tor pagnotta

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Privato Cittadino
Gra
Si, è veramente paradossale.

Intanto le somme in acconto per le affrancazioni sono ingenti e non possono essere considerate un obolo …come ci dissero a dicembre..

L’acquirente che intenta una causa al venditore per una compravendita del 2011 pretendendo di più del costo dell’affrancamento, a mio parere, è LUI il vero speculatore e va punito. Ma in che modo?

Per il venditore, il rischio di soccombere anche solo per la parte dell’affrancamento lo porterebbe a sborsare cifre che potrebbe non avere più a disposizione. Pensando poi che ti fanno causa per riavere 150 mila euro indietro, e che verrai multato, e che dovrai pagare tutte le spese… perché all’acquirente non basta che ti impegni a sostenere le spese dell’affrancamento, che, se ti va bene, tra acconto e saldo per una casa di 75 mq. potrebbero essere 40 mila euro … personalmente non so quello che farei…. potrei intenzionalmente arrivare a non avere più neanche l’importo dell’affrancamento…

…mentre l’avvocato della parte acquirente potrebbe aver accettato anche un incarico antistatario…


…è uno sfogo, immagino come tu ..“tor pagnotta” ti possa sentire

Situazione paradossale è dir poco.
Grazie Francesco...ti posso dire che l' unica cosa che avrà è il quinto dello stipendio....fra 5 anni e il suo avvocato se lo pagherà lui...e l' l'affrancamento se lo pagherà lui...
 

ton57

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
La mia situazione e' la seguente: Io sono l'acquirentee ho fatto il compromesso. Il venditore non vuole pagare l'intera cifra del costo di affrancazione e quindi siamo fermi con il rogito. Ho richiesto i soldi del compromesso indietro per chiudere la questione ma, nulla di fatto!!! Voi che cosa fareste?
 
C

Cesco76

Ospite
Mi permetto di precisare: va in prescrizione solo il diritto a rivalersi sul venditore della somma indebitamente incassata, l'irregolarità del rogito nella parte riguardante il prezzo di vendita non va mai in prescrizione.
Non sono un legale quindi non so come si possa mettere a posto questa cosa passati i 10 anni, magari qualcuno qui potrebbe darci delucidazioni.
Un intervento legislativo e basta....ma il fatto che non sia sanata non ti preclude la vendita
 

Mdc78

Membro Ordinario
Privato Cittadino
La mia situazione e' la seguente: Io sono l'acquirentee ho fatto il compromesso. Il venditore non vuole pagare l'intera cifra del costo di affrancazione e quindi siamo fermi con il rogito. Ho richiesto i soldi del compromesso indietro per chiudere la questione ma, nulla di fatto!!! Voi che cosa fareste?
Ciao ton57 allora la mia situazione è molto simile. Io sono l acquirente, ho fatto il compromesso che scade il 30 settembre. Io ho provato a informare il venditore della situazione. Ma lui si fida dell agenzia, l ho anche consigliato di venire all urbanistica e capire la situazione ma niente.... Lui abita ad acilia e dice cge non ha tempo e cge a breve arriverà la lettera dal comune x l affrancazione e faremo il rogito.
Visto la sua testardaggine sono andato da un avvocato qualche giorno fa, sta ancora studiando la situazione, ma visto cge so che lui non avrà i soldi da darmi indietro l avvocato mi dice che dovrà vendermela al prezzo imposto dal comune dove si è gia andato ad informare. Questo è molto in breve la situazione che mi si sta delineando a me. Poi se vuoi ci possiamo sentire in privato x altri dettagli
 
A

Andrea Fiocco

Ospite
allego al "presente forum" studio effettuato dall'Istituto Universitario di Architettura di Venezia (università statale italiana che si occupa di architettura, urbanistica e pianificazione del territorio), studio a firma della Prof.ssa Antonella Faggiani, CORSO DI ESTIMO, che narra come procedere al valore di stima delle aree.
In ogni valore di stima occorre determinare preventivamente il costo di costruzione dell'edificio e delle sue opere di urbanizzazione, valori che vengono stimati con procedimenti sintetici comparativi in relazione all'andamento del mercato immobiliare.

I valori venali determinati dall'ultima delibera a firma del prefetto Tronca, tiene conto per tutte le aree inventariate nei piani di zona, anche dei costi per
i contributi di costruzione, di cui all'art. 16 del DPR n. 380/01.
Tale costo rappresenta l'importo da versare all'amministrazione capitolina per il rilascio del permesso di costruire.
Come previsto dall'art. 16 del DPR 380/01, il contributo di costruzione è articolato nelle seguenti voci:
- contributo relativo agli oneri di urbanizzazione;
- contributo sul costo di costruzione.

In conclusione, i valori venali delle aree deliberate nella 40 del 6 maggio 2016, tiene conto anche dei costi relativi alle cosi dette OO.UU.
Per tale motivo, l'amministrazione, nei futuri conteggi per le rimozioni dei vincoli, deve necessariamente tener conto delle OO.UU., perché in caso contrario, commetterebbe un grossolano errore procedurale.

Allego corso di studio di estimo della Prof.ssa Antonella Faggiani dell'università veneziana, sempre che, anche questo crei disturbo a qualcuno.....

Io mi pongo in maniera costruttiva.................... nella mia vita, sul lavoro, sulle amicizie, in tutti i rapporti interpersonali, mi sono sempre, e sempre mi porrò, nel più totale modo costruttivo.
Saluti a tutti.
 

Allegati

  • approfondimento-stima-aree-edificabi.pdf
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antari

Membro Attivo
Privato Cittadino
allego al "presente forum" studio effettuato dall'Istituto Universitario di Architettura di Venezia (università statale italiana che si occupa di architettura, urbanistica e pianificazione del territorio), studio a firma della Prof.ssa Antonella Faggiani, CORSO DI ESTIMO, che narra come procedere al valore di stima delle aree.
In ogni valore di stima occorre determinare preventivamente il costo di costruzione dell'edificio e delle sue opere di urbanizzazione, valori che vengono stimati con procedimenti sintetici comparativi in relazione all'andamento del mercato immobiliare.

I valori venali determinati dall'ultima delibera a firma del prefetto Tronca, tiene conto per tutte le aree inventariate nei piani di zona, anche dei costi per
i contributi di costruzione, di cui all'art. 16 del DPR n. 380/01.
Tale costo rappresenta l'importo da versare all'amministrazione capitolina per il rilascio del permesso di costruire.
Come previsto dall'art. 16 del DPR 380/01, il contributo di costruzione è articolato nelle seguenti voci:
- contributo relativo agli oneri di urbanizzazione;
- contributo sul costo di costruzione.

In conclusione, i valori venali delle aree deliberate nella 40 del 6 maggio 2016, tiene conto anche dei costi relativi alle cosi dette OO.UU.
Per tale motivo, l'amministrazione, nei futuri conteggi per le rimozioni dei vincoli, deve necessariamente tener conto delle OO.UU., perché in caso contrario, commetterebbe un grossolano errore procedurale.

Allego corso di studio di estimo della Prof.ssa Antonella Faggiani dell'università veneziana, sempre che, anche questo crei disturbo a qualcuno.....

Io mi pongo in maniera costruttiva.................... nella mia vita, sul lavoro, sulle amicizie, in tutti i rapporti interpersonali, mi sono sempre, e sempre mi porrò, nel più totale modo costruttivo.
Saluti a tutti.
bisognerebbe inviarlo ai dirigenti dell'urbanistica:idea::idea: (lo studio della Prof.ssa Antonella Faggiani)
 

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