Io, insieme a molti abitanti del Laurentino 38, anni fa facemmo ricorso al TAR proprio contro il conguaglio, e la nostra richiesta di annullarlo fu accolta. Poi il Comune fece ricorso al consiglio di stato, e questo capovolse la sentenza del tar. In pratica disse che il comune aveva comunque il diritto, per legge, di rientrare completamente delle spese sostenute per gli espropri. E qui si apre il busillis: "rientrare completamente" significa che nei conteggi va incluso il costo della causa persa contro i proprietari dei terreni?
Come vedete più che casino questi del comune non sanno fare, ben coadiuvati dalla "giustizia".
Non conoscendo la situazione del Laurentino 38 non posso che prendere atto di quanto scrivi. D'altra parte è ben noto come funziona la "Giustizia" in Italia, poi bisognerebbe vedere se la frase dell'art. 3 che ho citato è presente nella vostra Convenzione e, soprattutto, se il vostro Avvocato l'ha messa adeguatamente in evidenza nelle varie fasi del procedimento (i Giudici quasi mai leggono tutte le carte, ma si concentrano solo sui punti adeguatamente evidenziati dalle parti e, a volte, neanche su quelli ...).
In ogni caso, anche se si viene obbligati a pagare il "conguaglio" (giusto o sbagliato che sia secondo la propria Convenzione), quest'ultimo non può che diventare parte integrante del corrispettivo pagato per la Convenzione originaria (essendone un conguaglio) e, come tale, deve essere rivalutato con ISTAT e sommato a quanto già versato, a suo tempo a titolo provvisorio, dall'Impresa/Cooperativa concessionaria del Diritto di Superficie, anch'esso rivalutato con ISTAT, ottenendo una somma finale come oneri totali definitivi di concessione del diritto di superficie, da portare in detrazione per il calcolo del corrispettivo di Trasformazione/Affrancazione come stabilito dal comma 48 dell'art. 31 della Legge 448/1998: "
Il corrispettivo delle aree cedute in proprietà e' determinato dal comune, su parere del proprio ufficio tecnico, in misura pari al 60 per cento di quello determinato attraverso il valore venale del bene, con la facoltà per il comune di abbattere tale valore fino al 50 per cento)), al netto degli oneri di concessione del diritto di superficie, rivalutati sulla base della variazione, accertata dall'ISTAT, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi tra il mese in cui sono stati versati i suddetti oneri e quello di stipula dell'atto di cessione delle aree.".
In altre parole, se viene versato il conguaglio, questo deve poi essere
sottratto dal 60% del valore venale, ottenendo un corrispettivo finale di Trasformazione/Affrancazione
inferiore, se, invece, non viene versato, il corrispettivo finale di Trasformazione/Affrancazione sarà maggiore (data la minore detrazione), ma la somma di corrispettivo + conguaglio, se versato, dovrebbe essere sempre la stessa.
Il problema vero è che, in un conteggio che ho visto, il conguaglio viene solo sommato al corrispettivo di Trasformazione senza considerarlo, allo stesso tempo, come detrazione dal 60% del valore venale, ai sensi del comma 48 sopra citato. Comunque nello stesso conteggio non c'era neanche l'abbattimento base del 60% del valore venale, quindi non mi sorprende che ci sia anche questo errore.