Ma va? Si è capito... me po rode il **** o devo chiede il permesso?
L'alternativa è la causa costosissima per la restituzione della differenza... Che non avverrà mai anche se il giudice ti da ragione... Così oltre a spippettase i notai, le agenzie immobiliari, il comune di Roma, il "povero" primo proprietario... ce mettemo pure gli avvocati, tutto sulle spalle di quelli come me.
Posso capire che è difficile nella tua situazione guarda le cose in modo equidistante.
Io sono un primo proprietario e avevo messo in vendita l'appartamento prima della sentenza, con tutte le assicurazioni dell'agenzia, che per prima mi ha messo a conoscenza della permanenza del vincolo, sulla rimozione del prezzo massimo senza colpo ferire.
Ci sono persone senza troppi scrupoli che hanno venduto e se ne fottono della spada di damocle che gli pende sulla testa, tra questi, quei pochi che sono al corrente della situazione, perchè son convinto che molti ancora non ne sa ancora nulla, si ritengono fortunati ad essersi tolti dai zipedei un immobile in diritto di superficie a prezzo di mercato.
Ti faccio il mio esempio perchè , nella sfortuna mi ritengo fortunato a non trovarmi in quella situazione, so che avrebbe creato non pochi problemi sapere che da un giorno all'altro avrei potuto ricevere una lettera da qualche studio legale per la restituzione di quello che tu assimili al "maltolto", somma di cui comunque non disporrei, perchè i soldi ricavati, al netto delle spese di una trasazione immobiliare, trasloco ecc., non mi sarebbero neanche bastati per comprare un altro immobile in diritto di superficie qui vicino, nuovo si ma con un vano in meno, in un posto lontano dai servizi e senza strade. La legge è ridicola, non rivaluta il mio immobile in base all'andamento del borsino immobiliare ma al costo dei pannolini e delle ciriole, però poi stima il costo delle aree in base tutt'altri parametri...bei paraculi eh?
Avevo stabilito un prezzo minimo di vendita che mi avrebbe permesso di allontarmi dall'inciviltà del condomine sovrastante, prima di morire un qualche attacco di panico quotidiano e di trovare alloggio "convenzionato" a Regina Coeli, senza dover investire altro denaro in quanto impossibilitato a chiedere altro mutuo.
Il nick Mobil, per la cronaca, non è riferito al carburante, ma allo stato lavorativo di mobilizzato.
Se io devessi vendere l'immobile ora, sapendo che dovrei sborsare 20...30.000 euro, il prezzo minimo di cui sopral, per poter sostenere l'operazione, sarebbe diverso.
La legge, come detto, per ora non permette sfumature di grigio, se vuoi svincolare devi pagare tu e se vuoi rivalerti devi andare in causa col venditore.
Anche se è paradossale che tu ti debba accollare un extra sul prezzo gia pagato per avere un immobile nelle condizioni per cui avevi gia pagato, dall'altra parte devi riconoscere che anche il venditore avrebbe dovuto avere la libertà di disporre la vendita di una cosa di sua proprietà al prezzo che varebbe ritenuto opportuno.
Temo che condoni non ne vedremo, ne cambieranno le leggi.
A mio avviso, l'unica via di uscita equa tra persone civili, sarebbe andare in causa per poi accordarsi nel dividere il prezzo dell'affrancazione tra venditore e proprietario, per le ragioni che ti ho appena esposto.
Poi ognuno la vede come crede.