La strada sarebbe giuridicamente percorribile ed eticamente giusta nei confronti dei secondi acquirenti, sto che è di questo avviso anche
@Giuseppe Di Piero con cui ho avuto modo di scambiare due chiacchiere la settimana scorsa quando sono andato all'urbanistica. come giustamente faceva presente lui però una decisione del genere dovrebbe essere di tipo politico e quindi forse non perseguibile con il commissario. a questo punto forse potrebbe però assumersene l'onere la regione. non sarebbe un condono sul pregresso e quindi illecito, sarebbe solo che quello che è dovuto al comune esce dalle tasche dei primi acquirenti, noi verremmo "liberati". fermo restando che poi i primi acquirenti possono rifarsi sui notai, o sul comune.
il rischio politico di questa soluzione, la più giusta dal punto di vista morale, è che non disinnesca i contenziosi giuridici, ma li rimanderebbe tra comune notai e primi assegnatari, e chiaro che la maggior parte di loro messi di fronte alla possibilità di pagare poche migliaia di euro per l'affrancamento (in considerazione anche delle plus valenze ricavate dalla vendita della loro casa la prima volta) e il rischio di pagare da 1 a 4 volte come sanzione quanto ricavato dalla vendita della stessa, o il rischio di trovarsi invischiati in una lunga causa civile con notai e comune, alla fine lo stesso accetti.
ma come dicevo il rischio contenziosi rimane e quindi il comune non avrebbe interesse, insomma per il comune meglio tapparsi naso e orecchie e fa finta di niente lasciando la rogna delle cause tra noi poveri mortali, dove al massimo lui verrà chiamato in futuro in causa, m chi vivrà vedrà. mentre nella soluzione sopra esposta il comune si dovrebbe attivare (lavorare) subito nei confronti dei primi assegnatari aprendo il vaso di pandora...