Santo183

Membro Junior
Privato Cittadino
però a conti fatti, se l’impresa concede 96K di sconto in fattura, potrà ricevere un credito d’imposta fino a 105.600€.
In realtà se l’impresa sceglierà poi di cedere il credito ad una banca avrà sempre qualcosa in meno ma penso sia superiore al suo 85%.
Sbaglio?
L'impresa, col 110%, riceve 105600 di sconto in fattura, ma ne gira 96000 al cliente.
Quindi, trascurando il compenso della banca, le restano 10000 euro.
Se sceglie l'85%, l'85% (sempre al netto di quanto trattiene la banca) è tutto suo, ed è di certo maggiore di 10000 euro
 

Nico901

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
@Santo183 forse sto facendo un po' di confusione... :)
Facciamo un esempio:
L'immobile costa 300K €.

OPZIONE A
L'impresa fa a me acquirente uno sconto in fattura di 96K €.
Io pago l'immobile 204K € (300K - 96K).
L'impresa ha la possibilità di portare in detrazione d'imposta 105.600€ (110% di 96K) oppure cedere il credito alla banca che, al netto delle varie spese, sarà almeno (il credito) di 96K per l'impresa.

OPZIONE B
L'impresa sceglie di ricevere direttamente l'85% del costo dei lavori.
Considerando il tetto massimo di 96K €, l'85% è 81.600€.
L'impresa può lasciare invariato il prezzo di vendita dell'immobile, 300K €.


Detto ciò, l'OPZIONE B è meno vantaggiosa dell'OPZIONE A sia per l'impresa che per acquirente, è giusto?
 

Santo183

Membro Junior
Privato Cittadino
@Santo183 forse sto facendo un po' di confusione... :)
Facciamo un esempio:
L'immobile costa 300K €.

OPZIONE A
L'impresa fa a me acquirente uno sconto in fattura di 96K €.
Io pago l'immobile 204K € (300K - 96K).
L'impresa ha la possibilità di portare in detrazione d'imposta 105.600€ (110% di 96K) oppure cedere il credito alla banca che, al netto delle varie spese, sarà almeno (il credito) di 96K per l'impresa.

OPZIONE B
L'impresa sceglie di ricevere direttamente l'85% del costo dei lavori.
Considerando il tetto massimo di 96K €, l'85% è 81.600€.
L'impresa può lasciare invariato il prezzo di vendita dell'immobile, 300K €.


Detto ciò, l'OPZIONE B è meno vantaggiosa dell'OPZIONE A sia per l'impresa che per acquirente, è giusto?

Sempre al netto delle commissioni bancarie:
OPZIONE A
L'impresa incassa 204k e porta in detrazione 105k >>> ottiene dalla vendita 309k

OPZIONE B
L'impresa incassa 300k e porta in detrazione 81k >>> ottiene dalla vendita 381k

Con l'OPZIONE B l'impresa ricava 82k in più.

Questo in linea teorica, perché, se ho capito bene, se nel caso del sismabonus acquisti il 110% è calcolato sul mero prezzo di vendita (quindi praticamente sempre si raggiunge il massimale di 96k su cui calcolare il 110%), nel caso di sismabonus semplice l'85% va calcolato sulle spese effettivamente sostenute: queste ultime, nel caso soprattutto di complessi quali condomini o simili, non è detto che consentano di raggiungere il massimale di cui sopra PER SINGOLA UNITA' IMMOBILIARE.
Inoltre queste spese vanno computate (con oneri accessori per il computo metrico).

Per quella che è la mia (poca) esperienza durante la breve ricerca della casa, chi pubblicizzava il sismabonus partiva da prezzi di almeno 50k superiori rispetto a quelli di mercato: era così facilitato nel vendere (dato il prezzo finale comunque allettante per l'acquirente) e immagino compensasse con i 50k "extra" incassati la mancata fruizione del sismabonus 85%.
 

Santo183

Membro Junior
Privato Cittadino
scusa Santo,

non mi è chiaro il punto dove scrivi che la legislazione vigente consentirebbe di beneficiare del sismabonus acquisti o all'acquirente (110%) oppure, in alternativa (anche se in minor misura), all'impresa

che io sappia il sismabonus acquisti spetta solo all'acquirente: solo quest'ultimo acquista

l'impresa, a sua volta, può beneficiare solo delle agevolazioni da ecobonus sulle spese relative

hai dei riferimenti specifici?

Ciao @matusalemme
Dici bene, il sismabonus ACQUISTI spetta solo all'acquirente.
Ma l'impresa può scegliere invece di fruire direttamente del sismabonus "tradizionale", calcolato al 75% (nel caso di miglioramento di una calsse sismica) o all'85% (nel caso di miglioramente di almeno due classi sismiche) delle spese sostenute per ottenere il miglioramente strutturale (spese che avnno asseverate e non fanno riferimento al prezzo di vendita)
Tale bonus (sisambonus di cui usufruisca l'impresa), mi pare anche secondo qualche interpello dell'ADE, non è compatibile con il sismabonus acquisti, in quanto sarebbe riferito alle stesse spese (strutturali, appunto). Da cui se l'impresa costruttrice usufruisce direttamente del sismabonus 85% l'acquirente non può usufruire del sismabonus acquisti.
Ad esempio, invece, l'ecobonus cui può accedere l'impresa è cumulabile con il sismabonus acquisti, purché nel computo metrico vengano distinte le spese sostenute per l'efficientamento energetico dalle altre.

Non so darti riferimenti specifici su due piedi, a luglio/agosto avevo fatto una full immersion, ma poi ho abbandonato.

Resta salvo il fatto, e questo vale soprattutto per @Nico901 , che sono assolutamente un non addetto ai lavori, per cui quel che dico non è altro che quello che deriva da quel che ho letto (e capito) e da quella che è stata la mia esperienza
 

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