No,
@cesira75 , mi dispiace, ma il paragone non regge.
Se proprio vuoi usare questo esempio, hai dimenticato d dire che in un tanponamento a catena, nel vostro caso, tutti quelli che hanno tamponato l'hanno fatto autorizzati da autorità superiore a farlo...
Le "autorità" di cui parli, ovvero i Dirigenti della U.O. Edilizia Sociale (già U.O. Edilizia Residenziale Pubblica) non potevano autorizzare nessuno!
Questi dirigenti (che si sono arrogati un potere non riconosciuto dall'Ordinamento Capitolino ad una tale qualifica) somigliano più a Totò che vendeva la fontana di Trevi all'emigrante, con la differenza che Totò si intascava una bella "mazzetta" di denaro.
Invece i nostri Dirigenti Capitolini pare abbiano fatto tutto gratis!
Ho sentito dire (da una fonte attendibilissima) che questo stesso tipo di ragionamento è stato fatto dall'Avvocatura Capitolina in una causa pendente davanti alla X Sezione del Tribunale di Roma per opporsi alla richiesta di risarcimento avanzata da un acquirente di immobile A167 acquistato al "Doppio del prezzo" con "Chiarimento" firmato da uno dei predetti dirigenti.
Quello che hanno scritto (nelle loro difese) notaio, agente imm. e venditore lo riferirò in un'altra occasione. Adesso mi domando e dico: "la responsabilatà deve ricadere sull'acquirente che ha pagato 2-3 volte il valore della sua casa e che adesso dovrà pagare pure l'obolo?
Dobbiamo dare ragione al legale della assicurazione di un notaio che , al nostro avvocato, ha testalmente detto: "Il suo cliente ha agito in maniera incauta"?
Dato che Lei sembra avere riguardo solo per l'ignaro venditore, dica cosa deve fare l'ignaro acquirente (che sulle spalle si ritrova anche un mutuo ventennale che non avrebbe mai dovuto sottoscrivere).
Crede veramente che questa situazione possa essere risolta con un colpo di spugna a vantaggio di chi si è illegittimamente incamerato (anche in buona fede) 100-200.000 euro?