Il fatto è Antonio che credo succederà proprio il contrario. Ci saranno più persone nei social network dove sarà obbligatorio iscriversi col proprio nome e cognome.
E' di qualche giorno fa che la Blizzard ha annunciato che la sua community (milioni di giocatori on-line) sarebbe passata a questo metodo (cioè avrebbe inibito l'accesso a tutti coloro che non avessero aggiornato il proprio profilo con nome e cognome). Il motivo era stupido e cioè evitare le critiche anonime ai giochi on line prodotti appunto dalla Blizzard.
Gli utenti si sono ribellati a questa novità e la Blizzard che sugli utenti fa business (e tanto anche) è tornata sui suoi passi.
Questo testimonia la mala fede degli utenti che nel caso della Blizzard partecipano evidentemente alla community per scopi utilitaristici e di denigrazione sistemica. "Vado li e gliene dico 4 tanto non sanno chi sono".
Nonostante questo case history testimoni quanto le persone siano ancora preistoriche rispetto al media, non c'è dubbio a mio parere che in futuro saranno proprio i media che promuoveranno l'onestà intellettuale di esserci con il proprio nome, la propria faccia e le proprie ragioni.
Eh si, perchè nella mia lunga carriera di forumiano ho visto persone con nome e cognome difendere le tesi più azzardate su questioni delicate. Questo per dire che la critica, la protesta e la polemica non sono appannaggio solo degli anonimi.
Del resto al bar a sparare sentenze non è che ci andiamo con la maschera e i baffi finti no?
L'anonimato è la trasmutazione di due fattori che sul web si sono sviluppati prima: La paura di essere riconosciuti da chi non vogliamo ci riconosca, e la paura di non avere il controllo sulla nostra socialità.
Via via che il web lo si conosce, lo si usa invece di temerlo e questo porterà alla completa inutilità di averne paura. In questo FB è un esempio lampante. Ci sono nomi e foto "intime" di milioni di persone che però hanno paura di usare la carta di credito. Il web è un secondo mondo nato 10 anni fa. Non siamo ancora pronti nel 99,9% dei casi.
Il merito di FB è quello di testimoniare che il web di per se non è pericoloso, ma è l'uso che ne facciamo che può essere rischioso elevando i netizen a un livello di coscienza superiore. Tuttavia prima che questo concetto possa passare ai social network che al contrario di FB non coltivano gli incontri con gli ex compagni di scuola, ma sono dedicati ad altri passaggi socio-culturali ci vorrà un bel po'.