Buongiorno, vi spiego brevemente il problema.
Permesso di Costruire del 2007 intestato al Sig. Tizio. Questi realizza un rustico e lo mette in vendita.
Il Sig. Caio acquista il rustico, ma al Comune non verrà mai volturato il PdC... Caio chiama un suo tecnico di fiducia per completare i lavori, e questi nel Febbraio 2013 presenta al Comune una "Dia in variante al PdC del 2007", con piano casa in maniera tale che oltre a rifinire la villetta, un locale tecnico verrà trasformato in cucina attraverso il Piano Casa.
Ora, andando a fare l'accesso agli atti, in Comune esistono 2 fascicoli, come se le 2 pratiche fossero distinte e separate, e questo almeno in considerazione del fatto che sono intestate a 2 persone diverse, appunto, Tizio e Caio. Mi chiedo: quand'anche Tizio non avesse venduto e avesse voluto lui fare il Piano Casa, non sarebbe stato più corretto effettuare una "Variante al PdC" anziché "Dia in Variante al PdC"? Oppure il Piano casa prevede necessariamente che venga realizzato con un Dia? Esiste la dicidura "Dia in Variante al PdC"?
Il Comune a mio avviso ha interpretato la Dia come una pratica a sé stante e indipendente dal PdC del 2007.
Altrimenti avrebbe dovuto richiamare il tecnico spiegandogli di far fare a Tizio e a Caio la Voltura del PdC...
In tutto ciò vi chiederete il motivo di quella che potrebbe sembrare una "pippa mentale". E bene, non lo è, perché nel caso in cui la Dia fosse intesa come una variante al PdC, non vi sarebbe l'obbligo di inserire nell'unità immobiliare impianti inerenti le fonti rinnovabili (essendo connessa al PdC del 2007); viceversa, qualora invece la Dia fosse intesa come una nuova pratica, sì...
Permesso di Costruire del 2007 intestato al Sig. Tizio. Questi realizza un rustico e lo mette in vendita.
Il Sig. Caio acquista il rustico, ma al Comune non verrà mai volturato il PdC... Caio chiama un suo tecnico di fiducia per completare i lavori, e questi nel Febbraio 2013 presenta al Comune una "Dia in variante al PdC del 2007", con piano casa in maniera tale che oltre a rifinire la villetta, un locale tecnico verrà trasformato in cucina attraverso il Piano Casa.
Ora, andando a fare l'accesso agli atti, in Comune esistono 2 fascicoli, come se le 2 pratiche fossero distinte e separate, e questo almeno in considerazione del fatto che sono intestate a 2 persone diverse, appunto, Tizio e Caio. Mi chiedo: quand'anche Tizio non avesse venduto e avesse voluto lui fare il Piano Casa, non sarebbe stato più corretto effettuare una "Variante al PdC" anziché "Dia in Variante al PdC"? Oppure il Piano casa prevede necessariamente che venga realizzato con un Dia? Esiste la dicidura "Dia in Variante al PdC"?
Il Comune a mio avviso ha interpretato la Dia come una pratica a sé stante e indipendente dal PdC del 2007.
Altrimenti avrebbe dovuto richiamare il tecnico spiegandogli di far fare a Tizio e a Caio la Voltura del PdC...
In tutto ciò vi chiederete il motivo di quella che potrebbe sembrare una "pippa mentale". E bene, non lo è, perché nel caso in cui la Dia fosse intesa come una variante al PdC, non vi sarebbe l'obbligo di inserire nell'unità immobiliare impianti inerenti le fonti rinnovabili (essendo connessa al PdC del 2007); viceversa, qualora invece la Dia fosse intesa come una nuova pratica, sì...