Mah...io spero davvero che abbiate ragione. In fondo se aumentano le compravendite e i mutui c'è lavoro per tutti, anche se si innesta un meccanismo assolutamente pericoloso.
Quanto al crederci però ci credo veramente poco. Secondo me ripeto, in fondo stiamo parlando di aria fritta perchè non s'è mai visto un settore che risorge dal nulla. E la situazione generale (lasciando perdere i disperati, cioè precari/disoccupati etc.) non è comunque affatto buona.Chi esattamente oggi ha voglia/capacità di acquistare ai prezzi attuali con un indebitamento importante?
Io non vorrei sembrare il solito catastrofista ma forse a Roma dove come dice Ale siete tutti statali (e che statali) i mutui verranno anche concessi a occhi bendati...ma altrove dubito che il panorama sia lo stesso. E nemmeno la gente.
Inoltre supponiamo anche che le banche si mettano ad erogare a manetta: chi sono gli acquirenti? Quanta la percentuale di benestanti e quanti i nuclei di salariati, a che condizioni e a che stipendio medio? Davvero con il clima di incertezza spaventoso che c'è (e hai voglia convincere la gente del contrario) accettano di indebitarsi per beni ancora molto al di sopra del valore reale? Quale il risparmio disposto ad essere investito ad oggi in un bene che dai più viene ancora considerato importante sì, ma entro determinati limiti?
Facciamo un grafico a torta...e in base all'esperienza professionale ditemi sinceramente se le mie contestazioni non sono forse (ahimè) le più diffuse.
Ho solo io la sensazione che ci sia una specie di parametro innato nella gente, un limite massimo di spesa quasi in automatico, oltre la quale sembra quasi che l'immaginario collettivo non possa/voglia andare a prescindere?
Il motivo del blocco e dell'invendibilità in fondo non è forse questa mancata corrispondenza tra limite di spesa e offerta proposta e sua tipologia?
Cioè senza troppi giri di parole nè tecnicismi per una determinata cifra la gente non è disposta a comprare una determinata tipologia e metratura...