grazie mille per le numerosissime risposte!
cosa che forse ho omesso nei precedenti post è che la necessità della residenza è sempre stata conosciuta dall'agente immobiliare, e fra l'altro informandomi e leggendo meglio le clausole contrattuali non si fa riferimento in nessuna di queste ad un espresso divieto di portare lì la residenza. l'unica motivazione addotta verbalmente dalla proprietaria sono le passate brutte esperienze coi conduttori, e mi pare che come motivazione questa non compaia affatto tra quelle contemplate....
L'elemento che forse potrebbe essere a giustificazione della natura transitoria è che il contratto dice che questa è una condizione si ne qua non all'affitto, diversamente la proprietaria non avrebbe affittato. quindi è nemmeno troppo implicito: o si fa questo contratto o lei non affitta. può costituire motivo valido? però allora tutti quelli che un giorno si svegliano e vogliono affittare così possono farlo? non è un contratto che si stipula a piacere! e di fatto non sono stati allegati dovumenti, e io non ho mai manifestato la necessità della natura transitoria del contratto, anzi, mia prima necessità è stabilire la residenza. vivo e lavoro in questo comune da 5 anni, ininterrottamente.
io sono stata una cretina di prima categoria, firmo un contratto affermando che è ad uso seconda abitazione e che l'indirizzo nelle generalità corrisponde alla mia residenza, e poi chiedo all'agente immobiliare se posso cambiarla, e lui mi dice che non dovrebbero esserci problemi......ma sei tonto o mi vuoi fregare?????? Io avevo tre settimane per spostarmi di casa, sotto pressioni pesantissime, e sono stata davvero troppo sprovveduta.
Sull'ammontare del canone poi, il contratto non fa assoluta menzione del fatto che il lo stesso sia stato calcolato rispettando i range previsti dalle indicazioni in materia di affitti di natura transitoria del comune di Milano. (non so se mi sono spiegata ma so che ci sono delle indicazioni precise e il canone non è libero ma soggetto a tabelle di riferimento).
ma se come dite voi è quasi sicuro che il contratto sia privo dei requisiti che ne giustificano la stipula, è già tacito che si riconduce a un 4+4 e semplicemente si dovrà rifare, o dovrò impugnarlo?
fra l'altro ieri ho chiamato in agenzia chiedendo delucidazioni sul contratto e sulla residenza, e quello, per l'ennesima volta, mi ha ribadito che non ci sono problemi a prendere la residenza, e mi ha liquidata dicendomi che avrebbero richiamato non appena il collega che si era occupato della stesura del contratto fosse stato disponibile. ad ora silenzio.
chiamo un legale? chiamo la signora? (di cui non ho ancora visto la firma sul contratto)
cosa che forse ho omesso nei precedenti post è che la necessità della residenza è sempre stata conosciuta dall'agente immobiliare, e fra l'altro informandomi e leggendo meglio le clausole contrattuali non si fa riferimento in nessuna di queste ad un espresso divieto di portare lì la residenza. l'unica motivazione addotta verbalmente dalla proprietaria sono le passate brutte esperienze coi conduttori, e mi pare che come motivazione questa non compaia affatto tra quelle contemplate....
L'elemento che forse potrebbe essere a giustificazione della natura transitoria è che il contratto dice che questa è una condizione si ne qua non all'affitto, diversamente la proprietaria non avrebbe affittato. quindi è nemmeno troppo implicito: o si fa questo contratto o lei non affitta. può costituire motivo valido? però allora tutti quelli che un giorno si svegliano e vogliono affittare così possono farlo? non è un contratto che si stipula a piacere! e di fatto non sono stati allegati dovumenti, e io non ho mai manifestato la necessità della natura transitoria del contratto, anzi, mia prima necessità è stabilire la residenza. vivo e lavoro in questo comune da 5 anni, ininterrottamente.
io sono stata una cretina di prima categoria, firmo un contratto affermando che è ad uso seconda abitazione e che l'indirizzo nelle generalità corrisponde alla mia residenza, e poi chiedo all'agente immobiliare se posso cambiarla, e lui mi dice che non dovrebbero esserci problemi......ma sei tonto o mi vuoi fregare?????? Io avevo tre settimane per spostarmi di casa, sotto pressioni pesantissime, e sono stata davvero troppo sprovveduta.
Sull'ammontare del canone poi, il contratto non fa assoluta menzione del fatto che il lo stesso sia stato calcolato rispettando i range previsti dalle indicazioni in materia di affitti di natura transitoria del comune di Milano. (non so se mi sono spiegata ma so che ci sono delle indicazioni precise e il canone non è libero ma soggetto a tabelle di riferimento).
ma se come dite voi è quasi sicuro che il contratto sia privo dei requisiti che ne giustificano la stipula, è già tacito che si riconduce a un 4+4 e semplicemente si dovrà rifare, o dovrò impugnarlo?
fra l'altro ieri ho chiamato in agenzia chiedendo delucidazioni sul contratto e sulla residenza, e quello, per l'ennesima volta, mi ha ribadito che non ci sono problemi a prendere la residenza, e mi ha liquidata dicendomi che avrebbero richiamato non appena il collega che si era occupato della stesura del contratto fosse stato disponibile. ad ora silenzio.
chiamo un legale? chiamo la signora? (di cui non ho ancora visto la firma sul contratto)