francesca63

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Due osservazioni:
non competerebbe anche al candidato acquirente procedere alla verifica della conformità urbanistico-catastale, prima di impegnarsi con un preliminare?
Diciamo che sarebbe auspicabile, per sapere cosa si sta comprando.
Ma, non essendo un obbligo, c'è chi lo fa e chi no.
Molti poi, avendo bisogno di mutuo, confidano nei controlli del perito, che però fa gli interessi della banca e non dell'acquirente, e , su certe irregolarità , sorvola alla grande.
Ma gli altri 5 hanno un accatastamento, condonato, dove la mansarda è associata al sub sottostante....
@Jan80: come me lo spieghi?
Rispondo anch'io; regole chiare ma aggirabili, e pochi controlli.
 

IL TRUCE

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Agente Immobiliare
Io scriverei addirittura: regole abbastanza chiare, ma spesso sconosciute agli addetti preposti, non preparati, rimasti aggrappati al solo aspetto fiscale, che era l'unico scopo prima che al catasto fosse attribuita valenza anche "formale".
ecco...se vogliamo chiamarlo "fiscale" ...decisamente in passato..""aggrappati"" e' la parola giusta...:risata::risata::risata::risata::risata:
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
ecco...se vogliamo chiamarlo "fiscale" ...decisamente in passato..""aggrappati"" e' la parola giusta...:risata::risata::risata::risata::risata:
Credo di intendere il doppio senso cui ti riferisci: può essere ma nel caso citato direi fosse improbabile: non si notano eccezioni. Mentre della ignoranza delle regole sono certo.

Del resto un impiegato alla mia domanda se fosse corretto un accatastamento in comunione su un box realizzato su tre particelle di intestazione differente, mi ha risposto... "va bene anche così": va bene per cosa? Per la sola rendita complessiva e relative imposte a cascata.
 

IL TRUCE

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Credo di intendere il doppio senso cui ti riferisci: può essere ma nel caso citato direi fosse improbabile: non si notano eccezioni. Mentre della ignoranza delle regole sono certo.

Del resto un impiegato alla mia domanda se fosse corretto un accatastamento in comunione su un box realizzato su tre particelle di intestazione differente, mi ha risposto... "va bene anche così": va bene per cosa? Per la sola rendita complessiva e relative imposte a cascata.
diciam pure che nell ignoranza TUTTI abbiam sguazzato...Suvvia, non lamentiamoci.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Che in genere siamo tutti pronti ad approfittare dell'ignoranza e cerchiamo di "eludere" le maglie, posso essere d'accordo. Non si tratta di fare le verginelle

Resta il fatto che personalmente inanello una serie di esempi "aticipici", prodotti da svariati cosiddetti professionisti, che solo frequentando questo forum ed incappando in situazioni singolari, mi hanno reso palese la approssimazione imperante, specie in ambito burocratico.
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Ma gli altri 5 hanno un accatastamento, condonato, dove la mansarda è associata al sub sottostante....
@Jan80: come me lo spieghi?
Era la normale regola del tempo: il sottotetto lo si accatastata assieme al piano sottostante, anche se non collegato direttamente.

Il caso della postante però è differente: se da un ripostiglio e un fantomatico locale abitabile tiri fuori una cucina, la seconda u. I. Non te la toglie nessuno!
Tra l'altro sembra che la parte venditrice abbia tentato di sistemare il solo catasto tralasciando l'edilizia.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Il notaio afferma che io posso acquistare il tutto come prima casa a patto che mi impegni entro 3 anni a effettuare i lavori per inserimento della scala.

Ad onor del vero @Cineklo anche tu non sei esente da colpe.

Aldilà della chiarezza e della trasparenza dell'intermediario e o del venditore, la questione, così come già ti ha spiegato il notaio, resta facilmente risolvibile con una semplice pratica di fusione.
Verificabile, anche dall'ultimo dei tecnici appena abilitato.

Prassi che di norma, hai tempo fino a tre anni dopo il rogito per poter ottemperare.
Acquistando oggi due case, come fosse la tua agognata una, avvalendoti dei benefici fiscali previsti per l'acquisto della prima casa.

Mentre per le spese che occorrono bisognerebbe verificare il rapporto tra prezzo e prodotto(i).

Se il prezzo che ti sei aggiudicato, resta di per se' buono, meglio faresti a proseguire avanzando nell'acquisto, piuttosto che ingaggiare guerre sante.
Contestando l'acquisizione di un "nobile" piano residenziale al posto di una "misera" pertinenza.

Circostanze, che seppur vengono qui imputate e contestate in capo all'intermediario, bollato come ignorante, sono invece abbastanza consuete nei trasferimenti di fabbricati oggetto di condoni.
Ovvero fabbricati che non esistevano.
Architetture "spontanee", per forza di cose accatastate "a capocchia", proprio per la mancanza della necessaria licenza edilizia.

Dichiarazioni, denunciate ed obliterate nel 1985, per estinguere il reato penale previsto per legge.
Ma che si possono protrarre e concludere anche venti e trent'anni dopo e più, ottemperando a tutti quegli oneri pregressi, sanzioni, imposte oneri e tasse, che regolarizzano il fabbricato sul piano fiscale, amministrativo e, sopratutto, su quello urbanistico.
Che determinano il rilascio della concessione.
Che interviene a sanare in via tardiva, quel fabbricato che fisicamente invece già esisteva da oltre trenta o cinquant'anni prima, dotandolo del legittimo titolo edilizio, che a suo tempo non era stato né richiesto e né autorizzato.

Ora, cosi come e' stato autorizzato, cosi' si doveva ottemperare, a meno che non si voleva commettere nuovamente un abuso, oppure vedersi rifiutare il rilascio della concessione.

Cio', aldilà delle chiacchiere di agenti e venditori, delle visure e delle rappresentazioni grafiche catastali, che potevano essere delle più svariate.

Detto questo, con tutta la buona volonta', la questione, tanto logica quanto evidente, e' scritta qua sotto.
Senza far parte del notariato e senza nemmeno il bisogno di aver mai visto l'oggetto di vendita:

senza fare una scala non vedo come possano rendere unico l’immobile.

Tu che invece il fabbricato l'hai visto ed esaminato, come pensavi di recarti su' in mansarda, per andare al bagno..?
Arrampicandoti con una corda..?
 
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Cineklo

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ad onor del vero @Cineklo anche tu non sei esente da colpe.

Aldilà della chiarezza e della trasparenza dell'intermediario e o del venditore, la questione, così come già ti ha spiegato il notaio, resta facilmente risolvibile con una semplice pratica di fusione.
Verificabile, anche dall'ultimo dei tecnici appena abilitato.

Prassi che di norma, hai tempo fino a tre anni dopo il rogito per poter ottemperare.
Acquistando oggi due case, come fosse la tua agognata una, avvalendoti dei benefici fiscali previsti per l'acquisto della prima casa.

Mentre per le spese che occorrono bisognerebbe verificare il rapporto tra prezzo e prodotto(i).

Se il prezzo che ti sei aggiudicato, resta di per se' buono, meglio faresti a proseguire avanzando nell'acquisto, piuttosto che ingaggiare guerre sante.
Contestando l'acquisizione di un "nobile" piano residenziale al posto di una "misera" pertinenza.

Circostanze, che seppur vengono qui imputate e contestate in capo all'intermediario, bollato come ignorante, sono invece abbastanza consuete nei trasferimenti di fabbricati oggetto di condoni.
Ovvero fabbricati che non esistevano.
Architetture "spontanee", per forza di cose accatastate "a capocchia", proprio per la mancanza della necessaria licenza edilizia.

Dichiarazioni, denunciate ed obliterate nel 1985, per estinguere il reato penale previsto per legge.
Ma che si possono protrarre e concludere anche venti e trent'anni dopo e più, ottemperando a tutti quegli oneri pregressi, sanzioni, imposte oneri e tasse, che regolarizzano il fabbricato sul piano fiscale, amministrativo e, sopratutto, su quello urbanistico.
Che determinano il rilascio della concessione.
Che interviene a sanare in via tardiva, quel fabbricato che fisicamente invece già esisteva da oltre trenta o cinquant'anni prima, dotandolo del legittimo titolo edilizio, che a suo tempo non era stato né richiesto e né autorizzato.

Ora, cosi come e' stato autorizzato, cosi' si doveva ottemperare, a meno che non si voleva commettere nuovamente un abuso, oppure vedersi rifiutare il rilascio della concessione.

Cio', aldilà delle chiacchiere di agenti e venditori, delle visure e delle rappresentazioni grafiche catastali, che potevano essere delle più svariate.

Detto questo, con tutta la buona volonta', la questione, tanto logica quanto evidente, e' scritta qua sotto.
Senza far parte del notariato e senza nemmeno il bisogno di aver mai visto l'oggetto di vendita:



Tu che invece il fabbricato l'hai visto ed esaminato, come pensavi di recarti su' in mansarda, per andare al bagno..?
Arrampicandoti con una corda..?
Il problema è solo uno:

La banca non mi concede un mutuo per l'acquisto di una prima casa se allo stato di fatto sono due unita immobiliari nemmeno se inserisco un impegno nello scritto notarile.

La banca per concedermi il mutuo vuole la scala e il signore vorrebbe che le spese di costruzione fossero a mio carico.

A questo punto i problemi son due:
Devo farmi carico di spese nn preventivate.
Che faccio, costruisco una scala in un appartamento che non é ancora mio?

Io affermo che l'ai nn fosse preparato e a conoscenza del reale stato dell'immobile perché ho chiesto più volte conferma di quanto mi stesse raccontando, ha presentato anche alla banca le stesse visure che ha presentato a me per metter su la pratica di mutuo.

Mi spiegate per favore compiti e responsabilità di un Ai? Perché a questo punto 6.500euro di provvigioni non capisco bene per quale servizio li avrei dovuti pagare!

Grazie mille a tutti comunque per le riflessioni.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
La banca per concedermi il mutuo vuole la scala

Ma non e' vero.
Alla banca non gliene frega un fico secco della tua scala.
L'immobile o gli immobili, con o senza le sue pertinenze, ormai regolarmente autorizzato e censito, esprime comunque i suoi valori, determinati dalla perizia.
Anche se si trovasse in corso d'opera e o in pessime ed indecenti condizioni.

Detto questo, le competenze e l'azione di un intermediario, versano tutte squisitamente sul piano delle dinamiche della compravendita immobiliare.

Tant'e vero, che un mediatore, se regolarmente abilitato, non può neanche mettersi a svolgere una attivita' di frittelle per le sagre d paese.
Perché non appena il suo nominativo, si iscrive in quel registro di inpresa, nel volgere di una settimana la camera di commercio sua di riferimento gli invia una formale comunicazione.
Dover scegliere tra le due attività.
Perché diversamente, il requisito per l'attività di intermediazione, gli puo' essere revocato, trascorsi trenta giorni.

Per questo stesso effetto, non può avere nessuna connessione con questioni e competenze, radicate sul piano squisitamente tecnico.

Posto che su un immobile proveniente da un condono, non si può più di tanto meravigliarsi, se alcuni degli "allineanenti" necessari per il suo trasferimento, risultino del tutto scombussolati.
Perché devono rispettare oneri e dettami che in quell'epoca non erano neppure stati concepiti.

Il loro nuovo e autorizzato ordine, ora finalmente corrispondente, allo stato dei luoghi, al titolo di proprieta' e al permesso rilasciato dal comune concessionario, agira' come l'aggancio di quell'anello mancante che dopo decenni, si chiude integrandosi a quella catena di trasmissione che consente al fabbricato di poter essere a sua volta trasferito nel futuro.
Con gli atti che ora possono muovere e scorrere, trasferendo il titolo da una mano all'altra, per i secoli dei secoli.
Perché in piena osservanza delle normative attuali.

Tra vent'anni, probabilmente, ne subentreranno delle altre.
Oppure qualcun altra scomparirà.
Come avvenuto per l'ICI.
Immancabile nei ricorsi di condono.
Poi morta e risorta dalle sue ceneri qualche anno dopo col nome di IMU.
Chi vivrà vedrà.

Reperire il venditore, metterlo in contatto con l'acquirente.
Fargli aggiudicare il prezzo migliore per un oggetto sgravato o gravato che sia.
Essere determinante ed incisivo, sui dettami e sull'accettazione, che le parti si obbligano ad osservare.

Questi, compiti e competenze, di un intermediario.

Se vuoi un buon consiglio Vai avanti e compera.
Invece di andare a sbattere.

Mantenendo e intensificando buoni rapporti con mediatore e proprietario.
Remando tutti nella stessa direzione.

La guerra costa e danneggia molto di più della pace.
 
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