od1n0

Membro Senior
Privato Cittadino
in quanto, in fase di preliminare, non ha informato me sul fatto che il contratto non registrato e non trascritto non tutela la parte acquirente in quanto il venditore può alienare il bene a terzi perchè l'atto non è pubblico, e non ha informato la parte
Avevi conferito incarico in fase di preliminare a questo notaio per assisterti professionalmente? Mi sfugge chi ha scelto questo notaio e quale incarico gli e' stato conferito.Fra l'altro il notaio ha l'obbligo di trascrivere l'atto se e' una scrittura privata autenticata.
Sei sicura che non sia stato trascritto?

e non ha informato la parte venditrice che un preliminare non registrato, privo sia della clausola risolutiva espressa, ai sensi dell'art. 1456 c.c., che del termine "essenziale", non perde mai efficacia nel tempo e quindi non si risolve di diritto, ma solo con diffida ad adempiere.
Ammesso e non concesso che questo sia lo scenario sarebbe il venditore e non tu la parte che ha subito il danno e a lui spetterebbe di chiamare in causa il notaio per chiedere il risarcimento.
 
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Rosa1968

Membro Storico
Sembra che l'utente abbia subito passivamente gli eventi. Convocazione preliminare con consulente parte venditrice, notaio che non ha tutelato le parti, ma spero se stesso.diniego mutuo ma invoca inadempienza ma non si é capito come avrebbe pagato quindi chi é inadempiente e per cosa. Il tutto con le cose lasciare li, somme versate, convocazioni, per un anno quando poi scopre che hanno venduto a terzi.
Sicuramente il fatto che l'immobile sia di provenienza donativa non è motivo di invendibilità é solo un problema bancario. Infatti l'immobile é stato venduto. Ora bisogna capire cosa è successo nel mentre per definire effettivamente se con quel contratto l'inadempiente é lei o il venditore. Io consiglio di correre dall'avvocato.
 

CristinaVenezia2

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buona domenica a tutti! Vi ringrazio tantissimo per la consulenza e per il supporto morale che mi state fornendo e complimenti per questo utilissimo forum che consiglierò anche ai miei amici. Il notaio l'ho scelto io ed è un notaio molto conosciuto a Venezia centro storico. Al notaio ed avvocato P.D. avevo conferito incarico per la stipula del preliminare e dell'atto definitivo di compravendita. Io ho posto nel notaio la massima fiducia, pensando di essere pienamente tutelata, sia per la sua professionalità che per gli elevati costi preventivati della sua parcella. In fase di preliminare quando ho chiesto la registrazione del contratto, il notaio mi ha informata che, anche se sarebbe d'obbligo la registrazione, un contratto non registrato ha lo stesso valore legale di quello registrato. Riteneva che la differenza fosse solo fiscale (mentre ora so per certo che purtroppo non è così) per cui sia io che la venditrice abbiamo optato per la non registrazione e il notaio, a sua tutela, ha inserito nel contratto stesso che la volontà delle parti è di non registrare, nè trascrivere il preliminare. Sono venuta successivamente a conoscenza che la trascrizione è fortemente consigliata, anche se non è obbligatoria ed è costosa, in quanto permette al contratto registrato di essere trascritto nei registri notarili e di essere quindi visibile e per questo motivo tutela l'acquirente da eventuale alienazione del bene a terzi da parte del venditore, da pignoramenti ecc. Io non ho assolutamente subito passivamente gli eventi, ho avuto fiducia di un notaio che purtroppo non ha lavorato con serietà professionale. I tempi ovviamente si sono allungati in quanto ho dovuto eseguire tutte le verifiche sulla provenienza donativa, e non è stato facile, perchè il diritto successorio tedesco è completamente diverso da quello italiano. Poi la banca a sua volta ha dovuto eseguire le proprie verifiche chiedendomi ulteriore documentazione, che non è stata di facile reperibilità. Avendo avuto parere negativo per la concessione del mutuo, ho contattato altri istituti di credito i quali a loro volta hanno studiato il caso, fornendomi anche questi parere negativo, e così si sono allungati i tempi e sono stata costretta, come vi avevo già riferito, a chiedere un prestito finanziario ai miei familiari per saldare il prezzo e rogitare, in quanto il notaio non aveva inserito, a mia tutela, la clausola nel preliminare "a condizione che sia erogato il mutuo" . Quindi io ho rispettato il contratto dimostrando costantemente la volontà di acquistare il bene, nonostante le mille difficoltà incontrate nel percorso. Il notaio inoltre, a mia tutela, doveva indicare nel contratto E. 10, 20 mila come caparra e la rimanenza come acconto, per non farmi incorrere nel rischio di perdere un'ingente somma di denaro nel caso in cui la compravendita non andasse a buon fine. Quindi l'inadempiente è chiaramente la venditrice in quanto ha alienato il bene a terzi, senza nemmeno informarmi e trattenendosi la caparra di E. 100.000, quando il preliminare è a tutt'oggi giuridicamente vincolante, in quanto privo sia della clausola risolutiva espressa, ai sensi dell'art. 1456 c.c., che del termine "essenziale", quindi non si risolve di diritto. Infatti per risolverlo sono stata costretta ad inviare alla venditrice una diffida ad adempiere. Se la venditrice non mi restituisce la caparra per intero e non mi risarcisce i danni economici e morali subiti, dovrò intraprendere le vie giudiziarie a tutela dei miei diritti. Spero di aver chiarito tutti i vostri dubbi, e che la mia esperienza sia utile ad altri per non trovarsi nelle mie stesse condizioni, un saluto cordiale, Cristina
 

od1n0

Membro Senior
Privato Cittadino
In fase di preliminare quando ho chiesto la registrazione del contratto, il notaio mi ha informata che, anche se sarebbe d'obbligo la registrazione, un contratto non registrato ha lo stesso valore legale di quello registrato. Riteneva che la differenza fosse solo fiscale (mentre ora so per certo che purtroppo non è così) per cui sia io che la venditrice abbiamo optato per la non registrazione e il notaio, a sua tutela, ha inserito nel contratto stesso che la volontà delle parti è di non registrare, nè trascrivere il preliminare.
Domanda :Quando avete firmato il contratto preliminare il notaio ha certificato le vostre identita' ?


Diciamo che teoricamente potrebbbe essere chiamato in causa in quanto esiste una responsabilita' professionale pero' bisogna andarci con i piedi di piombo perche' tutto deve essere provato e tu di scritto hai solo un preliminare dove rinunci espressamente alla trascrizione con tua firma che sicuramente non depone per la tua versione.

Verba volant, scripta manent.

PS: registrazione e trascrizione sono cose diverse .
Con la registrazione obbligatoria per legge si da data certa al contratto; con la trascrizione si rende conoscibile a terzi la scrittura. La registrazione deve essere stata fatta.
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
Il notaio inoltre, a mia tutela, doveva indicare nel contratto E. 10, 20 mila come caparra e la rimanenza come acconto, per non farmi incorrere nel rischio di perdere un'ingente somma di denaro nel caso in cui la compravendita non andasse a buon fine.
Dire, il notaio "doveva"... per la legge italiana... ignorantia legis non excusat.
Su quel documento c'è la tua firma. Se non c'erano le adeguate tutele per te, non avresti dovuto firmare e mi spiace molto per te se le cose stanno così.
Perché dimostrare la negligenza del notaio, sarà tutt'altro che facile, se non puoi nemmeno esibire documentazione sulla tipologia di incarico data e la presenza di altri testimoni che possano confermare quanto da te riportato.
Non solo in questo anno... hai contattato il notaio + volte riportando per iscritto quanto stava accadendo rispetto alle banche e al bene?
 

Rosa1968

Membro Storico
Peggio mi sento. Se il notaio lo avevi incaricato tu al preliminare ci dovevi arrivare preparatissima della situazione. Il notaio sa bene come vengono trattate le donazioni dalle banche. Non arrivi all'anno ma nel mentre ci dicevano essere gli incontri con la parte venditrice.
 

CristinaVenezia2

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Si il notaio ha certificato le nostre identità, ha verificato e trattenuto una copia dei nostri documenti e codici fiscali. Per mail avevo richiesto al notaio di preparare una bozza di preliminare manifestandogli la mia volontà di eseguire la registrazione. Il notaio l'ha preparata e, dopo il mio ok, l'ha inviata per mail alla venditrice che ha dato il proprio benestare sottoscrivendola. Quando ci siamo incontrati di persona nello studio del notaio per apporre le firme in originale, il notaio ci ha suggerito di non eseguire la registrazione per i motivi che Vi ho esposto precedentemente. Noi abbiamo accettato il suo consiglio e abbiamo sottoscritto l'originale del contratto con l'integrazione "le parti esprimono la volontà di non registrare nè trascrivere il preliminare". Fra me e il notaio sono intercorse numerose comunicazioni via mail (tutte conservate), infatti il notaio è sempre stato al corrente di tutti i problemi legati alle donazioni, del rischio di eventuali aventi diritto al bene, dell'impossibilità di contrarre un mutuo ecc. Anche la vendirice è stata sempre tenuta informata , con la massima correttezza e trasparenza, dell'evolversi della situazione. E' vero, come sostiene Ludovica 83, che per la legge italiana... ignorantia legis non excusat e quello che è firmato, è firmato.... però è anche vero che la funzione del notaio, come statuito dal Supremo Collegio, non si esaurisce nella mera registrazione delle dichiarazioni delle parti, ma si estende all'attività di consulenza e di corretta informazione (che qui sono mancate) nei limiti delle conoscenze che devono far parte del normale bagaglio di un professionista che svolge la sua attività principale nel campo della contrattazione immobiliare (II comma dell'art. 1176 cod. civ.). La professione notarile, in definitiva, è ritenuta tale da implicare l'impiego di una seria diligenza (Cass.Civ., 5158/01 - Cass. Civ. Sez. II, 1228/03 - Cass. Civ. Sez. III, 14934/02). Vedi anche il c.d. Codice Deontologico (approvato dal CNN con deliberazione 2/56 del 5 aprile 2008 pubbl. su G.U. 30 luglio 2008), che viene a disciplinare gli specifici aspetti della professione notarile. Purtroppo tutte queste cose le ho imparate ora documentandomi, all'epoca mi sono fidata del notaio senza verificare il suo operato, in fin dei conti mi sono rivolta ad un notaio non ad un "fruttivendolo", chi può conoscere la materia meglio di lui? Per cui avevo la massima fiducia, non mi sarei mai aspettata che accadesse quello che è realmente accaduto, per un atto perdipiù così semplice.... comunque per il prossimo preliminare sarò preparatissima.... anzi da questa esperienza ho imparato che è meglio andare al rogito direttamente, saltando il preliminare, così non si corre alcun rischio, buon pomeriggio a tutti e grazie ancora per l'interessamento, Cristina
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
non si esaurisce nella mera registrazione delle dichiarazioni delle parti, ma si estende all'attività di consulenza e di corretta informazione (che qui sono mancate) nei limiti delle conoscenze che devono far parte del normale bagaglio di un professionista che svolge la sua attività principale nel campo della contrattazione immobiliare (II comma dell'art. 1176 cod. civ.). La professione notarile, in definitiva, è ritenuta tale da implicare l'impiego di una seria diligenza (Cass.Civ., 5158/01 - Cass. Civ. Sez. II, 1228/03 - Cass. Civ. Sez. III, 14934/02). Vedi anche il c.d. Codice Deontologico (approvato dal CNN con deliberazione 2/56 del 5 aprile 2008 pubbl. su G.U. 30 luglio 2008), che viene a disciplinare gli specifici aspetti della professione notarile.
La domanda è molto semplice... puoi documentarle? Hai testimoni?
Perché il notaio può benissimo dire ho spiegato tutto... e lui è un pubblico ufficiale.
Tu hai firmato e se non era chiaro potevi non firmare e chiedere un altro parere.

Io poi, nn avrei mai dato 100.000€ con anche una banca nel mezzo con un mutuo... praticamente senza verifiche perché poi è saltato fuori il problema sull'immobile.

Il problema è che se riuscirai a dimostrare il tutto e ad aver ragione... aspetterai anni per avere indietro i soldi... sempre che poi dalla parte venditrice sia rimasto ancora qualche cosa.

Detto questo... ti taggo sia @Avv Luigi Polidoro che @un povero notaio per porre l'attenzione sul tuo quesito.
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
"le parti esprimono la volontà di non registrare nè trascrivere il preliminare".
Sinceramente questa frase è un po' assurda... se fosse così... l'agenzia delle entrate ci va a nozze... Fa una festa a te, alla venditrice e al notaio.... perché qui c'è la volontà esplicita a non adempiere.

"A prescindere dalla trascrizione o meno, il contratto preliminare deve essere registrato entro 20 gg dalla data della sua sottoscrizione.
In caso di registrazione dopo i 20 giorni, le sanzioni previste possono essere sanate con un ravvedimento operoso (un istituto che consente al contribuente di correggere spontaneamente, a determinate condizioni, errori o illeciti commessi nell'applicazione delle norme tributarie)."

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