Non è una questione di fatica o di tempo da dedicare, esistono veramente delle attività che si fanno per far si che il fascicolo non giaccia sei mesi in cancelleria in attesa che sia scaricato (solitamente è queso il collo di bottiglia). Se l'acquirente ha l'informazione che il decreto è firmato può pretendere (e sottolineo pretendere) che venga fornita immediatamente copia per il rilascio esecutivo prima che il documento venga mandato in trascrizione. Il giudice gode di una protezione data dalla "non responsabilità" inerenti ai suoi ritardi (tanto per intenderci le scarcercerazioni che avvengono per il non tempestivo deposito delle sentenze definitive di condanna). Ma se il decreto è depositato, il responsabile di quel fascicolo ha un nome ed un cognome ed il reato in cui incorre per un ritardo eccessivo e sia penale che civile; detto questo non si può chiedere ad un avvocato di mandare una raccomandata ad una cancelleria esecuzioni - dove probabilmente si reca spesso per lavoro - minacciando le tutele legali del caso, ma il privato cittadino aggiudicatario lo può e lo deve fare.