Ma, se dopo X anni vuoi rivenderlo e il valore dell'immobile scende sotto l'ipoteca, non ti liberi del mutuo e devi avere liquidità per chiuderlo o non vendi; idem se finisce male e non riesci a fare un saldo a stralcio, in caso di asta ti troveresti in una situazione sicuramente peggiore.
Poi non so se in questi casi ci sono scappatoie, ma sicuramente siamo un po' al limite secondo me (poi chiaro che su importi bassi la situazione è tutt'altra cosa).
corretto. ma ovviamente parlo per me che prima di pensare solamente di fare il mutuo:
- ho studiato e vinto un concorso pubblico (con stipendio inferiore a prima ma non so più cosa significa la parola disoccupazione, con tutto rispetto per chi lo è perché l'esserlo mi ha fatto cambiare mentalità)
- mi sono trasferito in una città/provincia dove mia moglie potesse trovare una stabilità (sperando che il 23 andrà bene l'orale del suo concorso)
- mi son fatto i conti di cosa potevo spendere nella totalità acquisto, spese, lavori e arredi, + 5k di liquidità per eventuali emergenze.
Ovviamente nel mio ragionamento do per scontato che se ci si assume un impegno lo si fa con criterio. e in quel caso l'unica valutazione da fare è solo quella di convenienza economica
Con un piano alla francese un 80% al 2.6 probabilmente termini la quota interessi non molto prima di un 100% all'1.1, però vabbè se entriamo nello specifico le variabili sono tante. (svalutazione, trasferimento, costruzione aeroporto vicino e relativa svalutazione, passaggio metro vicino e relativa rivalutazione etc. etc.)