leggendo e rileggendo sull'argomento, mi è sorto un dubbio e vorrei porre la questione a tutti voi e in particolare a @Santi60 e @Giuseppe Di Piero che sono i più ferrati: sappiamo bene che l'edilizia agevolata era stata pensata per coloro che avevano al momento dell'acquisto determinati requisiti e ne deduco che chi acquista dal primo acquirente (e anche dai successivi) a prezzo calmierato debba avere gli stessi requisiti al momento dell'acquisto, giusto? sappiamo bene però che, perlomeno a Roma, il comune dava la possibilità di vendere a prezzo di libero mercato e spesso chi ha acquistato non aveva quei requisiti richiesti all'origine ai primi acquirenti, del resto chi acquista un appartamento a 300.000, 400.000, 500.000 ma anche 700.000 (eh si mezza Roma è costruita così e parliamo di anche di quartieri che un tempo erano periferia e adesso sono considerati "residenziali") non è certo un nababbo ma non appartiene nemmeno ai ceti meno abbienti. Ecco la domanda: quei contratti di compravendita sono nulli solo per quanto riguarda il prezzo o sono nulli in toto?