Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Sempre l'art. 1103 parla di cessione del godimento non della proprietà.

... sono un testone, ma questo lo sai già ....:shock: ; stavo già per contraddirti ma rileggendo bene mi hai giustamente corretto, credo. Ma se mi indirizzavi subito facevo più in fretta!! :D

Se non erro di nuovo, si deve considerare il 1108 terzo comma? Che quindi si applica pari pari anche al condominio, visto che non trovavo niente al riguard per la fattispecie.

Oggi dal forum ho imparato due cose nuove: non male. Grazie ai fondatori ed al custode.
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Ultimamente sto evitando di citare riferimenti e affermazioni perchè puo esserci sempre qualcuno che scrive in modo a mo di sentenza del falso o del vero, siccome da parte mia anche se gli altri danno delle indicazioni non proprio esatte almeno credo che da parte mia non viene attaccato per l'inesattezza ma chiedo di riflettere in merito alle mie conoscenze e poichè mi da un pò fastidio questo comportamento ho ritenuto di procedere in questo modo.
Ciao salves
 

STUDIOMINUCCI

Membro Assiduo
Amm.re Condominio
Su propit è stato posto un caso singolare, che riassumerei così:

1) E' possibile cedere la propria quota di comproprietà sull'alloggio ex-portineria, facente parte delle cose comuni?
2) Se si, può subentrare solo un altro condomino, o addirittura un estraneo?
3) La titolarità di queste unità immobiliari è intestata a catasto a nome del condominio o a ciascuno dei condomini pro quota?

Sono andata a vedermi il catasto sull'appartamento ex-portiere di un mio condominio: è presente come "bene comune censibile" e sei fai la ricerca "per intestati" l'AdT ti dice "Ricerca non effettuabile. L'immobile selezionato appartiene alla partita speciale di tipo: Beni Comuni censibili."

Per il resto ....è proprio un ginepraio!
Il bello è che : fin quando era "locale portineria" ...si può essere abbastanza sicuri nel dire che l'alloggio era condominiale, essendo strumentale e necessario al concreto espletamento di un Servizio condominiale.
Nel momento , però, in cui il servizio di portineria viene definitivamente soppresso..........cosa resta, in quell'alloggio, di "condominiale"????
Per cui potrebbe avere buoni presupposti l'idea di considerarlo oggetto di semplice comunione, con tranquilla possibilità per ciascun comunista di cederne la propria quota a chi gli pare.

In questo senso sembrerebbe condurre (per purissimo caso) persino la ricerca catastale che ho fatto sull'alloggio di cui sopra, perchè....inoltrando la richiesta di visura storica dell'immobile ....mi compaiono un paio di intestazioni parzialissime e pregresse , tipo "proprietà 1979/100.000 di Pinco, dal XX/XX/1997 al XX/XX/2005!

Ora (scusa Bastimento, so che l'argomentazione è molto empirico-deduttiva e poco legalese: in pratica sto io stessa cercando di capire quel che mi dicono queste trascrizioni vere:confuso:) , poichè amministro questo condominio solo da tre anni, e di anni ne ha quasi cinquanta, io non conosco tutta la sua storia.
Di sicuro in quello stabile c'è stato il portiere fino ad una ventina di anni fa, e poi è stato affittato a terzi come ufficio.
In cinquant'anni i passaggi di proprietà delle varie unità son stati parecchi e le trascrizioni che trovo sono invece solo due.
Inoltre : questi 1979/100.000esimi inizialmente (ma già molto dopo la soppressione del portierato) risultano intestati a due nominativi che non conosco, e poi sono stati donati a quella che oggi è una condomina.
Per finire: proprio alcuni mesi fa un condomino chiese in assemblea se poteva vendere la propria quota di questo alloggio, e tutti i presenti lo guardarono come se non avessero mai sentito una proposta del genere (ergo: quelle trascrizioni sicuramente non sono state frutto di discussioni e delibere assembleari, però ci sono!).

Tutto questo insieme mi fa pensare che queste due uniche trascrizioni siano da riferirsi ad un caso in cui qualche condòmino abbia appunto negoziato la propria quota su quell'alloggio separatamente rispetto al proprio appartamento, non trovando alcuna difficoltà nè in sede di rogito nè in sede di trascrizione, e senza che minimamente gli venisse da alcuno richiesta alcuna pronuncia del condominio in merito.

Cosa ne pensate? :pollice_verso:
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Penso che se è sempre stato bene comune non censibile difficilmente puo essere soggetto di vendita singolarmente perchè privi di rendita se non contestualmente con l'appartamento di proprietà sotto la dicitura sono compresi gli accessori diritti pertinenze e locali comuni condominiali identificati con la particella xxx sub yyy.
Diverso è se prima era censito coe appartamento e poi si è provveduto alla trasformazione a bene comune non censibile, cosa molto improvabile in quanto il catasto prima ora Ag. del Terr. non appova in quanto facendo questa variazione perderebbe entrata fiscale qquindi prima di approvarla verificherebbe molto minuziosamente del vero di cio e penso che sempre no lo approverebbe già a priori.
 

STUDIOMINUCCI

Membro Assiduo
Amm.re Condominio
Ok Salves, ma come te le spieghi quelle due trascrizioni relative a due passaggi di proprietà per una quota di soli 19,79/1000esimi???

Premesso che, se qualcuno desidera esaminare la visura storica in cui figurano, posso volentieri mandargliela in PVT, io sono riuscita solo a spiegarmela con l'ipotesi che l'intestazione di quell'alloggio al Condominio non ha bisogno di nessuna altra annotazione particolare, proprio perchè il bene ha come ovvi intestatari i condòmini che ne sono titolari pro-quota. E che, invece, si è imposta una trascrizione a favore di un non-condomino nel momento in cui la quota di comprorpietà di qualcuno è stata ceduta a tale NON-condòmino.
Il bello è che l'ultima trascrizione relativa a questa quota è realtivamente molto recente (mi pare sia del 2007) e quindi....posso essere stra-stra-strasicura che il Condominio e la sua asselmblea non siano stati affatto informati nè interpellati sul punto.
Non so se sono riuscita a spiegarmi : non riesco a spiegarmi in nessun altro modo il fatto che - in ogni caso - in 50 anni di vita di questo condominio esistono soltanto due rogiti e realtive trascrizioni, relativi alla stessa quota!
 

STUDIOMINUCCI

Membro Assiduo
Amm.re Condominio
Scusami Salves: avevo omesso di rispondere ad un tuo passaggio importante : non è vero che quell'alloggio sia privo di rendita!
E infatti: risulta come "bene comune CENSIBILE", e non (come i vani tecnici, per esempio) quale "bene comune NON censibile"!!!
E infatti: questo alloggio ex-portiere, come altri in altri condominii, ha la sua normalissima rendita e ci abbiamo sempre pagato l'ICI.
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Forse non mi sono spiegato bene io o non è stato dato il giusto significato a cui intendevo io, cerco di spiegarmi diversamente.
Quando in un titolo abbastanza remoto diciamo degli anni 1950/1960, veniva trascritto nel rogito la dicitura similare il sig. xxx vende al sig yyy la proprieta dell'appartamento sito nel condominio denominato andromeda posto in Roma alla via appia n 1 piano 1 identificato in catasto al fg. 1 part 1 sub1 e garage alla sessa via e civico al piano 1à sottostrada, composti l'appartamento da...... confinante con a nord ... a sud ... a est.. e cosi pure per il garage, le cui quote millesimali sono pari a :::: per l'appartamento e :::: per il garage, fa parte pure della presente vendita la quota parte dell'appartamento adibito ad alloggio portiere sito ecc.ecc.
Al momento dell'intestazione dell'appartamento del portiere veniva trascritto come proprietà il condominio andromeda per evitare di trascrivere tutti i nominativi e relative quote dei condomini.
Ultimamente i notai avendo la provenienza un rogito con tali trascritture procedono a trascrivere nel rogito la relativa quota all'acquirente pari al valore millesimale o al calcolo dell'intero diviso i condomini intestatari di tutti gli appartamenti e lo stesso fanno nella trascrizione e nella voltura, per questo hai trovato la quota di 19,79/1000. Il fatto di averla trovata due volte non è che è la stessa quota ma potrebbe essere che siano due quote di due condomini diversi che in questi ultimi anni hanno provveduto a vendere.
In questo caso chi ha provveduto a vendere non occorre che chiedono autorizzazione assembleare in quanto stanno vendendo l'intera proprietà con accessori e parti comuni.
Qualora invece si volesse vendere solo la quota parte dell'appartamento del portiere occorre l'autorizzazione unanime a ciò e relativo rogito.
Non so se adesso mi sono fatto capire meglio in caso non esitare a chedere ulteriori chiarimenti.
Ciao salves
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Scusami Salves: avevo omesso di rispondere ad un tuo passaggio importante : non è vero che quell'alloggio sia privo di rendita!
E infatti: risulta come "bene comune CENSIBILE", e non (come i vani tecnici, per esempio) quale "bene comune NON censibile"!!!
E infatti: questo alloggio ex-portiere, come altri in altri condominii, ha la sua normalissima rendita e ci abbiamo sempre pagato l'ICI.
Era una mia ipotesi di casistica non sapendo come risulta il bene
 

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