Bagudi

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Agente Immobiliare
Non so se l'attività fotografica sia compresa in queste descrizioni...
Al massimo, aggiungetela e così siete pari con tutti
 

Maxx22

Nuovo Iscritto
Professionista
Non so se l'attività fotografica sia compresa in queste descrizioni...
Al massimo, aggiungetela e così siete pari con tutti

La produzione video non è molto differente, anche questa implica l'uso di macchine da presa e luci. Lo abbiamo in oggetto sociale ma non è una cosa che facciamo così spesso ecco.
 

Albano50

Membro Assiduo
Privato Cittadino
A mio parere, (per quello che può valere), puoi stare tranquillo.
La sede legale è nell'ufficio del tuo commercialista, in questo locale svolgi la parte "manuale" della tua attività.
Quando avrai un dipendente se arriva il tanto temuto controllo vedrai che si concentreranno sul rispetto delle norme antinfortunistiche e la certificazione degli impianti.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
domani assumo un dipendente, il primo giorno di lavoro succede un qualsiasi incidente nonostante abbiamo preso tutte le precauzioni previste dalla legge. A quel punto un controllo immagino arriverebbe di prassi, la mia posizione in quanto datore di lavoro verrebbe aggravata dal fatto che siamo in un C3 invece che in un A10?

Se accade un infortunio si attivano le prassi dettate dall’ Inail
 

akaihp

Membro Attivo
Professionista
La questione è stata spesso oggetto di dibattito, soprattutto a Milano.
Sarò non breve.
A Milano prima dell'attuale Piano di Governo del Territorio, vi erano in città delle zone destinate ad industrie nelle quali non vi si potevano insediare altre funzioni. Gli uffici potevano trovare spazio nelle zone dedicate al Terziario o in percentuale variabile rispetto al totale nelle zone residenziali.
In quel periodo le mutazioni della città e degli usi dei suoli hanno corso più velocemente dei piani regolatori e vaste porzioni di città ex industriali si sono trovate ad essere reinventate. Cambiare in maniera regolare da Industria ad altro era però complicato, lungo e costoso. Alcuni intraprendenti imprenditori (che per brevità chiameremo "furbetti") ebbero l'idea di frazionare le grandi industrie in piccoli laboratori artigianali e di venderli ad un prezzo inferiore a quello delle abitazioni e uffici con la scusa addirittura che si potesse recuperare l'IVA.
In alcuni casi (rari ma non rarissimi) vi era anche un problema di salute ambientale perché gli ex terreni industriali necessitavano di costose bonifiche dei suoli per essere trasformati in residenze e uffici.
Le residenze inoltre hanno bisogno al contorno di più spazi verdi (standard) che in caso di "finta trasformazione" vengono a mancare.
Magari non è il tuo caso ma questa mancata bonifica, mancato introito degli oneri comunali corrispondenti, mancata vera trasformazione positiva della città ha indispettito non poco il Comune che ha stretto ulteriormente le maglie e pretende oggi la verifica della salubrità dei suoli prima di concedere i cambi di destinazione d'uso.
Sono richiesti anche degli oneri aggiuntivi per la mancata cessione degli standard (giardini, spazi comuni, parcheggi, ecc.).
-
Se sei coraggiosamente arrivato fino a qui meriti però anche un paio di soluzioni.
1. Si può fare un cambio d'uso temporaneo con comunicazione semplice.
Se gli ultimi lavori edilizi sono avvenuti da più di 10 anni si può inviare una semplice lettera al Comune e cambiare parimenti la destinazione d'uso catastale.
2. Se l'immobile è in uno stabile già residenziale e in una zona residenziale e non è catalogato come insalubre di classe 1, può darsi che non serva la verifica dei suoli e quindi la bonifica. Inoltre in alcuni casi particolari (e in particolare con la prossima variante di PGT) può essere che non si debbano nemmeno pagare oneri.

Consulta un professionista di tua fiducia.
Esula poi dal discorso edilizio ma se avrai dipendenti dovrai nominare un RSPP, fare un piano della sicurezza ed è possibile che anche la destinazione d'uso degli spazi centri qualcosa. Alcuni richiedono anche la verifica del Radon visto che si tratta di seminterrato ma secondo me superflua a Milano.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
ha indispettito non poco il Comune che ha stretto ulteriormente le maglie e pretende oggi la verifica della salubrità dei suoli prima di concedere i cambi di destinazione d'uso

Vero e’ il contrario.

Il Comune di Milano, e’ uno dei pochi, se non l’unico, a non richiedere oneri e imposte, per cambio di destinazione uso, di fabbricati non superiori a 250 mq.

Sufficienti per abitazioni anche piu di pregio.

Proprio per accelerare, anche sul piano della qualita’, il processo di urbanizzazione.

Una scelta azzeccata.

I Dati parlano chiaro. sulle quotazioni e l’andamento, del mercato immobiliare Meneghino.

Tra i piu’ effervescenti e costosi d’Europa.
 

akaihp

Membro Attivo
Professionista
Vero e’ il contrario.

Il Comune di Milano, e’ uno dei pochi, se non l’unico, a non richiedere oneri e imposte, per cambio di destinazione uso, di fabbricati non superiori a 250 mq.

ho scritto:
Inoltre in alcuni casi particolari (e in particolare con la prossima variante di PGT) può essere che non si debbano nemmeno pagare oneri.

Quello dei 250 mq è un grosso forse che aspetta il vaglio delle controdeduzioni e in ogni caso solo in talune zone di Milano (ARU). In tutti gli altri casi si paga.
 

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