ruucmi

Nuovo Iscritto
Buongiorno
avrei gentilmente bisogno di un consulenza tecnica in quanto stiamo vendendo una villetta di due piani ( terreno e rialzato) costruita nel 1958.
E' stato stipulato il preliminare di compravendita, ma nella preparazione della documentazione per il rogito , il notaio della parte acquirente ha riscontrato una difformità , in quanto nel piano terreno adibito a cantina/box è stato realizzato un bagnetto ( solo una vecchia turca) , regolarmente dicharata al catasto ma non evedenziata nel certificato di abitabilità.
Abbiamo cercato di effettuare la sanatoria ma li comune non ci da la possibilità di dichiaralo come WC , ma eventualmente e solamente come ripostiglio oppure di eliminarlo. La parte acquirente però dichiara che ha scelta la casa in oggetto perchè provvista di questo "accessorio" , e non vuole sentire ragioni. Come ci dobbiamo comportare ? Ringrazio per ogni prezioso consiglio
 

Maurizio Zucchetti

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Se non avete la possibilità di sanarlo la compravendita è possibile solo se il WC non viene citato nell'atto, e quindi di fatto rimane abusivo. :ugeek:
A questo punto c'è poco da fare: o trovate un accordo economico con l'acquirente, o cercate un altro acquirente!! (e vedrete che, al di là delle dichiarazioni di principi, se è ancora intenzionato a comprare l'accordo lo trovate! :fico: )

;)
 

catia

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Sto trattando ora una cosa simile, il bagno si trova in una soffitta praticabile e non è possibile dichiararlo tale per via delle altezze, di conseguenza verrà considereto e dichiarato ripostiglio. Le parti sono d'accordo e in fondo non è un grande problema è un'opera interna ... cerca di farlo capire agli acquirenti e come dice Maurizio fagli un po' di sconto e vedrai che accetteranno.
Buona fortuna ;)
 

neri franco

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Questa serva come lezione a chi va dal notaio senza avere, prima di tutto, fatto i controlli sulla proveninenza, sulle eventuali modifiche fatte nel tempo, sulle schede catastali, sull'abitabilità dell'immobile, sulle eventuali difformità, e non mi dite che non si può sapere il tutto prima di stilare un compromesso, il cliente viene da noi in piena fiducia credendoci tutti professionisti esperti, perchè fare queste figure (che vanno a discapito della categoria) per poi cercare obbligatoriamente dei compromessi.
Non saprei cosa consigliarti ora caro collega, se non umilmente ammettere con il compratore di essere stato superficiale (speriamo sia una tantum per te) e se lo stesso è interessato, offrire una soluzione o sentire le sue eventuali offerte.
Ragazzi sveglia siamo nel 2010 e i clienti si sanno anche arrtangiare da soli - vogliamo veramente restare a piedi per non impiegare bene il nostro tempo a favore del cliente che naturalmente poi è un bene che torna a noi,!! Questo è un lavoro sacrosanto non un gioco in borsa per facili guadagni!
Buon lavoro e auguri.
franco
 

Marco Giovannelli

Membro Attivo
Professionista
contatta un tecnico e vedi se può essere sanata la questione, altrimenti inserisci nel compromesso il locale come "ripostiglio", anche se non deontologicamente corretto arrivi al tuo scopo! però antenzione alla prossima volta! Proponi un piccolo sconto al cliente.
saluti
 

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