Situazione mercato immobiliare

[Mil]

beh... se noi riesci ad andare a vivere da soli in due con 2400 euro, non so come potresti andarci da solo con 1200.

capisci che quando ti dico che c'è sempre più gente che si volatilizza c'è un motivo? Un bel guaio...perchè le case non emigrano.

 

[eldic]

è sulla quantità di gente che si "volatilizza" che ho qualche dubbio....

 

[Bagudi]

è sulla quantità di gente che si "volatilizza" che ho qualche dubbio....

Fidati, non so se stiamo tornando al periodo "turisti per caso", ma c'è un sacco di gente che ti fa fare trattative con i proprietari (sia per gli affitti che per le vendite) e poi, quando deve chiudere, sparisce...

 

[eldic]

io avevo capito si intendesse "gente che lascia il paese"; probabilmente ho frainteso...


ps.
a me comunque si è volatilizzato l'agente... forse sono troppo spaccamaroni :-\

 

[ludovica83]

a me comunque si è volatilizzato l'agente... forse sono troppo spaccamaroni :-\

scusa ma se vuole vendere non scompare... magari si è iscritto qui... ti ha riconosciuto e gli ha preso paura....
E' un po' impegnato...

 

[ingelman]

In ogni caso la mia sensazione è che la situazione sia catastrofica, per una molteciplicità di motivi, di cui la burocratizzazione è forse davvero l'ultimo per rilevanza.

L'eccessiva burocrazia e i ritardi da essa dipesi si traducono in un danno economico enorme per tutto il sistema (in tutti i settori anche per quelli non commerciali)
Per non parlare di costi di gestione di questo meccanismo burocratico macchinoso che teniamo ancora in piedi - paghiamo per un inefficenza -.

(Come il persistere di vedere la TV con un televisore a valvole nell'epoca del Satellitare o del digitale terrestre)

In un epoca così evoluta e informatizzata , per un autorizzazione bisogna passare per 10 uffici facenti parte della stessa amministrazione "Comune"
dove la mano destra non sà cosa fà la mano sinistra.

Il primo aspetto è di natura economica (prezzi alti, salari stabili, mancanza di credito, disoccupazione...problemi che sappiamo insomma). Un aspetto che (quel che è peggio) tocca anche la fascia non squattrinata, che è diventata decisamente oculata e prudente.
Il secondo aspetto è qualitativo e di offerta: eccessiva e per di più non apprezzata dal potenziale acquirente. Dopo anni di ubriacatura in cui la gente ha comprato di tutto, dalle mansarde ai seminterrati inagibili indebitandosi fino al collo si è passati all'opposto. Improvvisamente. Come se venissimo da una fase storica di schizofrenia tanto di tipologia di abitazioni quanto di prezzi.

Questo concetto lo condivido soprattutto nell'introduzione riferita all'aspetto della crisi economica riferita al mondo del lavoro.

Chi deve comprare, tipicamente giovani, da tempo sta lasciando il nostro paese o ha in mente di farlo, attratti da nazioni in cui gli stipendi sono più alti e i costi della vita in proporzione molto più bassi. Fenomeno addirittura diffuso verso il cosiddetto secondo mondo per quanto riguarda invece le fasce meno ambiziose e meno abbienti.

Qui invece ho testimonianze diverse di giovani che vanno all'estero per ritrovarsi a fare gli stessi lavori che potrebbero fare qui (ma qui li lasciamo fare agli stranieri perchè per noi poco gratificanti )

Mentre il problema della fuga di cervelli è sempre esistita , ieri come ora , perchè purtroppo viviamo nel paese di Pulcinella.

Una pressione fiscale insostenibile che d'isincentiva anche gli investitori esteri.

siamo tra i a Primi paesi produttori ed esportatori di armamenti (quarti o quinti nel mondo) e poi spendiamo milioni/miliardi di euro oltre qualche sacrificio di vite umane per contribuire alla pace nel pianeta.

Diamo sempre di più potere alle banche stanziando anche milioni di euro per aiutarle, quando sono loro una delle prime cause della nostra crisi economica.
Dove il cittadino non viene più considerato in base alle proprie qualità e capacità, ma solo in base al proprio Rating.

Dove per incentivare l'investimento bancario (tanto per dar loro maggiore potere) viene fatta una guerra premeditata per disincentivare l'investimento immobiliare

Ps mi trovo a pagina 2
non ho letto tutti i post quindi sicuramente, tanto per cambiare, sarò andato OT

però mi è piaciuto (in parte ) il punto due del post che ho citato di Mil
non ho resistito nel rispondere.

 

[Mil]

Qui invece ho testimonianze diverse di giovani che vanno all'estero per ritrovarsi a fare gli stessi lavori che potrebbero fare qui (ma qui li lasciamo fare agli stranieri perchè per noi poco gratificanti )

Mentre il problema della fuga di cervelli è sempre esistita , ieri come ora , perchè purtroppo viviamo nel paese di Pulcinella.

Attenzione: la differenza è che ci sono molti Paesi dove un cameriere può tranquillamente prendersi un discreto appartamento in affitto e vivere da solo. Accumula risparmi, vive dignitosamente. A Milano o Roma no. C'è una bella differenza (beh, a dire il vero a Roma può fare il cameriere "statale", è un po' diverso...c'è comunque un'appetibilità).
Risultato di questo: proprietari che si trovano a dover affittare a cinque indiani che fanno i camerieri...e poi si lamentano di avere solo domande di stranieri, con tutte le problematicità del caso. Ma è ovvio! Gente abituata a non avere l'acqua corrente in casa considera una fortuna lavorare in Italia, dividendo un bilocale con altri compatrioti. L'italiano no, ma come dargli torto? Un giovane di Catania che venga a Milano o Torino non trova più le opportunità che c'erano trent'anni fa, ma solo gli stessi costi. A che pro? Se proprio deve emigrare fa un po' più di strada e va in posti dove vede prospettive. Francamente ragionerei allo stesso modo, anzi lo fanno addirittura i milanesi, quindi vuol dire che c'è un problema...
Quanto alla fuga dei cervelli vale lo stesso discorso: se una volta c'erano aziende italiane con centri di ricerca oggi sono ci sono le multinazionali, che una volta acquisiti i brevetti volano via..(caso ormai diffusissimo in aziende lombarde che erano una garanzia). Considerata la situazione delle università anche qui c'è da capire un giovane ricercatore che a conti fatti decide di prendere la sua bella valigia e andarsene in Norvegia anzichè a Milano.

 

[Damiameda]

Dal 1° febbraio ritenuta automatica del 20% sui bonifici dall'estero

Abbiamo dei geni

 

[Mil]

Una pressione fiscale insostenibile che d'isincentiva anche gli investitori esteri.

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disingentiva in primis gli italiani...questo è il problema.
A me la Lega non è mai piaciuta molto, ma aveva oggettivamente ragione nel sostenere che senza certe zavorre avremmo potuto avere una tassazione al 33% come in Svizzera e respirare. Credo sia il motivo vero per cui li hanno fatti saltare, tutti.E messi all'angolo..

 

[katerbury]

Dove per incentivare l'investimento bancario (tanto per dar loro maggiore potere) viene fatta una guerra premeditata per disincentivare l'investimento immobiliare

Non c'è nessuna cospirazione a favore delle banche e contro il mondo immobiliare, semplicemente l'europa ha rilevato a più riprese che il grande problema italiano è la sproporzione gigantesca fra patrimonio posseduto e reddito annuale (bassissimo), con pesanti ripercussioni con la crescita. E' ormai noto il report che evidenziava che la germania ha un patrimonio medio pro capite inferiore all'Italia, cosa che ha fatto arrabbiare di non poco i cittadini tedeschi, tassati per sorreggere i paesi "piigs" (portogallo, irlanda, italia, grecia, spagna). E' noto che gli investimenti bancari creano redditi da capitale per qualsiasi cifra mentre i redditi da locazione oltre ad essere problematici necessitano di capitali iniziali consistenti.
Inoltre, l'aumento di investimenti immobiliari ha sempre creato problematiche ai governi in caso di cambiamenti di tassazione, come è stato ampiamente confermato negli ultimi anni. (quasi nessuno si è accorto che dal 2011 abbiamo una patrimoniale sugli investimenti dello 0,20%, mentre sull'IMU si è scatenato il putiferio e si tratta di cifre molto simili).
In poche parole, il diktat europeo è: disincentivate gli investimenti immobiliari. E finchè ci saranno governi europeisti (e dobbiamo sperarlo) questo sarà fatto, e lo dimostra la pressochè assenza di misure che frenano il declino immobiliare.