)
... Insomma i palazzinari continuano ad essere il lato oscuro di questa città.
 

Nea83

Membro Junior
Privato Cittadino
Ma esiste qualcosa che possa rivelare "l'inadempienza ed inefficienza" di Comune e notai nel caso?
Questi ultimi dovrebbero garantire la legalità degli atti, ma abbiamo visto che hanno fatto acqua da tutte le parti.
Qualcosa che sottolinei la loro responsabilità in questo?

Domanda aleatoria la mia, ma non si può mai sapere.
 

Houdini72

Membro Attivo
Privato Cittadino
Nell'opuscolo della Formez si fa esplicito riferimento alla carenza di controllo pregressa ritenendo possibile sanare, autorizzando ora per allora, le vendite effettuate a libero mercato (pag. 43 opuscolo Formez)
 

Peppe85

Membro Junior
Privato Cittadino
Condivido pienamente. Occorre approfittare dello "spiraglio" che si é aperto ed eventualmente "aggiustare il tiro" con adeguate clausole notarili o variando eventualmente il contenuto della convenzione approvata in delibera...ad esempio togliendo gli aventi causa e lasciando al comune la facoltá di rivolgersi al venditore per il conguaglio

Non per ripetere le stesse cose, ma gli aventi causa sono già esclusi da ogni cosa. Il problema è il conguaglio in se e del quando e se arriverà...
Non avendo cifre o tempistiche certe si possono impegnare tutti i venditori di questo mondo a pagare un giorno ma se in quel fatidico giorno il venditore é impossibilitato a pagare (con e senza gli aventi causa nella delibera) chi dovrebbe pagare?
Alla fine il torto si farebbe solo e soltanto al futuro proprietario.
Esempio in caso di 20 anni per avere il conteggio ma io ho necessità di vendere liberamente il mio appartamento sarei tenuto a specificare che arriverà per i successivi acquirenti un ipotetico conguaglio... e se non dovesse mai arrivare? Qui si rischia di avere una spada di Damocle che pende sulla "casa" senza possibilità di scelta se pagarla o no (per gli acquirenti) altrimenti si vedrebbero svalutato il loro bene (pagato a libero prezzo)....

Dal mio punto di vista, rispetto a @Cesco76, penso che la nota dal notaio non risolve effettivamente la cosa (la rimanda solo).
O il comune tira fuori i valori finali per tutti oppure i venditori devono concordare uno sconto ulteriore sul prezzo per creare un cuscinetto che almeno ammortizzi il futuro conguaglio in maniera significativa (Qui possiamo farci un'idea solo quando almeno un prezzo definitivo verrà stipulato).

In 2 parole, l'acquirente deve essere sicuro al 100% di non perdere la convenzione per lo sblocco del prezzo.
 
C

Cesco76

Ospite
Non per ripetere le stesse cose, ma gli aventi causa sono già esclusi da ogni cosa. Il problema è il conguaglio in se e del quando e se arriverà...
Non avendo cifre o tempistiche certe si possono impegnare tutti i venditori di questo mondo a pagare un giorno ma se in quel fatidico giorno il venditore é impossibilitato a pagare (con e senza gli aventi causa nella delibera) chi dovrebbe pagare?
Alla fine il torto si farebbe solo e soltanto al futuro proprietario.
Esempio in caso di 20 anni per avere il conteggio ma io ho necessità di vendere liberamente il mio appartamento sarei tenuto a specificare che arriverà per i successivi acquirenti un ipotetico conguaglio... e se non dovesse mai arrivare? Qui si rischia di avere una spada di Damocle che pende sulla "casa" senza possibilità di scelta se pagarla o no (per gli acquirenti) altrimenti si vedrebbero svalutato il loro bene (pagato a libero prezzo)....

Dal mio punto di vista, rispetto a @Cesco76, penso che la nota dal notaio non risolve effettivamente la cosa (la rimanda solo).
O il comune tira fuori i valori finali per tutti oppure i venditori devono concordare uno sconto ulteriore sul prezzo per creare un cuscinetto che almeno ammortizzi il futuro conguaglio in maniera significativa (Qui possiamo farci un'idea solo quando almeno un prezzo definitivo verrà stipulato).

In 2 parole, l'acquirente deve essere sicuro al 100% di non perdere la convenzione per lo sblocco del prezzo.
L'acquirente non rischia di perdere la convenzione se paga il conguaglio, il congualgio arriverà all'ultimo compratore utile, il resto è tutta materia di contrattazione tra acquirente e compratore ogniuno por fare come vuole e trovare la soluzione più congeniale che metta d'accordo...
 

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