Houdini72

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Quanto riportato sopra è contenuto nell'art. 3 della convenzione "Corrispettivo della Convenzione"..."...il conguaglio per l'acquisizione della totalità delle aree....potrà essere effettuato a carico degli operatori concessionari delle aree e in conseguenza ai loro aventi causa..."..."...le obbligazioni di cui sopra, da considerarsi oneri reali...". Da un'analisi di questo articolo si evince che in realtà una quota o forse tutto il costo dell'affrancamento potrebbe individuarsi nell'importo (conguaglio) descritto.
 

Houdini72

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e come si concretizzerebbe la richiestaai venditori di farsi carico delle spese di affrancamento? chiedo un bonifico?
molti di voi parlano di guerra tra poveri non capendo che i ricorsi sono, allo stato, l'unica soluzione per chiedere un risarcimento dei danni subiti.
E allora se ritieni sia l'unica strada percorribile rivolgiti ad un legale. Il mio timore però è che finchè la causa non si concluderà l'appartamento rimarrà comunque bloccato. Io al posto del venditore, nel dubbio che un tribunale in ragione del casino creatosi possa anche invalidare l'intero atto, mi tutelerei per avere la certezza di riavere l'immobile nel caso in cui dovessi restituire l'importo. E' solo un'ipotesi. Vi ripeto che la sentenza è relativa ad un preliminare di vendita e che la parte venditrice nelle udienze non mi risulta abbia mai evidenziato il caos che si è venuto a creare ovvero: delibera 33 con ammissione di responsabilità del Comune, eventuali nulla osta, responsabilità notarili, mancata attuazione normativa affrancamento. Sono tutti elementi "recenti" che in una eventuale nuova causa avrebbero un certo peso e una consistente rilevanza quantomeno nell'individuazione delle responsabilità. Oggi la situazione è notevolmente mutata rispetto a quando la sentenza è stata emessa, se non altro per l'evidente corsa ai ripari del comune e per l'atteggiamento dei notai che non ratificano più. Ripeto...sono semplicemente mie considerazioni e sarei ben lieto se qualcuno mi indicasse in che termini risultassero prive di fondamento
 

fab74

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Va per forza risolto il pregresso. Gli atti possono essere annullati nella parte in cui il prezzo è maggiore del prezzo max, il nulla osta comunale, seppur sbagliato non può derogare alla Legge e non si sostituisce alla nuova convenzione e affrancamento che era dovuto. Il fatto che i notai/comune non abbiano chiesto l'affrancamento non di certo lo trasforma in un diritto acquisito, anzi il primo venditore dovrebbe essere oggetto del versamento di una sanzione pesantissima, oltre che passibile di richiesta della differenza da chi ha acquistato in seguito, quindi sarebbe una tutela anche nei suoi confronti e si eviterebbero moltossime cause di restituzione. Il primo venditore non può lamentare danni in quanto l'affrancamento era un costo che andava sostenuto prima della vendita, e non può di certo Oggi rappresentare una spesa a chi ha comprato in libero mercato.
 

Debora1

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Ciao a tutti!Qualcuno potrebbe inviarmi dei recapiti telefonici a cui rivolgermi?L'interno dell'ING.Mancini ormai non è più raggiungibile...
 

ioiobbi

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Non sono molto d'accordo con questa mail, praticamente si implora il Comune di velocizzare l'approvazione della delibera per far pagare l'affrancamento a chi oggi deve vendere, seppur ha acquistato in passato a libero mercato? L'affrancamento lo deve pagare chi ha già venduto!
Cambiala o non la mandare, liberissimo di fare come meglio credi.
 
A

Andrea Fiocco

Ospite
Oggi scrivo dal mio posto di lavoro. Dove lavoro, ho rapporti con molti avvocati. La cosa da fare subito, a consiglio di molti avvocati, con la massima celerità, e senza alcun indugio, è quella di METTERE IN MORA L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE e nello specifico mettere in mora il PREFETTO ad adempiere agli obblighi di legge, che consentono la rimozione degli obblighi convenzionali, già peraltro applicati in quasi tutti i comuni d'Italia. Gli avvocati mi consigliano questo passo fondamentale: METTERE IN MORA L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE AD ADEMPIERE.
 

Mdc78

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Oggi scrivo dal mio posto di lavoro. Dove lavoro, ho rapporti con molti avvocati. La cosa da fare subito, a consiglio di molti avvocati, con la massima celerità, e senza alcun indugio, è quella di METTERE IN MORA L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE e nello specifico mettere in mora il PREFETTO ad adempiere agli obblighi di legge, che consentono la rimozione degli obblighi convenzionali, già peraltro applicati in quasi tutti i comuni d'Italia. Gli avvocati mi consigliano questo passo fondamentale: METTERE IN MORA L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE AD ADEMPIERE.
Scusa la domanda è come bisogna fare x fare ciò? Bisogna sempre rivolgersi a d'un avvocato?
 

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