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Penso che il comune abbia le carte in regola, deve essere l'interessato a sollecitare e ritirare dopo aver trasmesso per iscritto quanto dovuto e richiesto dal comune, prima di denunciare verifica se esiste la trasmissione della 1^ rata o lettere di invito ad integrare da parte del comune.A questo punto, direi che potrei denunciare il comune, dato che, carte alla mano, all'epoca eravamo in regola, è stato il comune che evidentemente non ha mai stampato la concessione, non esiste un numero, un protocollo, nulla!
Al momento non è commerciabile.In realtà sto cercando di sistemarlo anche e soprattutto per venderlo.
La cosa è strana perche le scadenze delle rate erano trascritte nella stessa concessione ed anche perchè il tecnico direttore dei lavori come ha fatto realizzare l'immobile senza documenti?Purtroppo sì, quel terreno è solo agricolo. Il bollettino pagato era stato trasmesso al comune. Successivamente loro ci invitavano a ritirare la concessione senza indicare il numero (c'è uno spazio bianco). Non so cosa possa essere successo 30 anni fa, ma successivamente ci sono gli altri bollettini pagati regolarmente
Non aprire l'ombrello prima di piovere, in italia di casi simili e/o di edifici abusivi ne esistono tanti.A questo punto potrei demolirlo io? Come dovrei regolarmi però poi con catasto e successione? Lì il fabbricato risulta... Scusate se insisto, ma non voglio lasciare "rogne" ai miei figli. Da cittadina onesta ho provato in tutti i modi a sistemarlo, se non può essere fatto allora lo butto giù e problema risolto.
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