italia1960

Membro Junior
Rieccomi a chiedervi un nuovo parere.:)
Andandomi a leggere
http://www.this.it/normativa/catasto/circolare-2-2010.pdf
cioè la circolare 2/2010
mi sembra di capire che nel caso in cui le difformità siano di lieve entità ed in particolare non sia cambiato il numero di vani catastali, è possibile evitare l'aggiornamento della planimetria catastale.
Quindi mi sto chiedendo se la scala a chiocciola non potrebbe considerarsi "una lieve modifica interna"?

Se i proprietari dovessero accettare la mio offerta (per ora solo verbale) in questo caso se continuassero a non volere regolarizzare la scala in quanto secondo loro e l'agenzia immobiliare non è necessario, in base a questa circolare potrebbero aver ragione oppure il rischio resta sempre di falso in atto pubblico?
Per sentirmi più tranquilla non posso "pretendere" che mi rilascino un certificato di conformità catastale però redatto da un geometra? Oppure aspetta all'acquirente fare questi accertamenti?:occhi_al_cielo:
grazie e buon fine settimana.
 
V

Valerio Spallina

Ospite
Ciao Fabrizio,

una domanda di mio interesse, in perfetto tema (che poi dicono che sono sempre "fuori tema").

Ma l'altra soffitta con scala retrattile è pur sempre una "soffitta" ed in quanto tale andrebbe accatastata, come lo sono le cantine etc....?
 

studiopci

Membro Storico
Se non è stata mai accatastata potrebbe essere un vano tecnico o qualcosa di simile... per cui tutto.... compreso la scala retrattile non esiste ( o meglio non dovrebbe ) ... per una risposta precisa si dovrebbe vedere il progetto originale
 
V

Valerio Spallina

Ospite
Se non è stata mai accatastata potrebbe essere un vano tecnico o qualcosa di simile... per cui tutto.... compreso la scala retrattile non esiste ( o meglio non dovrebbe ) ... per una risposta precisa si dovrebbe vedere il progetto originale
Sto pensando al punto PC citato : tanto bassa non sarà.
 

italia1960

Membro Junior
Mi sto facendo una cultura:risata:
Fabrizio di questo che ne pensi? Poi mi manderai la parcella :sorrisone:

Rientra nel mio caso?:occhi_al_cielo: Per i venditori mi fucileranno:risata: invece di vendermi l'appartamento!

I REQUISITI DEL VOLUME TECNICO
Il Consiglio di Stato (sent. 812/2011 e 678/2011) è tornato sulla definizione di volume tecnico ribadendo che vi rientrano solo gli spazi esterni all’abitazione destinati agli impianti ad essa necessari. Sono quindi esclusi i sotto tetti con vani distinti e comunicanti con il piano sottostante.

I volumi tecnici sono quei volumi destinati esclusivamente agli impianti necessari per l’utilizzo dell’abitazione e che non possono essere ubicati al suo interno, mentre non sono tali – e sono, quindi, computabili ai fini della volumetria consentita – le soffitte, gli stenditoi chiusi e quelli di sgombero, nonché il piano di copertura, impropriamente definito sottotetto, ma costituente in realtà una mansarda in quanto dotato di rilevante altezza media rispetto al piano di gronda. In questi esatti termini si è espresso il Consiglio di Stato, con due pronunce fotocopia del 28 gennaio e del 7 febbraio 2011, in linea con una giurisprudenza ormai costante e consolidata sulla nozione di volume tecnico. Il primo parametro, positivo e di tipo funzionale, postula che l’opera edilizia destinata agli impianti abbia un rapporto di strumentalità necessaria con l’utilizzo della costruzione principale. Il secondo e il terzo parametro sono invece collegati, da un lato, all’impossibilità di soluzioni progettuali diverse, nel senso che tali impianti – e i manufatti che li ospitano – non devono poter essere ubicate all’interno della parte abitativa; dall’altro, a un rapporto di necessaria proporzionalità tra i volumi e le esigenze effettivamente presenti.

Ne deriva, quindi, che la nozione di volume tecnico:

Non può ricomprendere l’opera edilizia che presenti una sproporzione tra il fabbricato preesistente e la parte destinata a impianti tecnologici o a funzione di protezione termica, dovendo la stessa essere contenuta nei limiti della sua tipica funzione accessoria e pertinenziale;
Può essere applicata solo alle opere edilizie prive di una propria autonomia funzionale, anche solo potenziale, in quanto destinate a contenere impianti serventi di un manufatto principale.
In questa prospettiva, e con specifico riferimento alle vicende decise dal Consiglio di Stato, la realizzazione di un locale sottotetto con vani distinti e comunicanti con il piano sottostante mediante una scala interna, quindi utilizzabile e adattabile a fini abitativi, in quanto dotato di rilevante altezza media rispetto alla gronda, è indice rilevatore dell’intento di rendere abitabile detto locale, non potendosi considerare volumi tecnici i vani in esso ricavati. Infatti, come più volte stigmatizzato dalla giurisprudenza per contrastare vistose elusioni della disciplina e fenomeni abusivi, ai fini della qualificazione di una costruzione rilevano le caratteristiche oggettivi della stessa, dovendosi prescindere dal fine dichiarato dal privato di volere destinare l’opera a utilizzazione più ristrette di quelle per la quali il manufatto fisicamente e potenzialmente è utilizzabile. (Fonte Il sole 24 ore - Edilizia e territorio - F. Marzari)
 
V

Valerio Spallina

Ospite
Ciao Italia 1960,

ti sono profondamente grato di questa precisazione per interesse personale riguardo la divisione ereditaria con i miei fratelli, che è bloccata presso il notaio in quanto manca la conformità catastale di un immobile, villino, in cui esiste una mansarda di oltre 100mq dotata di finestre (2 piccollisime+2 1x1m), anch'essa h 2m circa al centro fino a zero ai lati, lati distanti sui 5m dal centro, con botola sul corridoio interno sottostante. Non è censita in catasto. I miei fratelli isistono che è un volume tecnico. Il notaio non accetta, a mio parere correttamente, di fare l'atto.

Ma, allora anche tu non avresti la conformità catastale. Infatti, il problema non è tanto la scala ma soprattutto tutta la soffitta che non è nella planimetria (catastale).

Non è spazio abitabile, ma è una soffitta che, come le cantine, va secondo me accatastata.

Quindi non si tratterebbe di piccole modifiche interne senza influenza sulla rendita catastale.La rendita catastale, vera, dopo l'iclusione della soffitta sarebbe, a mio parere, maggiore.

Mi piacerebbe avere conferme dai Tecnici frequentatori del forum
 

settebello

Membro Junior
Ciao a tutti, mi chiamo Diego e sono nuovo di queste parti, infatti ho postato un quesito quasi uguale a questo, tant'è che mi hanno giustamente indirizzato da questa parte...

Il mio problema è quasi lo stesso come vi dicevo, quello che cambia è:

- la scala a chiocciola è presente nella planimetria
- il sottotetto è dichiarato agibile e non abitabile e loro vi hanno praticamente fatto un salottino
- nella parte opposta al salottino vi hanno costruito un bagno completo di piastrelle, lavatrice, doccia, rubinetto e sanitari!!!

Io ancora non so molte di queste cose di cui parlate, perciò mi sareste d'aiuto con qualunque info o suggerimento!! Il condono quanto potrebbe costarmi?! Conviene farlo fare a loro o a farlo io chiedendo "sconto" sul prezzo della casa?!

Tenete conto che il fatto della clausola gia mi piace tantissimo!! Cosa che mi avevano gia suggerito ma che non avevo ben compreso nei termini!!!
 

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