Anche se mi leggerete solo martedì........comunque Buona Pasqua.
Stò valutando la possibilità di acquistare un alloggio, il proprietario non è cittadino italiano, l'alloggio è in locazione a cittadino non italiano il cui termine di locazione scade a luglio 2015, comunque si parla di vendita di alloggio libero.
Nella mia proposta di acquisto vorrei inserire una clausola ma soprattutto che resti valida a termine di legge (visto che a volte le clausole vengono annullate dalle leggi).
Se la mia proposta viene accettata dal venditore, l'assegno allegato a tale proposta diventa una caparra con firmatoria ed il venditore dovrebbe accettare la clausola da me imposta che tale assegno resta in deposito e costudito dall'agenzia immobiliare. Quando l'alloggio sarà reso libero, nei giorni immediatamente successivi si procederà all'atto di compravendita e solo in quel momento, quando siamo dal notaio per l'atto, l'agente immobiliare potrà consegnare l'assegno dato come caparra.
Le mie preoccupazioni sono due.
1) Il venditore incassa l'assegno dato come caparra è l'alloggio non viene liberato, quindi costretto ad andare al rogito con alloggio occupato o fare azione legale prima del rogito affinché questo lo rendesse libero,
2) il venditore incassa l'assegno e diventa ireperibile dato che mi sembra di aver capito che è "un cittadino del mondo" oggi qui domani li......... cosi diceva una vecchia canzone.
Visto che l'alloggio "mi intertessa" consigli da darmi per evitare poi dei grattacapi?
Grazie
Stò valutando la possibilità di acquistare un alloggio, il proprietario non è cittadino italiano, l'alloggio è in locazione a cittadino non italiano il cui termine di locazione scade a luglio 2015, comunque si parla di vendita di alloggio libero.
Nella mia proposta di acquisto vorrei inserire una clausola ma soprattutto che resti valida a termine di legge (visto che a volte le clausole vengono annullate dalle leggi).
Se la mia proposta viene accettata dal venditore, l'assegno allegato a tale proposta diventa una caparra con firmatoria ed il venditore dovrebbe accettare la clausola da me imposta che tale assegno resta in deposito e costudito dall'agenzia immobiliare. Quando l'alloggio sarà reso libero, nei giorni immediatamente successivi si procederà all'atto di compravendita e solo in quel momento, quando siamo dal notaio per l'atto, l'agente immobiliare potrà consegnare l'assegno dato come caparra.
Le mie preoccupazioni sono due.
1) Il venditore incassa l'assegno dato come caparra è l'alloggio non viene liberato, quindi costretto ad andare al rogito con alloggio occupato o fare azione legale prima del rogito affinché questo lo rendesse libero,
2) il venditore incassa l'assegno e diventa ireperibile dato che mi sembra di aver capito che è "un cittadino del mondo" oggi qui domani li......... cosi diceva una vecchia canzone.
Visto che l'alloggio "mi intertessa" consigli da darmi per evitare poi dei grattacapi?
Grazie