Non sono d'accordo. Chi mette in vendita un immobile è perchè è determinato a disfarsene, magari suo malgrado o per non sostenere altri costi. Dunque può avere tutta la grana che vuole ma è il mercato ahimè che detta legge, in qualunque comparto, dalla villa in centro al bilocale di periferia. Casomai il venditore diciamo benestante può avere più determinazione ad aspettare e quindi a tararsi su una quotazione molto più alta di quella realistica. Una cosa che in verità potrebbe anche "ingolfare" il mercato e alla fine stancare il venditore stesso, ma che può senza dubbio dare più possibilità di trovare il cliente per qualche ragione interessato. Dopo anni di cartello "vendesi" qualcuno che si adegua ci può stare insomma, offendo persino un "rialzo" , una cosa che a meno di non trattare una villa palladiana oggi come oggi non avrebbe senso. In generale però no, non sarei così ottimista. Più che dati storici ed attuali parlerei di coincidenze fortuite, più uniche che rare. Però indubbiamente va visto l'immobile: se mi stai parlando di autentiche perle di architettura o residenze storiche di pregio a prezzi allettanti allora sono d'accordo.Altrimenti hai solo per le mani più polli a disposizione che fanno proposte di quanti ne abbiano altri tuoi colleghi. E allora mi spiace ma è solo fortuna
Tutto quanto hai esposto, sono tutte teorie, che hanno poco seguito nella realta' delle cose.
Chi puo' tenersele le case e le possiede, da diversi decenni, se le puo' tenere per altrettanto periodo.
Metterle a reddito; Oppure
- se mi obbietti con la solita menata delle tasse -
mettere a reddito altre risorse, a recuperare quelle perdite.
Si spiega cosi', la frequente circostanza, ove alcuni ceppi familiari, possiedono case ormai abbandonate da decenni e non intendono venderle.
A meno che non vi siano progetti da realizzare, o divisioni in corso.
Questi soggetti, non hanno venduto le loro case, neanche quando, qualche anno prima, gliele avrebbero pagate a peso d'oro.
Per quale motivo oggi, dovrebbero venderle, ad un prezzo minore del mercato "corrente".
Nel momento attuale i prezzi si sono GIA' abbassati rispetto a qualche anno prima.
Chi vuole acquistare determinate unita', magari collocate in zone strategiche, oggi lo puo' fare spendendo meno.
Nel tempo, oscillazioni di prezzo transano, tra un momento di mercato e l'altro.
Mentre quel pezzo, in quella determinata zona, per chi l'ha acquisito, puo' essere "eterno".
Lo sa' tanto chi vende quanto chi compra.
Se pensiamo, per comprendere cio' che si espone, ad un piccolo lotto di terra.
Situato in una di quelle zone residenziali ambite, come ce ne sono migliaia in tutte le provincie italiane, uno degli ultimi, ancora rimasti in quel quartiere.
Tipo 500 mt centomila.
Senza scomodare le perle di architettura quindi
Uno di quei prodotti, che neanche dieci anni prima, poteva essere venduto al 50% in piu', senza che nessuno si scovolgesse piu di tanto.
Se chi vuole comprare, si lascia sfuggire l'occasione, di acquisire QUEL prodotto, dovra' aspettarne di tempo, prima che se ne ripresenti un'altra.
Spesso perche' cio' possa riaccadere, una sola vita, non basta.
Mentre per altri prodotti, i costi eccessivi del passato, li hanno resi invendibili.
Dicesi fuori prezzo.
Sono quei prodotti di cui hai argomentato.
Stanno fuori dal mercato e dalla realta' delle cose.