Non si può obbligare nessuno a comprare ma puoi ricorrere all'autorità giudiziaria affinché provveda a farla vendere.
Per fare questo necessiti dell'assistenza di un legale che saprà, lette le carte, consigliarti al meglio.
Non mi stupirei se i comproprietari, in reazione alle tue legittime intenzioni, ti offrissero la somma che consideri congrua per la cessione della tua quota di proprietà
Per tua opportuna conoscenza allego una sentenza del Tribunale di Vicenza, Sezione 1 civile, sentenza del 25 x 2011, n. 1617 che tratta proprio la materia
"Al fine dello scioglimento della comunione avente ad oggetto un bene immobile, il requisite della comoda divisibilità dello stesso, disciplinato dagli articoli 720 e 1114 c.c., presuppone che il frazionamento si possa attuare mediante la determinazione di porzioni suscettibili di autonomo e libero godimento, non gravate da servitù e limitazioni eccessive. E' inoltre necessario che dette porzioni possano formarsi senza la necessità di affrontare e risolvere problemi tecnici che richiedano di affrontare costi eccessivi, si presentino particolarmente complessi ovvero determinino un notevole deprezzamento del valore delle singole porzioni rispetto all'intero. Ne consegue che, ove lo scioglimento della comunione si presenti particolarmente difficoltoso o dispendioso, può realizzarsi anche mediante l'attribuzione dell'intero immobile ad uno dei condividenti previa corresponsione del conguaglio a favore delle altre parti non assegnatarie oppure attraverso la vendita a terzi dell'immobile e la conseguente distribuzione del ricavato in proporzione alle quote di partecipazione alla comunione dei ciascuno dei partecipanti."