Re: Sono indecisa, quale associazione scegliere.
Se fossi una persona che tira il sasso e nasconde la mano non scriverei col mio nome e cognome indirizzo e numero di telefono ma con un nick di fantasia. No Andrea sono abituato a prendermi le responsabilità di ciò che scrivo e dico. Però non mi piace “la dietrologia”. Se ho ribadito che, come potete leggere, ho scritto “sembrate” e non che “siete” … una diversità nell’uso e nel significato dei termini me la concedete? Oppure pensate che scrivo una cosa e ne penso un’altra? A scanso di equivoci ho anche chiesto scusa per aver urtato la sensibilità della persona … quindi di che parliamo? Chiedo scusa anche a te ma, ribadisco, che la mia non era una accusa ma una “sensazione”. Non voglio fare il disturbatore, il troll, ma nemmeno mi va di scrivere per “baci e abbracci e basta”. Voglio dire ciò che penso. Se non è gradito posso smettere di scrivere. Cercate di leggere ciò che scrivo e non “quello che non scrivo”. Io, da parte mia, cercherò di fare più attenzione nella scelta dei termini.
Per quanto riguarda ciò che mi chiedi: far parte di una associazione, e segnatamente della FIAIP, (ah mi era stata offerta la possibilità, 5 anni fa, di essere eletto Presidente Regionale della FIMAA ma ho declinato gentilmente … quindi conosco le associazioni) crea un notevole vantaggio in termini di 1) “informazione corretta”: se cerco le informazioni tecniche su blog, wikipedia, forum et similia rischio di incappare nei “si dice che” … se ricevo informazioni da una associazione sono certo che la informazione è stata prima vagliata e certificata. 2) formo massa critica necessaria per avere accesso alle istituzioni siano esse locali che regionali che nazionali: chi faceva parte delle commissioni ruolo mediatori? Un iscritto alla associazione! Chi va negli OMI delle agenzie del territorio? Gli iscritti alle associazioni! Chi fa accordi con organizzazioni tipo CONFCOMMERCIO o CONFINDUSTRIA? Gli iscritti alle associazioni! Ecc. ecc. ecc. … per dire che se vuoi avere un confronto istituzionale devi far parte di una associazione che legittimi il tuo ruolo. Se vuoi fare il battitore libero … puoi farlo ma le istituzioni non dialogano con i battitori liberi. A questo punto mi dirai … e che ci guadagniamo? Se fai parte di una associazione puoi sperare di condizionare qualcosa nel mercato e nella politica se non ne fai parte SICURAMENTE non puoi farlo. 3) Formazione: l’associazione ti da la possibilità di accedere a dei percorsi formativi, anche utilizzando fondi impresa e fondi europei, che da solo non potresti avere. 4) fai parte di una struttura organizzata, a livello locale e centrale, che ti permette di dialogare con colleghi che hanno i tuoi stessi interessi di base, l’amore per la professione e la voglia di migliorarla sempre. 5) tralascio i vantaggi delle convenzioni …. 6) la parola “associazione” ti fa venire in mente l’unità di intenti che anima chi vi fa parte. Se non sei animato da spirito associativo NESSUNA ASSOCIAZIONE E’ QUELLA CHE FA PER TE. Nemmeno quella che fonderesti tu poiché i valori di base sono “spirito di sacrificio” e “voglia di fare”.
Ti ho scritto, in parte e brevemente, quello che PER ME vuol dire associazione. Una precisazione a scanso di equivoci: quando scrivo “TU o TE” non mi riferisco necessariamente ad Andrea.
con altrettanta simpatia