luigiba

Membro Attivo
Privato Cittadino
Va bene, chiudiamola quì.
Io ho presentato un problema illustrando compiutamente tutti i fatti, anche quelli che sono o potrebbero essere contro il mio operato, ma mi sembra che, invece di esaminare nel dettaglio il fatto, non si faccia altro che difendere l'operato di colleghi vedendo ovunque tentativi di scavalco. Ma non sono uno di quelli, anche perchè rispetto sempre il lavoro altrui.
Però poi non ci si lamenti se uno nasce con pregiudizi ......
Arrivederci e questa volta aggiungo anche un felice Anno Nuovo !!
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Felice Anno Nuovo anche a te, ma non ho capito ancora quale sia il tuo problema.

Dal titolo del post ti chiedi se sia serio il comportamento dell'agenzia e ti abbiamo risposto.

Vuoi sapere se rischi qualcosa ?
 

Seya

Membro Attivo
Professionista
io sono privato e non sono un ai e di certo non sto prendendo difese perchè sono collega ma per come vengono illustrati i fatti
 

Rosa1968

Membro Storico
Quanto allo scavalco, non ho detto che non la provvigione non debba essere pagata, ho solo detto che era esagerata. Forse l'errore sta che impropriamente ho usato la forma personale " che non sono disposto a pagare la provvigione" ma è ovvio che pagherebbe mio figlio, ma conoscendolo sicuramente avrebbe da ridire sull'importo.
In altre parole lui potrebbe obiettare che tutta la partita è da ridiscutere con lui e non con il padre !
Mi chiedo perché mettere in moto una vendita con tutti questi dubbi. Si è solo parlato di vendere .... Ma il prezzo? Chi lo ha stabilito? Quello almeno si conosce o qui si lavora a vista?

Magari il figlio lo sa, ma ha incaricato il padre verbalmente...;)
Per me il padre rischia di essere scavalcato dal figlio che ha incaricato altra agenzia. Hi

Stai mettendo le mani avanti, ma la responsabilità è solo tua.
Si presume che se uno mette in vendita un immobile abbia i poteri per farlo.
Più che poteri coerenza nel procedere. Ma pensiamo davvero che mettere in vendita un immobile sia un gioco? Si muovono famiglie interessi. Bah. Qui mi pare si giochi a nascondino. Nel frattempo l'acquirente si sta disperdendo non sapendo che chi sta parlando non ha titolo. E qui intendo padre agenti ecc. Tutto ok comunque. Rispecchia il momento. Andateci piano con le mucche .... Che poi ci sono problemi.
 
Ultima modifica di un moderatore:

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti e Buon Natale,
come posso giudicare un'agente da questi fatti ?
1 - mandato verbale con mia premessa che l'appartamento non è di mia proprietà ma di mio figlio
2 - alla richiesta dell'importo provvigione mi risponde con un "poi vediamo"
3 - alla visita dell'immobile si presenta unitamente ad un'altro agente di altra agenzia che, pur non avendo mai visto l'immobile, prende sottobraccio il visitatore e inizia a illustrare l'immobile dicendo tutta una serie di "castronerie"
4 - preso da parte l'agente chiedo "ma chi è quel signore ?". La risposta è che l'acquirente si era rivolto all'altra agenzia che è collegata (non so a quale titolo") con la sua agenzia.
5 - al termine della visita vado immediatamente all'agenzia a chiedere spiegazioni. Mi viene detto che l'acquirente è un professionista molto interessato all'immobile e che chiede un incontro presso la seconda agenzia per discutere alcuni particolari e per prendere visione della documentazione che mi viene richiesta. Accetto l'incontro e consegno la documentazione dalla quale risulta chiaramente che non sono io il proprietario, dichiarando verbalmente che non sono disposto a pagare la provvigione che viene richiesta ma una cifra più bassa.
6 - il giorno dell'incontro non mi presento e alla telefonata dell'altro agente rispondo chiedendo "mi scusi ma Lei chi è visto che nessuno ci ha presentati ? Alla sua risposta rispondo che io non sono il proprietario dell'immobile e gli chiedo di farsi dare spiegazioni dal primo agente.
7 - durante la discussione vengo finalmente a conoscenza dell'identità dell'acquirente che dopo circa una settimana mi contatta telefonicamente chiedendo un incontro. Accetto e dopo aver rivisto in modo "completo" nuovamente l'appartamento mi dice che lui non ha firmato nulla, ossia nessuna proposta, nessun biglietto di visita, ma che è interessato all'immobile. Rispondo che si può vedere, che ne parlerò con mio figlio ma che sono dubbioso circa il comportamento degli "agenti".
Ora chiedo : ma mi posso fidare di una proposta presentata in questo modo ? E se mio figlio, il proprietario !!, al quale io non ho ancora detto nulla, dovesse incontrare e stringere un accordo circa la vendita del suo appartamento, a cosa andrebbe incontro ?

In tutta questa vicenda la serieta' muore di freddo.

Gli intermediari si muovono in due senza manco mezzo mandato.

Avendo come intrerlocutore un soggetto privo del titolo.


Capita spesso che un genitore prenda le parti del figlio.
In fondo e' il padre del venditore mica l'ultimo arrivato.

Si presume che la decisione sia stata "pesata" tra i congiunti, i quali si dividono i compiti, in relazione ai propri impegni.

Poi lo sanno anche i bambini che occorrera' la firma del figlio.

Tuttavia la documentazione viene consegnata.
Se la documentazione e' libera di circolare tra casa, due agenzie e un probabile acquirente, cio' puo' essere consentito solo dal proprietario.

In caso di proposta e o di eventuale incontro, non si accettava o prometteva alcunche', ribadendo la propria veste di "ambasciatore".

Si prendeva atto e copia dell'offerta di acquisto, portandola a casa per esaminarla col figlio, che poi nel caso, sarebbe intervenuto in prima persona.

Invece si diserta l'incontro, contestando le spese di mediazione e puntualizzando l'ovvieta' della titolarita' del figlio.

Che poi si sarebbe potuto recare in agenzia assieme al padre.

Dulcis in fundo, per non farci mancare niente, pure l'acquirente ci mette la sua di serieta', andando a contattare il venditore direttamente.

Il quale non aspettava altro, (infatti lo fa' entrare ancora nell'alloggio) che di poter vendere eludendo le spese di mediazione.

Per questo fine, il venditore viene a " tirar la giachetta" della serieta' degli intermediari.
Rei, di trattare senza alcun mandato, una vendita condotta da un interlocutore tanto "scivoloso".

Ma come detto, la serieta' in questa grottesca vicenda, gia' stava li' a morire di freddo.
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
La mia elencazione dei fatti serve solo a giudicare il comportamento dell'agente.
Ma come fa ad accettare una mia proposta sapendo che non sono il proprietario, ma come fa a presentarmi un acquirente che NON SA che io non sono il proprietario ?
E' questo il quesito,
Replico dicendo
Ma come fai tu anche se lo hai detto a muoverti per conto dl tuo figlio proprietario nel promuovere la vendita dell'immobile?

Penso che se lo hai fatto è perchè autorizzato anche se non con giusto titolo ne avevi le facoltà
L'agente/i è stato sicuramente superficiale ma anche tu non scherzi ;)

Seguendo la tua ottica sei più criticabile tu che L'Agente che ti ha dato retta
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti e Buon Natale,
come posso giudicare un'agente da questi fatti ?
1 - mandato verbale con mia premessa che l'appartamento non è di mia proprietà ma di mio figlio
2 - alla richiesta dell'importo provvigione mi risponde con un "poi vediamo"
3 - alla visita dell'immobile si presenta unitamente ad un'altro agente di altra agenzia che, pur non avendo mai visto l'immobile, prende sottobraccio il visitatore e inizia a illustrare l'immobile dicendo tutta una serie di "castronerie"
4 - preso da parte l'agente chiedo "ma chi è quel signore ?". La risposta è che l'acquirente si era rivolto all'altra agenzia che è collegata (non so a quale titolo") con la sua agenzia.
5 - al termine della visita vado immediatamente all'agenzia a chiedere spiegazioni. Mi viene detto che l'acquirente è un professionista molto interessato all'immobile e che chiede un incontro presso la seconda agenzia per discutere alcuni particolari e per prendere visione della documentazione che mi viene richiesta. Accetto l'incontro e consegno la documentazione dalla quale risulta chiaramente che non sono io il proprietario, dichiarando verbalmente che non sono disposto a pagare la provvigione che viene richiesta ma una cifra più bassa.
6 - il giorno dell'incontro non mi presento e alla telefonata dell'altro agente rispondo chiedendo "mi scusi ma Lei chi è visto che nessuno ci ha presentati ? Alla sua risposta rispondo che io non sono il proprietario dell'immobile e gli chiedo di farsi dare spiegazioni dal primo agente.
7 - durante la discussione vengo finalmente a conoscenza dell'identità dell'acquirente che dopo circa una settimana mi contatta telefonicamente chiedendo un incontro. Accetto e dopo aver rivisto in modo "completo" nuovamente l'appartamento mi dice che lui non ha firmato nulla, ossia nessuna proposta, nessun biglietto di visita, ma che è interessato all'immobile. Rispondo che si può vedere, che ne parlerò con mio figlio ma che sono dubbioso circa il comportamento degli "agenti".
Ora chiedo : ma mi posso fidare di una proposta presentata in questo modo ? E se mio figlio, il proprietario !!, al quale io non ho ancora detto nulla, dovesse incontrare e stringere un accordo circa la vendita del suo appartamento, a cosa andrebbe incontro ?

Francamente la tua mi sembra la presa di posizione di chi cerchi di liberarsi non solo legalmente ma anche moralmente dall'impegno a pagare il mediatore.

Da quello che scrivi il mediatore avrebbe, tramite una collaborazione, reperito in tempi brevi un cliente già potenzialmente interessato all'acquisto. E' stato quindi capace di assolvere al suo principale compito: mettere in contatto le parti. Che poi tu agisca come referente di tuo figlio ha poca importanza. All'interno dell'appartamento l'agente sarà entrato perché qualcuno gli avrà pur aperto la porta e, nell'aprire la porta e consentire una visita si espliciterebbe l'incarico al mediatore. Evidentemente agivi su indicazione di tuo figlio e sei tu stesso testimone della visita con l'agente dalla quale potrebbe scaturire il successivo accordo. A nulla vale che non sia stato firmato alcunché sia da parte del venditore che dell'acquirente: nel momento in cui si accetta che l'agenzia porti una visita o ci si reca ad un appuntamento con l'agente immobiliare si dà per sottinteso che alla conclusione dell'affare il mediatore dovrà essere pagato...

E' moralmente accettabile che entrambi, venditore ed acquirente, paghiate la mediazione. Ma questo poco importa. Quello che veramente importa è che l'obbligo scaturirebbe anche dalla valutazione legale della situazione...
 

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