La questione è stata spesso oggetto di dibattito, soprattutto a Milano.
Sarò non breve.
A Milano prima dell'attuale Piano di Governo del Territorio, vi erano in città delle zone destinate ad industrie nelle quali non vi si potevano insediare altre funzioni. Gli uffici potevano trovare spazio nelle zone dedicate al Terziario o in percentuale variabile rispetto al totale nelle zone residenziali.
In quel periodo le mutazioni della città e degli usi dei suoli hanno corso più velocemente dei piani regolatori e vaste porzioni di città ex industriali si sono trovate ad essere reinventate. Cambiare in maniera regolare da Industria ad altro era però complicato, lungo e costoso. Alcuni intraprendenti imprenditori (che per brevità chiameremo "furbetti") ebbero l'idea di frazionare le grandi industrie in piccoli laboratori artigianali e di venderli ad un prezzo inferiore a quello delle abitazioni e uffici con la scusa addirittura che si potesse recuperare l'IVA.
In alcuni casi (rari ma non rarissimi) vi era anche un problema di salute ambientale perché gli ex terreni industriali necessitavano di costose bonifiche dei suoli per essere trasformati in residenze e uffici.
Le residenze inoltre hanno bisogno al contorno di più spazi verdi (standard) che in caso di "finta trasformazione" vengono a mancare.
Magari non è il tuo caso ma questa mancata bonifica, mancato introito degli oneri comunali corrispondenti, mancata vera trasformazione positiva della città ha indispettito non poco il Comune che ha stretto ulteriormente le maglie e pretende oggi la verifica della salubrità dei suoli prima di concedere i cambi di destinazione d'uso.
Sono richiesti anche degli oneri aggiuntivi per la mancata cessione degli standard (giardini, spazi comuni, parcheggi, ecc.).
-
Se sei coraggiosamente arrivato fino a qui meriti però anche un paio di soluzioni.
1. Si può fare un cambio d'uso temporaneo con comunicazione semplice.
Se gli ultimi lavori edilizi sono avvenuti da più di 10 anni si può inviare una semplice lettera al Comune e cambiare parimenti la destinazione d'uso catastale.
2. Se l'immobile è in uno stabile già residenziale e in una zona residenziale e non è catalogato come insalubre di classe 1, può darsi che non serva la verifica dei suoli e quindi la bonifica. Inoltre in alcuni casi particolari (e in particolare con la prossima variante di PGT) può essere che non si debbano nemmeno pagare oneri.
Consulta un professionista di tua fiducia.
Esula poi dal discorso edilizio ma se avrai dipendenti dovrai nominare un RSPP, fare un piano della sicurezza ed è possibile che anche la destinazione d'uso degli spazi centri qualcosa. Alcuni richiedono anche la verifica del Radon visto che si tratta di seminterrato ma secondo me superflua a Milano.