Buongiorno a tutti.
Creo questa discussione per avere un parere (o meglio un consiglio su come comportarmi).
Ho firmato di recente il preliminare per l'acquisto di un appartamento in costruzione sito all'interno di un complesso edificato a seguito di demolizione di un vecchio fabbricato. Il prezzo è stato fissato e riportato nel preliminare.
Dopo un paio di settimane sono stato contattato dal costruttore che mi diceva che probabilmente avremmo avuto accesso al sismabonus (cosa che, in tutta onestà, sospettavo fosse possibile sin da quando ho visionato la casa per la prima volta. Possibile, ma non probabile, perché so bene che esistono svariati vincoli).
Adesso sono stato ricontattato e mi è stato detto che ce l'ha fatta per il bonus e ci incontreremo a breve per definire le modalità di fruizione, in quanto a chi si è adoperato per l'ottenimento del bonus è giusto che spetti la propria parte.
Ergo, credo che si proporrà aumento del prezzo concordato di vendita, così che dopo lo sconto in fattura al costruttore resti nel prezzo parte del bonus oltre ai 10k che già guadagna dalla mia cessione del credito (in quanto cederei 105k di credito a fronte di 96k di sconto).
Quello che chiedo è: secondo voi, e mettendo da parte disquisizioni semantiche sulla dicitura "sismabonus acquisti", di quale sconto "effettivo" dovrei ragionevolmente accontentarmi, considerando che accedendo al bonus perderei le detrazioni sul box (ad occhio 10k in 10 anni) e andrei a pagare qualcosa in più di IVA?
Inoltre: se mi dicesse: "O aumentiamo il prezzo di vendita di 70k e poi ti sconto 96k oppure niente bonus", avrei qualche arma per trattare?
Creo questa discussione per avere un parere (o meglio un consiglio su come comportarmi).
Ho firmato di recente il preliminare per l'acquisto di un appartamento in costruzione sito all'interno di un complesso edificato a seguito di demolizione di un vecchio fabbricato. Il prezzo è stato fissato e riportato nel preliminare.
Dopo un paio di settimane sono stato contattato dal costruttore che mi diceva che probabilmente avremmo avuto accesso al sismabonus (cosa che, in tutta onestà, sospettavo fosse possibile sin da quando ho visionato la casa per la prima volta. Possibile, ma non probabile, perché so bene che esistono svariati vincoli).
Adesso sono stato ricontattato e mi è stato detto che ce l'ha fatta per il bonus e ci incontreremo a breve per definire le modalità di fruizione, in quanto a chi si è adoperato per l'ottenimento del bonus è giusto che spetti la propria parte.
Ergo, credo che si proporrà aumento del prezzo concordato di vendita, così che dopo lo sconto in fattura al costruttore resti nel prezzo parte del bonus oltre ai 10k che già guadagna dalla mia cessione del credito (in quanto cederei 105k di credito a fronte di 96k di sconto).
Quello che chiedo è: secondo voi, e mettendo da parte disquisizioni semantiche sulla dicitura "sismabonus acquisti", di quale sconto "effettivo" dovrei ragionevolmente accontentarmi, considerando che accedendo al bonus perderei le detrazioni sul box (ad occhio 10k in 10 anni) e andrei a pagare qualcosa in più di IVA?
Inoltre: se mi dicesse: "O aumentiamo il prezzo di vendita di 70k e poi ti sconto 96k oppure niente bonus", avrei qualche arma per trattare?