In effetti ci manca la "ratio", cioè la motivazione che si basa su questa scelta di vendere la Torre, scelta peraltro non condivisa dai comproprietari al 100%.
Non conosciamo neanche lo stato della Torre, a livello architettonico e strutturale, intendo. Se è intatta e non abbisogna di spese urgenti, è un conto. Se, invece, è una catapecchia al limite del crollo, sarà il Comune stesso a non volerla prendere in carico. Pensa che, nel caso di rinuncia alla proprietà (che molti notai non vogliono nemmeno rogare per paura di sbagliare qualcosa), lo Stato e i Comuni hanno il diritto di non accollarsi immobili e terreni in stato così disastrato da necessitare di ingenti ristrutturazioni e bonifiche: è un loro diritto, quindi non è così semplice liberarsi di un immobile se è da ristrutturare pesantemente, perché nemmeno lo Stato e i comuni li vogliono.
In sintesi, se non sappiamo la motivazione che sorregge questa esigenza di vendere, e se non conosciamo lo stato strutturale di questa Torre, i nostri consigli possono solo essere poco mirati, a meno che non siamo così fortunati da azzeccare la situazione reale "tirando il cappello", come fanno gli statistici quando non ci arrivano.
