- io ho un fido di 2.000€ rimango sempre entro i termini (ossia non sforo mai i 2.000€) e usiamo prettamente il mio conto corrente per tutte le spese di casa e il conto corrente del mio compagno invece cerchiamo di toccarlo il meno possibile per usarlo come "salvadanaio", potrebbero valutare negativamente la mia situazione in quanto il saldo seppur non sforando mai il fido potrebbe essere inferiore allo 0? Per farvi capire: sul mio conto transita ovviamente l'accredito del mio stipendio dal quale tolgo 350 € di affitto (la metà che mi spetta dei 700€ che paghiamo al mese) e poi tutte le spese come bollette, spesa, pranzi/cene fuori etc etc quindi anche spese extra consistenti che comunque non mi fanno mai arrivare ad usare più di quanto mi sia stato concesso dalla banca. Non ho segnalazioni di nessun tipo poichè ho avuto altri 3 finanziamenti sempre pagati puntualmente e tutte le bollette mi vengono addebitate direttamente sul conto corrente.
Come detto da altri, non penso proprio ci saranno problemi per l'erogazione del mutuo, dato che il reddito c'è e la rata immagino sia ben al di sotto dell'1/3 dello stipendio (cumulato di entrambi).
Per il resto non definirei somme ingenti un totale di 50k di liquidità, soprattutto se a questa dovete togliere i costi di istruttoria agenzia e notaio (a spanne almeno un 10-12k direi), e il restante 10% del mutuo, ovvero 16k.
Non che sia un dramma restare con un 25k di liquidità in due, ma avere comunque il conto corrente sempre sul filo dello 0 mi sembra un po' estremo (che poi, ti conviene usare sempre il fido? Gli interessi li paghi ed in un anno di uso continuo del fido qualche centinaia di euro viene sprecata così).
Le banche fanno tasso promozionale con Cosap solo con LTV maggiore dell 80%
Io con credit agricole inizialmente volevo fare il canonico LTV 80% ma il tasso sarebbe salito da 1.1 a 2.6
Fatto 100% ad 1.1 e probabilmente non converrà mai estinguerlo, i rendimenti degli investimenti sono ben più alti attualmente.
Chi dice che vista questa situazione è meglio stare sotto 80% non ha educazione finanziaria. Scusate eh.
Beh insomma, non è tanto questione di educazione finanziaria ma di propensione al rischio.
Se il mutuo vuoi estinguerlo davvero e arrivare alla fine, usando sempre la casa come prima casa, e sei sicuro di riuscire sempre a pagarlo, allora senza dubbio un 100% a 1,1% è un'ottima strategia.
Ma, se dopo X anni vuoi rivenderlo e il valore dell'immobile scende sotto l'ipoteca, non ti liberi del mutuo e devi avere liquidità per chiuderlo o non vendi; idem se finisce male e non riesci a fare un saldo a stralcio, in caso di asta ti troveresti in una situazione sicuramente peggiore.
Poi non so se in questi casi ci sono scappatoie, ma sicuramente siamo un po' al limite secondo me (poi chiaro che su importi bassi la situazione è tutt'altra cosa).
Situazione reddituale, regolarità pagamenti, movimenti coerenti con situazione economica/reddituale, assenza finanziamenti in corso .
Domanda/curiosità (ormai a furia di leggere immobilio mi sto informando su tante cose a cui prima davo molto meno peso): come funziona la valutazione dei movimenti in fase di delibera?
Del tipo, alla banca interessa solo che ci siano effettivamente le entrate dichiarate (stipendi ed eventuali rendite), oppure può andare a fare storie se vede poco risparmio e/o continue uscite che lascerebbero meno liquidità rispetto all'eventuale rata del mutuo?
Ed inoltre, nel caso tipico in cui il richiedente ha più conti correnti personali (es: principale su cui arrivano stipendio ed entrate, conto secondario, conti deposito, dossier titoli e fondi, etc.) l'interesse è solo sul primo o si andrà a fare un'analisi "completa" con immagino anche aumenti dei tempi di istruttoria?