Mi spiace ma continuo a far fatica a condividere giudizi sempre cosi' generici spalmati sulla totalità della popolazione come se il destino dei singoli fosse solo in mano au un unico burattinaio. Ad onor del vero mi rendo conto che se hai una visione dei soli ultimi 20 anni il giudizio diventa parziale al pari di quello del sottoscritto che non ha visto il dopoguerra:
Ad inizio anni '70 il livello di qualità della vita era inverosimilmente molto piu' basso di quello di oggi, le case degli immigrati odierni erano abitate da italiani che spesso non avevano bagno in casa.
Gli anni settanta sono stati un decennio terribile tra crisi economiche, terrorismi, tensioni sociali.
Il livello culturale del paese era molto peggiore di quello di oggi altro che preoccuparsi della burocrazia e delle ore necessarie per ottenere un certificato.
Tuttavia a fronte di cio' chi oggi ha meno di 40 anni scrive, senza saperlo, che allora esisteva il lavoro, semmai coi parametri odierni si possa chiamarlo cosi'. In sostanza spesso maggiore è il benessere/cultura e maggiore sono i rimpianti sul passato di chi il passato non l'ha vissuto realmente né lo conosce. In pratica è come dire: "sono sfortunato perché nato nell'epoca sbagliata".
Per tornare ad oggi non è vero che sia tutto il paese in ginocchio ma solo una parte, né piu' né meno di quanto accadde alla fine degli anni '70 quando gli investitori dei buoni postali si accorsero di aver perso risparmio con l'inflazione ed iniziarono a comprare case.
Quello che vogli dire è che ogni epoca ha le sue crisi e poco conta voltarsi indietro ma l'unica strada è quella di guardare avanti con l'impegno quotidiano.
enzo...piantala di dire stupidaggini. Le cose che dico io non le dico io ma le statistiche, i sociologi e gli economisti. Tu sembri uno spot elettorale perenne in cui si vuole far credere ciò che non è. Un comunicato Luce sarebbe più credibile. Continui a buttarla su un ipotetico disfattismo generazionale che come sai non esiste, perchè mai come ora la gente mette impegno quotidiano e raccoglie meno della metà dei frutti sperati. Trascuri le difficoltà odierne senza guardare minimamente a fenomeni che hanno ribaltato l'economia mondiale con cui una volta non c'era alcuna necessità di confrontarsi. Non tieni conto di scenari che si sono modificati in meno di un decennio.
L'unica cosa su cui posso convenire è che ci sono stati anni in cui la gente si sparava per strada, questo sì. Oggi perlomeno non accade. Ma da qui a sostenere che i parametri economici possano essere sovrapponibili o che addirittura si stesse peggio, beh...mi pare che decisamente non ci siamo. Credo che non lo sostenga neppure la generazione precedente, quindi figurati.
Se è un training autogeno per tirarsi su ti seguo, se è un modo per difendere l'indifendibile non credo sia un buon metodo.